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Tag Archive for: berlusconi

Moriremo democristiani?

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
27/11/2013

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La mia generazione, che è la stessa di Letta e Alfano, circostanza non gratificante, è cresciuta dapprima nel ritornello del Moriremo democristiani e, successivamente, nella orrenda consapevolezza che morire democristiani sarebbe stato molto meglio di quello che abbiamo avuto modo di vivere.

Nella metà degli anni ottanta, avere diciotto anni ed essere democristiani era davvero triste: si poteva essere comunisti e indossare le ultime pecore verdi o fascisti e mettere i camperos, ma non democristiani, che era un po’ come i cani delle vecchie signore che girano con il cappotto e si nascondono quando incontrano un altro cane ai giardinetti.

Letta e Alfano, però, in quegli anni erano democristiani. Come Pistelli o, prima di loro ma con lo stessa aria di cane col cappotto, Casini. Read more →

Alla fine della Cancellieri

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
22/11/2013

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Alla fine della Cancellieri, non sembra esserci un rimpasto.

Sarebbe stato il giusto prezzo da pagare per una difesa imbarazzante.

La seconda difesa imbarazzante del Governo Letta, che aveva già fatto ricorso alla ragion di Stato nell’affare Shalabayeva (su cui si è già avuto modo di scrivere sin troppo).

Per ora non se ne parla.

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Una difesa per il cittadino Berlusconi (Semel in anno)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
01/03/2013

De Gregorio è un simpatico politico della Seconda repubblica.

In un certo senso, rappresenta una delle icone della Seconda repubblica, un po’ a quella maniera di seconda fila in cui la frase del socialista Teardo (il partito mi ha assolto, la magistratura non mi può condannare) è stata una dei simboli della Prima.

Lo si ricorda perché eletto nelle liste dell’Italia dei Valori di Di Pietro, dapprima accettò la carica di presidente della commissione difesa del Senato con i voti del centrodestra e, successivamente, contribuì al voto di sfiducia del Governo Prodi.

Era la quindicesima legislatura repubblicana.

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La Repubblica alla prova della sua prima crisi preparlamentare

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
28/02/2013

Altrove (su jusbox.net) si è scritto sin troppo sulla prima crisi preparlamentare di governo della storia repubblicana.

Qui, si vuole sviluppare, sul piano politico e non istituzionale, uno degli aspetti del problema e più precisamente quello che riguarda l’elezione del Presidente del Senato.

Questo adempimento dovrà essere assolto il 15 marzo 2013.

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Sconforti elettorali

0 Comments/ in profstanco, Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/02/2013

L’esito delle urne è davvero notevole.

Molto si può discutere, ma alcune sconfitte sono evidenti: quella di Bersani e della sua alleanza con Vendola, prima di tutto.

Nello stesso tempo, è evidente che un corpo elettorale distratto (solo il 52% ha seguito con interesse la campagna elettorale) e sempre meno coinvolto nella politica (i votanti sono stati il 75% degli aventi diritto, molti per una democrazia occidentale, pochi per il nostro paese che è una democrazia occidentale sui generis) ha premiato il movimento di Grillo.

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Il miliardario ed il giornalista (Come un medico che dimentica la garza)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
11/01/2013

Chi scrive, ieri sera, ha messo a letto presto le figliuole, ha attrezzato il desco televisivo, armato di canottiera, mutande di ghinea, bretelle, birra e ms blu.

Come il ragioniere, prima dell’arrivo di Bongo e dello sfratto senza convalida dall’amata alcova.

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Tre maiali non fanno un prosciutto

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
11/12/2012

Il motto bersanese è diverso, si sa.

Suona più o meno come da un maiale non si fanno tre prosciutti.

Ma, forse, questa traslitterazione disegna meglio quello che sta accadendo.

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La tesi della parte offesa

1 Comment/ in jusbox / by Gian Luca Conti
20/11/2012

Uno spettro si aggira per Arcore ed è uno spettro legale.

Le tesi della difesa che hanno arroccato il miliardario ridens negli ultimi anni non sono sempre state eleganti: l’idea di trasformare delle serate brillanti, secondo la ricostruzione dell’ex premier, in dei luoghi di consumo finale forse non è stata eccelsa ed altre se ne potrebbero richiamare.

L’ultima, però, è quasi divertente nella sua tragicità: il cassiere di Berlusconi, o forse, meglio, il suo portafoglio, sarebbe stato rapito da un agente immobiliare, un ex pentito ed alcuni cittadini stranieri allo scopo di proporre un affare al suo datore di lavoro.

L’affare sarebbe consistito nello scambio fra alcune prove decisive per l’appello sul Lodo Mondadori ed una percentuale sul denaro che, in caso di soccombenza, Fininvest avrebbe dovuto ricevere da Cir.

Ma sono prove o sono il mezzo per ricattare Fini?

Queste prove consisterebbero in alcuni video che mostrerebbero contatti fra Fini e i magistrati chiamati a decidere il primo grado, nei quali il presidente della Camera avrebbe chiesto aiuto per demolire il leader del partito della libertà.

Ma sono prove o sono il mezzo per ricattare Fini?

Tutto queso si leggerebbe nell’esposto che Giuseppe Spinelli, il rapito, ma anche il signore che riceveva Lele Mora in cucina per remunerarlo della preziosa collaborazione professionale,  avrebbe inviato trentasei ore dopo il rapimento da una località sconosciuta per fax alla Procura di Milano.

Molto singolare: vengo rapito e non chiamo la polizia ma la security del mio datore di lavoro. Il rapimento ha per prezzo il procacciamento di un affare che riguarda Fininvest, ma questo affare non viene proposto al Presidente di Fininvest, Marina Berlusconi, bensì al padre.

Ma si può davvero sostenere senza avvedersi che, forse, non è elegante di essere delle persone alle quali ci si rivolge per vendere del materiale che può essere utilizzato per un ricatto?

Singolare, perché l’ex primo ministro dimostra di considerare come fatti personali sia la protezione dai reati dei suoi dipendenti, sia le vicende di Fininvest.

Ma soprattutto la cosa più singolare è la giustificazione di un rapimento singolare: si può davvero sostenere senza avvedersi che, forse, non è elegante di essere delle persone alle quali ci si rivolge per vendere del materiale che può essere utilizzato per un ricatto?

Le tesi della difesa, talvolta, fanno più danno di quelle dell’accusa. E succede anche quando sono le tesi della parte civile.

Lei è come me (Lo strologo di Arcore)

0 Comments/ in jusbox / by Gian Luca Conti
15/11/2012

Lo strologo di Brozzi era solito consultare le stelle camminando, ma non fu capace di prevedere il pozzo nel quale cadde.

Lo strologo di Arcore ha previsto un grande futuro per il partito dell’amore alla guida della figlia, Marina Berlusconi.

La figlia non ha commentato. L’unica immagine è il labbro leporino (o pecorino) di Alfano che compulsa – aruspice – il cellulare.

L’unica immagine è il labbro leporino (o pecorino) di Alfano che compulsa – aruspice – il cellulare.

Probabilmente, Marina Berlusconi è il futuro del partito azienda. Da presidente di Fininvest, può assicurare la continuità monarchicamente aziendale del padre anche in politica.

Quello che colpisce, però, è l’espressione: Lei è come me. Ogni padre desidera trovare i propri sogni nei figli. Desidera che i suoi sogni si avverino nella loro vita. Oltre questo desiderio, però, la strada si biforca: i figli davvero felici sono quelli che percorrono la loro strada, che, assai difficilmente, sarà quella dei loro genitori. Se insegni diritto costituzionale, speri che tuo figlio sia un pompiere contento di essere un pompiere, senza nessuna ombra a coprirgli le spalle mentre cammina verso il futuro.

Non Berlusconi, lui è felice di “avere” una figlia come lui.

Noi, al contrario, non possiamo non essere preoccupati.

E parecchio.

Fassbinder in piazza

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/09/2011

bigquerelleblums8Consueto aperitivo intorno al tramonto.
Fra bimbi che giocano a pallone e bambine che scorrono sui pattini.
Gli adulti chiacchierano.
L'argomento del giorno sono le solleticanti intercettazioni del Primo Ministro e Capo del Governo, che si lamenta di averne soddisfatte solo otto delle undici che aspettavano.
Il chiacchiericcio ha un tono ironico, di invidiosa moralità.
Due ragazzine giovani si siedono su una panchina non troppo in penombra ed iniziano a baciarsi.
Con la golosa avidità dei primi baci.
Il popolo dell'aperitivo le guarda.
Il chiacchiericcio cambia argomento, tutti sono ampiamente scandalizzati … Non si possono offrire baci omosessuali ai bimbi che giocano a pallone ed alle bambine che scorrono sui pattini … Bisogna fare qualcosa …
Davvero?
Davvero ci si può scandalizzare ipocritamente, con il tono del Fosse capitato a me …, del Presidente del Consiglio dei Ministri in versione Rocco Siffredi e scandalizzarsi autenticamente per due ragazze che si baciano?
Forse, c'è qualcosa che non ho capito.
Un vecchio laido che paga delle giovani per soddisfare le proprie turpi voglie e ne parla con gli "amici" a telefono mi scandalizza molto di più di due ragazze che si baciano con la dolce purezza dei primi baci.
Ma tanto di più.

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