Una amica
E’ poco più che un ricordo la sua giovinezza.
Fatta di occhi azzurri.
Di uno sguardo accuratamente metallico.
Di capelli biondi, come una cenere viva.
Bella, allora.
Come poche altre donne che ho incontrato.
Rammento il suo conversare quieto e colto.
Lo stupore di un innamoramento.
Subito passato.
Come una pioggia leggera.
E ricordo il suo matrimonio.
Sontuoso.
La sua casa di sposa poco più che bambina.
Suo marito, un amico.
Di quegli amici che si sono sempre conosciuti.
Due figli quasi perfetti.
Una bimba meravigiosa.
Un bimbo dolcemente vivace.
Adesso, la malattia.
Uno sguardo perso.
Magra, della assolutezza di chi non riesce più a mangiare.
Sola.
Triste negli occhi dei figli tristi.
Sempre più sola.
Che fugge, strisciando lungo un muro, fingendo di non riconoscere.
Oramai solo un argomento di conversazione, quando non si sa più chi ricordare.