Lambertow (ha rotto i coglioni)
I quotidiani di oggi parlano quasi soltanto del voto favorevole ottenuto dal Governo al Senato e delle parole con cui Dini ha chiarito il senso del suo voto: favorevole ma consapevole della necessita’ di chiudere l’attuale fase politica.
Il discorso e’ ferocemente bizantino e del tutto incomprensibile al senso comune. Pare che la verita’ vera sia nel fatto che se avesse voltato gabbana taluno avrebbe potuto pensare che fosse stato acquistato dal miliardario ridens. Naturalmente non e’ cosi’. Mai nessuno ci avrebbe pensato.
Pensare che il nostro sistema parlamentari si regga su Lambertow fa venire i bordoni.
Non perche’ la minoranza di centro non possa essere decisiva. E’ una naturale conseguenza del teorema dell’elettore mediano: in un sistema nel quale il consenso e’ distribuito su una linea il cui estremo sono le destre e le sinistre radicali il centro concentra il massimo numero di voti ed il gruppo che più lo rappresenta e’ decisivo in una qualsiasi competizione elettorale.
Il teorema dell’elettore mediano ha consentito di spiegare la convergenza al centro di DS e AN. Ma è’ probabilmente in crisi: Bush ha vinto con i cristiani più conservatori e radicali, ma la stessa cosa e’ avvenuta in Puglia con le ultime elezioni regionali.
Soprattutto il teorema dell’elettore mediano non spiega Lambertow, che non rappresenta il misterioso centro del consenso elettorale. E’ uomo il cui spessore politico e’ nella capacita’ di governare un attento network di relazioni elitarie. Ed e’ la prova che l’attuale governo non puo’ rappresentare il paese e’ un ammasso di soggetti che nulla hanno reciprocamente da dirsi.