Anche lui è cattivo (Guariniello sulla Thyssen)
Il Tribunale di Torino ha condannato i vertici della Thyssen per la morte dei "loro" operai in un incidente sul lavoro.
La sentenza è stata accolta con soddisfazione dal procuratore aggiunto Guariniello e dal procuratore capo Caselli.
E' una soddisfazione corretta?
Sul piano giuridico, la sentenza non appare particolarmente rivoluzionaria: la categoria del dolo eventuale (non desidero l'evento classificato dalla legge come reato, ma accetto consapevolmente che si possa verificare come conseguenza di un altro evento che è oggetto della mia volizione) è nata (nella seconda metà del secolo XiX) per perseguire il responsabile di un infortunio sul lavoro. Si trattava di un armatore che per incassare il premio dovuto dall'assicurazione in caso di naufragio aveva mandato a morte "eventuale" i suoi marinai.
Ma dove questo sentimento di soddisfazione dà fastidio è su un diverso piano.
Un piano non diverso da quello del Primo ministro che apostrofa il pubblico ministero di uno dei processi nei quali è indagato dicendo Lei è cattivo.
Il pubblico ministero non dovrebbe essere né buono né cattivo.
Dovrebbe incarnare la legge nella sua proiezione accusatoria.
Non ci dovrebbe essere soddisfazione né in una condanna né in una assoluzione: è la legge che condanna ed assolve e per il pubblico ministero le due soluzioni dovrebbero essere equivalenti.
Ma non è così.
Guariniello è felice di una condanna, esattamente come Berlusconi è arrabbiato per una accusa.
Le due cose, invece, dovrebbero essere estremamente lontane.
Guariniello è la legge per mestiere.
Berlusconi, come qualsiasi imputato, è la legge per diritto di difesa.
L'una non ammette emozioni nella sua applicazione.
L'altra le pretende.
In fondo, la soddisfazione di Guariniello, il suo atteggiamento di gioia per una sentenza di condanna, è un argomento per la separazione fra le carriere e lascia nostalgia per il Maigret di Simenon che consegnava i colpevoli alla giustizia dopo averne indagato il mistero umano e sempre con un sentimento di dolorosa simpatia.