Lui è cattivo
E' difficile sentire questa canzone senza essere assaliti da una serie di brividi.
Di terrore e raccapriccio.
Ieri il Silvio di Meno male che Silvio c'è si è presentato in Tribunale.
Il Silvio di Meno male che Silvio c'è non riesce a non essere simpatico.
Simpatico in una maniera che fa venire i brividi.
Di terrore e raccapriccio.
Si è rivolto al pubblico accusatore, presentandosi scherzosamente: Lei è quello cattivo.
L'altro ha risposto che il suo mestiere sono le accuse, non le battute.
Un'accusa è frutto di cattiveria?
Può darsi e succede spesso.
Succede che un poliziotto malvagio sfrutti la propria posizione per accusare un disgraziato.
Capita anche che inventi delle prove a carico.
Come succede che il pubblico ministero si comporti in maniera spregiudicata.
Ma al di là di tutto questo, l'accusa del processo Mediaset è più che seria.
Mediaset avrebbe acquistato consapevolmente attraverso un intermediario diritti televisivi a prezzi gonfiati.
La differenza fra prezzi veri e prezzi gonfiati avrebbe arricchito il management infedele di Mediaset e la partecipazione di controllo della stessa.
Non è un accusa che non merita di essere capita.
Senza essere moralisti, chi gestisce la propria partecipazione di maggioranza in danno degli azionisti di minoranza, truffandoli, si può dire, può gestire la cosa pubblica?
Mica tanto, pare la risposta ovvia.
Difendersi dicendo: Lei è cattivo è infantile ed irriguardoso.
Non tanto per il pubblico ministero.
Quanto per la nazione.