Cinquant’anni
Cinquant’anni sono l’idea di avere fatto più di metà strada.
A quaranta si pensa che gli ottanta siano un traguardo raggiungibile. A cinquanta si è capito che la vecchiaia è una demenza che puzza di cacca e piscio.
Sono due figlie che per la prima volta scelgono il tuo regalo da sole trovando una sfumatura di Lacoste che ancora non possiedi e soprattutto la dolcezza di una nonna che sanno molto amata e che le regalava ogni anno.
Infine è un bellissimo cestino per la carta straccia di Starck in cui smaltire tutto la fatica di questi primi cinquanta.
E ancora non sono le otto, l’ora di prendere la bicicletta. Perché il mio regalo è la traversa del Mugello, dalla Faentina.