Il ministro degli interni e la sbronza giusnaturalista
Mosca – Petockyi descrive mille modi di essere ubriachi per ciascuno dei quali la lingua russa conosce un diverso nome piuttosto che lemma.
L’ubriachezza come stato d’animo, linguaggio, erosione, dimenticanza, ferita, leziosità, corteggiamento, lealtà.
Molto di più che una sbronza allegra o triste. Euforica di champagne o pesante come una grappa di ghisa.
L’ultimo cassonetto sopravvissuto all’amministrazione Nardella in piazza D’Azeglio ha scoperto la sbronza giusnaturalista.
Dalla palude di piscio e tavernello in cui galleggia come una isola di Stevenson, esce un refolo di corde vocali:
Io sono nato da un essere umano. Anche io
Rottami.
Forse.
Ma ci sono ministri dell’interno che non lo hanno capito.
Oggi, non ai tempi di Nitti, Facta e Bonomi.