L’afa di scirocco
Non afa di tramontana, freddo cono
o di maestrale, ipocrita piramide,
di ponente, stolido cubo,
di libeccio, vischiosa sfera, levante, astuto parallelepipedo
E’ patina di sudore che una borraccia di gin lascia sull’epidermide di un funebre pomeriggio
Ciascun vento lascia nella bonaccia l’impronta della sua morte
L’annusano inquieti silenti marinai, vi conoscono le storie di naufragi e sirene, destini divergenti, nostalgie perverse di inclinata ignominia
Perché in quel camminare di patibolo che ha il marinaio in terraferma c’è l’allegria delle burrasche passate e la nostalgia di quelle future.
Si muore bene solo in mare.