Prima della burrasca
Prima della burrasca, ci sono stati baci e carezze.
Non avevano il sapore della burrasca. Non c’era metallo in quei baci e in quelle carezze.
C’erano pianti e stupore.
Prima della burrasca, i baci hanno iniziato a sapere di piombo, a lasciare il sapore di sale delle lacrime sulle labbra.
Ma era ancora prima della burrasca.
Perché poi sono diventati amari come il sangue, flebili come sabbia, fatti del silenzio che non capisce e delle parole che feriscono.
Lontani, sempre più lontani.
Una oscena ossessione ha occupato tutto il cielo ed è piovuta con il peso battente di un meteorite mentre il cuore si è rassegnato a un inverno senza speranza di Sole.
Al mediocre inverno di un saluto soffocato da lacrime di cieco.