Come un tramonto orfano
Il tramonto del Sole ha il sapore del sangue.
Anche senza Wagner o Strauss, è sinestesia.
La Luna muore con più dolcezza.
Perde colore. Come una voce che si allontana. Un ricordo che sbiadisce. Una nostalgia che ignora il rimpianto.
Nessuno merita di morire come questa Luna sporca uccisa dal dolore della pietà.
E dopo la prima morte non ce ne sono altre.
Ci sono solo pagine che ricreano quella ossessione negli anfratti in cui è evaporata, Sole dopo Sole, Luna dopo Luna. Notti e giorno saldati dall’ombra.
Resta il Tramonto. Orfano di Albe.