Addio, compagna Luna (La libertà di pensiero del professore universitario)
Una professoressa universitaria di filosofia teoretica si è lasciata sfuggire un post in cui esprimeva il proprio stato di animo (di tormentata compassione, se si può esprimere un giudizio) davanti alla morte di una terrorista che aveva vissuto in prima persona l’esperienza delle Brigate Rosse e non l’aveva mai rinnegata.
La professoressa universitaria, Donatella Di Cesare, prima fascia alla Sapienza, si deve essere prontamente avveduta della sua imprudenza, uno dei pochi peccati insieme alla compassione che l’Accademia non perdona, ed ha cancellato il post.
Ciononostante la politica si è scagliata contro di lei: avrebbe offeso le vittime del terrorismo e questo sarebbe inaccettabile, sarebbe stata irresponsabile e inquietante, e l’Università nella quale presta servizio dovrebbe prendere provvedimenti contro di lei, ecc.
La Sapienza per bocca della sua Rettrice ha prontamente preso le distanze dalla prof. Di Cesare e ha preannunciato l’avvio di un procedimento disciplinare.
Personalmente chi scrive non condivide il sentimento di tormentata compassione espresso dalla professoressa (qui il commento di Manganelli al libro in cui la Balzerani ha raccontato la sua esperienza), ma ritiene fermamente che ciascun professore universitario ha il sacrosanto diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, esattamente come ciascun cittadino, che il suo pensiero, come quello di ciascun cittadino, può essere diverso da quello dominante in un determinato momento storico, che si debba protestare con tutta la forza quando la politica chiede a un Ateneo di avviare un procedimento disciplinare per effetto delle opinioni manifestate da un docente.
Stupisce, non poco, che queste osservazioni non siano state espresse da nessuno, mentre tutti si sono lanciati con foga sulla prof. Di Cesare, d’altra parte accanirsi su chi è in difficoltà è tipico dell’Accademia.
La verità è che il compito di un docente è insegnare a pensare e per insegnare a pensare occorre avere delle opinioni e il coraggio di manifestarle.