Anche oggi
Sono stanco.
Ed un pò innervosito.
Il Consiglio di Facoltà ha discusso per la ennesima volta dei criteri di valutazione del carico dei docenti.
Sembra una cosa giusta.
Ma non lo è per come viene fatto.
Nella sostanza si immagina che i docenti debbano essere valutati con riferimento al loro impegno in facoltà (vedi partecipazione alle varie commissioni, consigli di corso di laurea, etc.) più che con riferimento alla didattica (qualità dell’insegnamento, come oggettivamente valutabile) ed alla produzione scientifica.
Che cosa significa?
Che dovrei farmi sostituire a lezione per andare alla commissione sul bar di facoltà, ad esempio.
Che dovrei smettere di studiare per partecipare ad un consiglio di corso di laurea nel quale di valutano i crediti degli studenti che cambiano percorso formativo.
Però, io ho scelto questo mestiere per studiare, cercare, scrivere ed insegnare.
Non per essere un burocrate che si occupa del prezzo dei panini al prosciutto.
Non mi riesce e non mi piace.
Ma – come sempre – non sono riuscito ad aprire bocca.
Ho lasciato perdere.
Per continuare la mia silenziosa obiezione di coscienza.