Akela
Fra i miei maggiori difetti, c’è sicuramente l’essere stato uno scout per tanti anni.
Soprattutto, sono stato Akela per quasi nove anni.
E ricordo i volti di tutti i bambini che mi hanno accompagnato.
Uno dietro l’altro.
Carlo che era sempre solo ed ha imparato a non avere paura del buio.
Lorenzo che non riusciva a staccarsi dalla mamma ed ha imparato a venire alle vacanze di branco con un sorriso che gli copriva tutto il viso.
Tessa che era la bambina più bella del mondo ed aveva dei piedi ai quali non ci si poteva avvicinare.
Ogni tanto li incontro.
Mi piace abbracciarli.
Come quando controllavo che i loro sacchi a pelo fossero ben chiusi prima di raccontargli la storia che li accompagnava in braccio a Morfeo.
E li amo ancora.
Sono la parte più bella di me.