Come una vecchia puttana
E’ tempo di gite scolastiche.
Invadono la città.
Cavallette munite di ipod dietro a professori con le gambe gonfie.
Sporcano, ridono, giocano.
Possono farlo.
Devono farlo.
Ogni gita scolastica è un passaggio della nostra educazione sentimentale.
In un certo senso, indimenticabile ed insostituibile.
Non sono loro a dare fastidio.
Dà fastidio l’economia che li sfrutta, mungendoli come vacche.
Che vende una camera triste e sporca a prezzi stellari.
Che propone un gelato a otto euro nelle vicinanze del Ponte Vecchio.
Che trasforma i cappuccini in opere d’arte da cinque euro in piazza del Duomo.
Dà fastidio questo vendere la città come una vecchia puttana stanca che non ha nulla da offrire.
Che russa stanca mentre viene montata da un gruppo di marinai ubriachi.
Firenze non è uccisa dalle gite scolastiche.
E’ uccisa dai fiorentini che ci vivono sopra.
Senza nessuna pietà, cortesia o senso del decoro.