Mi guardo i piedi e tengo le mani in tasca
Mi guardo i piedi e tengo le mani in tasca.
Anche oggi che è l’ultimo giorno di scuola di bimba piccola, che era bimba piccola quando aveva tre anni e adesso ha finito le elementari: sa scrivere e far di conto, quasi come un avvocato.
Mi guardo i piedi e tengo le mani in tasca, perché ho il cuore pieno delle sue lacrime mentre saluta le maestre.
Ma soprattutto perché so che se lei è come me e lei è parecchio come me non bastano quelle lacrime per tornare indietro.
Non basta il cuore pieno di nostalgia per fermarsi, perché domani è davvero un altro giorno e domani saremo dove oggi non siamo mai stati.