Anche oggi, esami (ci ho provato)
Mi parli del controllo di legittimità sulle proposte di referendum abrogativo.
Mi guarda con l’aria di chi la sa lunga, molto più lunga di chi scrive e inizia parlando del referendum molto in generale.
Temo che la domanda fosse più precisa…
Lo riporto al tema.
Mi guarda con l’aria di uno che comincia a boccheggiare.
Lo guardo assolutamente inespressivo e spiego il voto. Venti perché ha risposto bene a due domande su tre.
Torna all’aria di chi la sa lunga e mi dice che ci ha provato, che se uno fa una domanda alla quale non si sa rispondere si deve fare finta di nulla e rispondere a una domanda simile.
Cerca la mia approvazione.
Temo di non essere d’accordo. Le domande sono domande e le risposte sono risposte. È una questione di onesta intellettuale
Non perché non ci abbia mai provato.
Ma perché uno che ci prova non ammette mai di averci provato.
Anche questa è una questione di onesta intellettuale.