Lacrime di morti: poesia d’Ognissanti
La poesia più bella si scrive con una Parker 51, caricata di inchiostro Sheaffer Skript, nero di china, su un quaderno a quadretti con i bordi rossi, vecchio di almeno cinquant’anni.
Mentre piove.
Le parole sono sintagmi della vista e la dislessia è una dolorosa cecità dell’anima.
Non servono a narrare. Servono a vedere la pioggia di Ognissanti quando le lacrime dei morti si allungano sul foglio e scompaiono deformandosi.
Chi vede per dimenticare scrive sotto la pioggia.
Con una Parker 51, caricata di inchiostro Sheaffer Skript, nero di china, su un quaderno a quadretti con i bordi rossi, vecchio di almeno cinquant’anni.