Sant’Anna
Sant’Anna è il 26 luglio.
È il ricordo di fuochi d’artificio a Quercianella. Lontani nel caldo di una terrazza che sembrava contenere tutto solo perché c’era un cocomero e la gazzosa.
Di una carrozzina spinta sotto il sole perché qualche volta i grandi si ricordano di quando non camminavano.
Delle fette di pane spesso imbevute di vino e zucchero e dei gialli dei ragazzi in una edicola d’angolo sulla piazza di Castiglioncello.
Di un padre che appariva nel fine settimana e puzzava di sudore e della vilpelle dei sedili della 124 beige che ho sempre rimpianto.
Oggi che è morta non bastano questi ricordi per dimenticare che io l’ho amata di un amore assoluto e diseredato come il suicidio di un sogno.