Occhiate
Sono pesci le occhiate
Pesci che mangiano tutto
Stanno sotto le barche
Aspettano il cibo come mendicanti evangelici
Si avventano sul mio mozzicone di toscano
Lo divorano
Ricordano i matti di San Salvi
Un pomeriggio di tanti anni fa
Dentro un giardino circondato da sbarre
I ragazzacci fuori
Lanciavano sigarette accese
Che i matti mangiavano
Guardavo allora insieme a un frate cappuccino che li scacciava
Mi chiese chi fosse il matto
Pensai che la follia vive e si alimenta della compassione e non delle cicche che le sono compagne
Restando in silenzio.