• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Author Archive for: profstanco

Chi li ha sciolti? (Teniamo pulita la Facolta’)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
31/01/2008

Esiste una tipa con questa fissazione.


Ne e’ posseduta.


Dapprima, ha disegnato una serie di manifesti in perfetto stile: Disegno cosi’ perche’ mi devono capire anche i marziani.


Poi ha fatto un video. Orrendo.


Non ha sortito alcu effetto.


E’ passata al piano del diritto.


Ha elaborato un regolamento.


Ne riporto uno stralcio: Nessuno puo’ danneggiare o sporcare le cose comuni. Chiunque contravviene a questo obbligo, ad esempio: abbandonando rifiuti di qualsiasi genere: carte, cicche, giornali, non completamente biodegradabili, sara’ assoggettato alle sanzioni di cui all’art. 194 del Codice dell’Ambiente.


Tanta lana: e’ la norma sulle discariche abusive.


Un po’ troppo per una cicca, no?


Personalmente smaltirei l’autrice – abusivamente, ma comunque in discarica.

Chi li ha sciolti? (Delikatessen)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/01/2008

Esiste una ampia vulgata sulle allieve procaci che diventano professori ferocissimi.
Non ne conosco poche.
Ma ci sono esseri ancora peggiori.
O forse no.
Non saprei.
Immaginate un oggettino – una delikatessen – che riesce a procacciarsi un concorso.
Un concorsino, poco più di una borsa di studio.
Ma di questi tempi non è semplice.
Perciò la guardi con curiosità, conoscendo i gusti del suo sponsor.
E vedi: due piedi a papera, di quelli che guardano le botteghe con attenzione sublime; due gambe ad X, il genere che potrebbe dedicarsi a feticismi che le signorine con la sesta praticano nei siti specializzati; un sedere basso, sul tipo con glutei che scopano per terra; ventre_addome_torace_tutto_d’un_pezzo, senza nessuna soluzione di continuità.
Il tuo sguardo torna al cervello venato di incredulità.
Il suo sponsor non è uno stinco di santo ma nemmeno un passionista di vespasiani.
Lo trovi per caso su un treno.
Non puoi non parlarci.
Preferiresti il tuo blackberry, ma sei costretto ad una conversazione cortese.
Naturalmente non accenni a nulla.
Lui entra nel discorso: Hai conosciuto la dott.ssa ____
Si
Che ne pensi?
Mi sembra una persona molto seria [Che devo dire? Che assomiglia al lupo della tasmania in lingerie e tacchi a spillo?]
Assolutamente. Poi non è nemmeno brutta, non ti pare?
Per nulla. Può avere un suo fascino. Ha uno sguardo assolutamente interessanti [sono occhi da tiroide, il genere che ti fissa come se fosse un pesce rosso in una palla di vetro]
Ma si. Una persona seria. E nemmeno brutta – ripete.
Scendiamo dal treno.
Saluti.
Abbracci.
Resto stupito.
Faccio un paio di telefonate.
E’ la moglie del figlio.
Un nuovo genere di delikatessen.
La moglie sfigata del figlio sfigato.

Autodifesa

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/01/2008

Da casa, la signora Lonardo ha fatto cadere un governo.


Difficile non condividere la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.


Al consiglio regionale, faceva sicuramente meno danni.

Trenta chili: un altro punto di vista

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/01/2008

Si e’ parlato di trenta chili e della sua antica bellezza, chiusa dentro una malattia apparentemente insolubile.


Si sono dette molte cose su di lei e sui suoi figli, sulla loro soitudine apparentemente inarrestabile.


Forse si e’ detto troppo.


Perche’ si e’ sempre parlato solo del nostro punto di vista, del nostro sguardo, malato di nostalgia e di consapevolezza.


Esiste un altro modo di guardarla.


Un modo duro.


Che non le perdona lo sguardo progressivamente piu’ vuoto.


Che non accetta la sua incapacita’ di ridere dei giochi dei bimbi, di quegli scherzi sciocchi ed innocenti che riempiono il cuore dei genitori.


Che vede il rimprovero del suo sguardo mentre si sta perdendo e non riesce a capirlo.


Perche’ non e’ facile capire una persona che non riesce piu’ a vivere.


Non e’ facile accettare la metamorfosi inarrestabile di un corpo piegato da una malattia che e’ solo pensiero e resa.


Non e’ facile sentire il peso della sua caduta sul proprio spirito.


E allora uno puo’ pensare anche di fuggire.


Solo per un momento.


Solo per respirare. Il tempo di riprendere fiato fra due braccia che hanno la forza di abbracciare.


Perche’ non si e’ nati per trovare degli occhi vuoti incorniciati da un fuoco spento.


La resa e’ una sconfitta che non perdona.


Annienta ed annichilisce.


Si scompare cosi’. Ci si arrende alla vita. Come naufraghi che si cibano di cadaveri.

Il vizietto di Prodi

17 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/01/2008

Non volevo scrivere questo post.
Non volevo scrivere della fiducia a Prodi.
Non volevo scrivere di Marini e di Nino Strano.
Nè del primo che urla "Mica siamo all’osteria" né del secondo che tira fuori una bottiglia di champagne e si ingozza di mortadella.
Platealmente.
Simile al basso impero post Caligola.
Perché anche Tiberio aveva più dignità.
Ma non riesco a non farlo.
Mi sento di doverlo fare.
Con delle osservazioni molto tecniche.
Da professore pissero.
Prodi ha sostenuto che chiedere la fiducia era un dovere.
Un dovere istituzionale.
Un modo per rispettare la sovranità del Parlamento.
Non è così.
Può essere così solo se si considera la Costituzione come un testo scritto, un qualcosa che può essere liberamente interpretato dal suo lettore.
La Costituzione però non è un testo.
E’ la consapevolezza di un testo che vive nel tessuto storico, politico e sociale di una nazione.
Se in sessanta anni di storia costituzionale, sei l’unico che si presenta davanti al Parlamento per ricevere una formale mozione di sfiducia, non sei un dritto.
Sei uno che si disinteressa completamente della storia delle istituzioni di cui fa parte.
Le crisi extraparlamentari hanno un valore.
Un valore materialmente costituzionale.
Sono uno strumento per rendere liquida una frattura fra maggioranza e governo.
Per evitare contrapposizioni rigide.
Per consentire la ricerca di mediazioni ponderate.
Ignorare tutto questo non significa rispettare la Costituzione.
Esattamente il contrario.

Il ritorno del convegnista

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/01/2008

Il convegnista è un coltivatore di mail.
Le guarda.
Le annaffia.
Le fa crescere.
Poi le raccoglie e le invia in grande copia.
Sono mail da collezione.
Così ad esempio, con un tuaccio che farebbe rabbrividere un esquimese, scrive:
"Carissimo, ho letto il tuo articolo su___, che ho trovato interessante [n.b.: il convegnista non è davvero nessuno e soprattutto non è uno dei qualcuno che si può permettere di dire che trova interessante qualcosa secondo i normali canoni del vivere universitario]. Tuttavia aggiungerei che ____ [n.b. siccome l’articolo è già stato pubblicato in questo modo lui dice che sarebbe stato meglio inviarglielo prima di pubblicarlo, ma vedi il precedente n.b.]"
L’ultima mail del convegnista è meravigliosa.
Dice siccome ci sarebbero degli aumenti per i convegnisti ma non sono state emanate le necessarie norme di attuazione, pensi [di nuovo il tuaccio] che possa fare causa alla università per ottenerli?
Inutile dire che l’unica persona non di ruolo che conosco e che ha fatto una cosa del genere non è mai diventata di ruolo.
Anzi, è stata definitivamente scardinata.
Dopo improbabili promesse che avevano l’unico scopo di defatigarla prima che potesse diventare un problema.
Glielo devo dire?
Il mio angelo custode sta cercando di farmelo fare.
Ma temo di saper resistere molto bene a questo genere di tentazioni.

Madri e figlie

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/01/2008

L’inghilterra del Sun, ma forse un po’ anche quella del Times, si interroga sulla differenza fra una madre e le sue figlie.


Una tizia ha confessato al terzo canale della BBC – e qui si parla male della De Filippi – di essere stata con oltre cinquanta uomini in due anni.


La madre si e’ fatta tutta rossa, come si dice talvolta, ed ha osservato di avere intrattenuto solo tre amicizie affettuose in tutta la sua vita.


Sara’ vero?


A me ricorda la mia povera nonna che diceva sempre – nell’incredulo stupore dei commensali – di non avere mai visto I’ll pisellotto del mio povero nonno: Ah, io quell’affare ‘un so nemmeno come l’e’ fatto…

Con lo strabismo nel didietro

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/01/2008

Nei sederi delle donne, si può scorgere l’ombra della loro origine.
Alcuni sono musicali. Come di antiche cortigiane.
Altri larghi e forti, da fattrici.
Oppure stretti, quasi efebici, come di danzatrici.
O ancora sfatti, da nomadi a cavallo, che hanno cucinato generazioni di tartare fra le gambe.
Ovvero duri e secchi, arcigni, da sciatrice di slalom, che fanno immaginare il coito retroverso come una ghigliottina.
L’antropologia dei sederi è arte raffinata.
Ma ha un grave difetto di carattere pratico: non può essere esercitata palesemente.
Queste sono tutte osservazioni prese a prestito.
Da un imbarazzante voyeur strabico ogni oltre misura.
A tal punto, da sostituire l’osservazione alla pratica.
Quella pratica che prende l’avvio in cene ed aperitivi piuttosto complessi da gestire senza riuscire a guardare il proprio oggetto del desiderio se non con acrobazie pupillari che lasciano sempre il dubbio di cosa il disgraziato stia fissando.

Anche oggi esami – Dialoghi surreali

24 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/01/2008

La prima
Io: Mi dispiace, ma forse è meglio se torna a febbraio
La prima: La prego. Mi faccia un’altra domanda. A febbraio, ho un esame più importante
Io: Mi dispiace, ma anche questo esame è importante.

La seconda
Io: come la prima
La seconda:  La prego, a febbraio, devo andare a sciare con tutta la famiglia
Io: Penso che possa tornare anche a maggio: le nevi dovrebbero essersi sciolte

La terza
Io: come la seconda
La terza: La prego, mi ha chiesto solo le cose che non ho studiato
Io: Ne sono felice: così può preparare anche un altro esame.

Nessun altro ha risposto all’appello.

Disvalori – Sottili distinguo

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/01/2008

Cuffaro è stato condannato per qualcosa che assomiglia molto al concorso esterno in associazione mafiosa, ovvero al reato da cui Andreotti è stato prosciolto per prescrizione.
Mastella è indagato per le modalità di gestione delle nomine dei vertici delle amministrazioni campane.
La moglie di Mastella, come Mastella.
Chi si deve dimettere e chi non si deve dimettere?
Tesi del Pd:
Cuffaro: si, perché è stato condannato in primo grado.
Mastella: no, perché la gestione delle nomine è un fatto inevitabile in politica.
Andreotti: no, perché non è stato condannato, anche se…
(la moglie di Mastella: non l’ho capito)
Le prime tre posizioni sono indifendibili.
Cuffaro è stato condannato in primo grado, quindi è innocente almeno quanto Mastella e più della prescrizione di Andreotti.
Soprattutto, può essere preoccupante iniziare a distinguere fra disvalori penali.
E’ davvero possibile sostenere che una raccomandazione in Campania è un fatto meno grave di un incontro con dei mafiosi in Sicilia?
O che il vero problema è il finanziamento della politica, secondo lo schema di Craxi nel 1993, giustamente evocato da Di Pietro?
Forse se si costruisce un ragionamento nel quale si ammette che la politica ha un costo, che questo costo è particolarmente elevato nelle democrazie mature, che la nostra democrazia non conosce una soluzione alla questione del finanziamento di questo costo, di talché non ci si deve stupire del modo in cui i politici risolvono il problema, si prova troppo.
Così, sono tutti assolti.
Nessuno è colpevole.
Nemmeno Craxi, Citaristi o il Compagno G.
Nessuno.
Invece, si deve denunciare questo gioco.
A costo di sembrare dei ragazzini ingenui.
Se un politico accetta di compiere dei fatti che il codice penale conosce come reati non è e non deve essere diverso da nessun altro cittadino.

Page 107 of 128«‹105106107108109›»

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sogno atipico (il sangue non mente)
  • I Cocci di Gelli
  • C’ero anche io? No: tu no (da Me too a Not me)

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at