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ProfStanco

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Author Archive for: profstanco

La consistenza etica del pattume

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/01/2008

I primi camion di rifiuti della Campania sono stati caricati su una nave e scaricati in Sardegna.
Il governatore Soru ha accettato che lo smaltimento di questi rifiuti avvenisse nell’inceneritore di Cagliari.
E’ una scelta politicamente coraggiosa ed economicamente proficua.
Lo smaltimento dei rifiuti ha un costo e questo costo, non mite, migrerà dalla regione Campania alla regione Sardegna.
Tutto questo è una applicazione solo apparente del principio chi inquina paga.
E’ solo apparente perché questo principio non riguarda solo il costo economico degli inquinamenti, ma anche il loro costo ambientale e questa seconda parte di costo si sposta da chi ha prodotto l’inquinamento a chi ne subisce le conseguenze.
Questo naturalmente non è giusto.
E’ ancora meno giusto se si guarda alla consistenza etica del principio chi inquina paga.
Questo principio non è solo una regola di risarcimento del danno, per cui chi cagiona ad altri un pregiudizio deve indennizzare i danneggiati della perdita che ha cagionato.
E’ una regola etica per cui chi causa un danno all’ambiente deve assumersi ogni conseguenza.
Che suona nel senso di costituire ognuno di noi custode dell’ambiente in cui vive.
Se si applica la consistenza etica di questo principio, si ha che chiunque quando decide di produrre rifiuti deve sapere che quei rifiuti saranno smaltiti nelle immediate vicinanze del suo giardino.
Non lontano dal suo giardino e vicino al giardino di un altro.
Solo se so che la discarica accanto alla mia città serve per i miei rifiuti posso essere disposto ad accettarla.
Nello stesso tempo, solo se so che i rifiuti che produco avveleneranno l’aria respirata dai miei bambini posso sentirmi coinvolto da un approccio sensibile e responsabile alla gestione dei miei rifiuti.
Lo smaltimento fuori regione dell’emergenza campana è accettabile solo in una logica di emergenza.
Ma quale emergenza dura da oltre dieci anni senza diventare la quotidianità?

Chi li ha sciolti? (Fiona)

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/01/2008

Fiona in fiorentino non suona benissimo.
Sottintende una "c" aspirata che può non essere particolarmente lusinghiera.
Fiona assomiglia in maniera quasi speculare alla sposa di Shrek.
La può impersonare in un film non di animazione.
O in una versione Roger Rabbit del cartone animato.
Il suo problema è che non se rende conto.
Agita i suo tacchi n. 12.
Infagotta le gambe in tristissime calze color carne.
Si costringe in un tailleur di almeno due taglie sotto la sua.
Viola.
Orrendamente viola.
Butta sul viso – con la mestolina dell’intonaco – un trucco pesantissimo, disfatto alle dieci del mattino.
Difficile guardarla senza avere paura.
Parla.
Parla.
Parla.
Avvicinando il viso all’interlocutore, portando i suoi denti macchiati di rossetto ad una distanza imbarazzante, alitando ferocemente.
Ancora una volta, il bussolotto delle caramelle contro il mal di gola è provvidenziale.

Topina Bruni e gli anelli sarcastici

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/01/2008

Sarkozy non è un uomo fortunato.
Ha fatto appena in tempo a regalare un anello di fidanzamento alla Carla Bruni che la stampa ha fatto sapere che questo anello è identico ad un altro già indossato dalla piuttosto chiaccherata moglie Cecilia.
Può essere lo stesso anello, nuovamente regalato per tirchieria oppure per ragioni erotiche: come mi piacciono le donne con gli anelli di Christian Dior nemmeno con le calze a rete…
Oppure può essere lo stesso modello di anello, scelto per pigrizia o per le stesse ragioni sentimentali che si sono appena evidenziate.
Non cambia molto.
E’ una operazione di cattivo gusto quasi plateale.
Come chiamare l’amante con lo stesso nomignolo della moglie: topina questa, topina quella e non si rischiano errori dalle conseguenze potenzialmente devastanti.
E’ una vicenda anche un po’ sfortunata.
Successe la stessa cosa al mio povero nonno che passò un lungo periodo di vacanze forzate, secondo la definizione di Berlusconi, a Rodi.
Tornò con un certo numero di croci di Rodi che si era fatto fare da un artigiano.
Ne regalò una alla nonna.
Le altre era solito usarle come doni per le "fidanzate".
Finché una di queste non portò la sua croce sullo stesso tram in cui la portava anche la nonna, insieme al nonno ed alla mia mamma, che ebbe l’avventura di vedere il suo babbo pubblicamente malmenato dalla nonna e dalla fidanzata.
Gli anelli sarcastici sono pericolosissimi.

Affascinando

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/01/2008

Il fascino è una dote decisamente rara.
E’ una dote che trasforma le cose che si toccano.
Così può succedere di passare in una gioielleria.
Di essere accolti dalla proprietaria che ci conosce.
Di ritirare un orologio inviato alla manutenzione.
Un orologio che è già tornato tre volte dalla manutenzione, senza mai perdere il vizio di essere in ritardo.
Di chiedere che cosa è stato fatto.
Di sentirsi rispondere che è stato fatto il "servizio completo".
Di osservare che anche le altre tre volte era stato fatto un "servizio completo".
Di sentirsi rispondere che se il "servizio completo" lo avessimo fatto a Montecatini si sarebbe speso molto meno.
Non è una battuta da donne.
Ma una donna affascinante è una donna che si può permettere queste battute senza perdere una briciola del suo charme.
Il fascino è essenzialmente carattere.

Postilla:
Montecatini è famosa in virtù di un certo numero di signorine allegre per le quali l’espressione "servizio completo" indica una esatta modalità tariffaria.

Il sussidiario della spazzatura

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/01/2008

Tutti parlano della spazzatura napoletana.
Tutti parlano di una classe politica inefficiente.
Inefficiente nella gestione quotidiana del problema.
Inefficiente nella gestione emergenziale della questione.
Forse, addirittura, criminalmente inefficiente.
Ma la spazzatura lungo le strade è sicuramente un crimine.
Non è solo un crimine della classe politica.
E’ anche un crimine di chi la abbandona.
I due crimini, a ben vedere, sono collegati.
Una coscienza civile che avvelena le proprie strade riempiendole di rifiuti può davvero produrre una classe politica capace di affrontare serenamente e strategicamente uno dei problemi più complessi del governo del suo territorio?

Donnine nude – Socializzando la masturbazione

20 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/01/2008

Le immagini appena postate sono quasi sempre di donnine nude.
Discinte.
Apparecchiate per un desiderio manuale.
Talvolta mi soffermo a pensare alle ore che il loro ammiratore passa a postarle.
Tante.
Troppe.
Perché?
Per rendere meno solitari i propri esercizi?
Forse si.
Una masturbazione socializzata attraverso la rete.
Ma restano sempre seghe.

Porcorate

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/01/2008

Quest’anno i nostri coefficienti di penetrazione saranno eccezionali.


Detto da una tapinotta minigonnata in una assise societaria.


Un perfetto esempio di porcorate.

Aborto libero per non morire

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/01/2008

E’ uno slogan femminista degli anni settanta: quando si discuteva della necessità o meno di introdurre l’interruzione volontaria della gravidanza e la discussione si svolgeva anche sui muri delle città.
Rappresenta una delle grandi ragioni che hanno sorretto e giustificato la legge 194 del 1978, che non è affatto una legge sull’aborto ma una legge sulla procreazione consapevole.
Non è facile allora comprendere che cosa significhi una moratoria dell’aborto: la moratoria dell’aborto c’è già ed è la negazione dell’aborto come strumento per pianificare e controllare le nascite.
Fra aborto e pena di morte c’è una soluzione di continuità molto forte.
Il problema della pena di morte è il problema di uno Stato che possiede il diritto di sopprimere i suoi sudditi ed è di conseguenza l’arbitro della loro vita: uno Stato di questo genere – si può sostenere – non può essere una democrazia perché attinge all’essenza divina del potere e non può conoscere una idea moderna di cittadinanza perché è ancorato ad un meccanismo di dominio che può rammentare l’idea germanica di proprietà alle radici del feudalesimo.
Al contrario, il problema dell’aborto è un problema di bilanciamento fra le esigenze del nascituro e quelle della madre (ma anche del padre, figura assai maltrattata dalla legge 194, che forse avrebbe dovuto parlare di maternità e paternità responsabili).
E’ una questione che ricorda i bilanciamenti propri della logica dello stato di necessità: quando il diritto rinuncia a punire non perché non esista un reato ma perché quel reato non poteva non essere commesso da una persona in quelle condizioni, come era nel caso del Conte Ugolino, che forse oggi potrebbe non essere punito perché non lui ma la sua fame ha deciso di uccidere i figli.
In questa decisione, che ha una sostanza etica, lo Stato non può non arretrare: deve fornire tutti gli strumenti a chi si trova nella antipatica situazione di dover decidere, strumenti morali e culturali, ma anche certezze concrete di assistenza e di aiuto. Però lo Stato non può sostituirsi ai genitori biologici, che altrimenti farebbero quello che facevano prima della legge 194, rivolgendosi a qualche professionista privo di scrupoli che li aiuterebbe clandestinamente in cambio di un prezzo composto anche del disvalore penale dell’opera prestata.
Ferrara, come al solito, è stato geniale nel porre la questione in maniera mediaticamente suggestiva ed a renderla anche un pò ironica attraverso la provocazione del digiuno.
Ma ha, temo consapevolmente, confuso i piani di due problemi che meritano di essere considerati diversamente: il primo, sul piano del teoria dello Stato e dei presupposti della democrazia, il secondo sul piano, molto umano, delle scelte di una persona che si trova a dover fare conti con una vita che sente di non poter accogliere responsabilmente.
Quest’ultimo aspetto, forse, merita davvero di essere rimarcato: l’idea che l’aborto possa essere considerato uno strumento di pianificazione delle nascite mi pare molto sciocca.
Non credo che a nessuna donna possa venire in mente di abortire senza sentire un groppo alla gola ed avvertire un dramma che non smetterà di sanguinare per tutta la sua vita.

Si accomodi in sala di attesa

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/01/2008

Col piffero:


La sala di attesa e’ 5 * 5 e ci sono non meno di trenta persone;


Una delle trenta parla dei suoi problemi con un tono di voce intollerabile


Un’altra odora di catramina impestata e non riesce a non diffondere questo suo talento


C’e’ anche un incrocio fra un sordo e un demente che dice “sono io” qualunque numero venga chiamato


Se si aggiunge che si aspetta da oltre un’ora qualcosa che si preferirebbe non aspettare, quel “Si accomodi” suona troppo ironico per non essere consapevole.

Chi li ha sciolti? (Un miliardo di sms)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/01/2008

Gli sms di auguri sembrano essere stati oltre un miliardo.


Nella sola Italia e solo per il nuovo anno.


Molti affatto inutili. Il semplice frutto di un acritico send to many.


In ogni caso, gli sms di auguri sono diventati una singolare forma letteraria.


Uno strumento che consente di non perdere completamente il contatto con la lingua scritta.


Taluni meritano di essere segnalati:


Un 2008 proficuo (ovvero vantaggioso. Ma sotto quale profilo? Economicamente proficuo, moralmente proficuo, sentimentalmente proficuo?)


Auguri sinceri (e’ una precisazione che non puo’ non far pensare)


Un. 2008 ricco di successi (si sara’ accorto che non faccio il cantante?)


Ricco di tante belle novita’ (ma se sto benissimo cosi’?)


In questo 2008, ti auguro di ricevere in ogni momento, in ogni luogo, in ogni circostanza il meglio che c’e’ (sara’ mica il caso di toccarsi?)


Etc.


In tutti questi casi, una cartolina prestampata – con un costo non eccessivamente superiore – avrebbe fatto assai miglior figura.

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