• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Author Archive for: profstanco

Chi li ha sciolti? (Stivali e petardi)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
31/12/2007

Il capodanno è un momento fantastico per osservare le degenerazioni estetiche degli umani.
Prima di tutto, ci sono i petardi.
Non ne scoppiano mai abbastanza in mano agli idioti che li comprano.
Poi, l’abbigliamento.
La Stampa di oggi dava la notizia di una coppia – madre e figlia – che ha rapinato un negozio di intimo per poter disporre degli indumenti rossi più adatti alla serata.
Quest’anno, però, più che le intramontabili mutande rosse, che sembrano sortilegi per trasformare gli stanchi mariti in tori, sembrano essere d’obbligo gli stivali.
Non normali stivali da donna, del genere che si può osservare senza avere un sussulto demoralizzato ai lombi.
No, si parla di quegli stivali che superano il ginocchio.
Quegli stivali che andavano di moda fra i moschettieri di Dumas.
Cose terrificanti, appena portabili da diciassettenni modelle efebiche, ma che indossati da porcelle stagionate come capocolli e travestite da gran dame fanno venire voglia di fuggire sulla luna.

Monogamie monotone

17 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/12/2007

La monogamia e’ uno stato dello spirito assolutamente innaturale.

E’ anche possibile dubitare che la monogamia sia uno stato dello spirito.


Se lo e’, lo e’ di uno spirito alterato.


A ben vedere, i rapporti occasionali non possono che essere monotoni, sfugge loro la dimensione dell’alito mattutino o del calzino serale.


Egualmente una sola monogamia e’ terribile. Lascia sempre il dubbio di perdere qualcosa.


Di qui, la necessaria opportunita’ di coniugare i due stati, attraverso l’istituzionalizzazione non gia’ della barbara poligamia bensi’ di una pluralita’ di monogamie, ciascuna ignota alle altre.

La grazia di Provenzano

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/12/2007

In questi giorni, si fa un discreto parlare della richiesta di grazia presentata dal legale di Contrada.
Il legale di Contrada ha segnalato che il suo cliente versa in uno stato di salute preoccupante ed ha chiesto la grazia.
Il ministro di grazia e giustizia Mastella (ora solo ministro della giustizia) ha chiesto che l’istruttoria della domanda di grazia sia compiuta nel più breve tempo possibile.
Il presidente della Repubblica Napolitano ha ricordato che le ragioni di salute non sono una ragione per concedere la grazia.
La presidente della associazione fra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili ha rilasciato delle interviste manifestando una netta contrarietà alla grazia che sarebbe un oltraggio alla memoria delle vittime di mafia e che aprirebbe la strada ad analoghi provvedimenti di clemenza per Provenzano e Riina, anch’essi anziani e malati.
La grazia è un provvedimento di clemenza.
La grazia non annulla le responsabilità penali e non ha nulla a che vedere con la politica penitenziaria.
La grazia è il provvedimento con cui lo Stato rinuncia all’esercizio della custodia detentiva nei confronti di un colpevole e lo fa per ragioni politiche.
La sostanza della grazia è politica, non è né giudiziaria, né ha a che vedere con la necessaria umanità del trattamento detentivo.
Con il potere di grazia, il capo dello Stato rinuncia alla detenzione di una persona che non lo merita più, perché la pena è diventata ingiusta, come nel caso di un detenuto che ha provato materialmente di non essere più pericoloso o di essere diventato migliore di tanti altri.
In nessun caso, la grazia può essere intesa come un mezzo per assolvere una persona che il potere giudiziario ha condannato (è il caso di Sofri) o per rimediare alle insufficienze del sistema carcerario e della legislazione in materia di esecuzione delle pene (è stato, almeno in parte, il caso di Bompressi).
Non so se Contrada meriti di essere graziato.
La sua vicenda ha molte luci e molte ombre.
Ad un certo punto, è sembrato quasi che sia stato condannato perché se davvero avesse servito lo Stato sarebbe stato ucciso, come Boris Giuliano, Falcone, Borsellino e tutte le altre vittime eccellenti della mafia.
Può darsi che meriti la grazia come può darsi che non la meriti.
E’ una decisione che sono felice di non dover prendere.
Sarà una decisione politica rimessa ad un soggetto politicamente irresponsabile.
Però sono sicuro di una cosa: anche Provenzano e Riina possono meritare la grazia.
Anche loro potrebbero pentirsi.
Potrebbero essere le pedine decisive che consentono di risolvere pacificamente e senza armi una rivolta carceraria, ad esempio.
Potrebbero diventare un modello di rettitudine.
E così via.
In ogni caso, non sono animali feroci.
Anche loro sono persone.
Esseri umani.
Uomini che vivono nella privazione della libertà.
Quando si dice che non potranno mai essere graziati, quando si dice che il loro carcere deve essere a vita, quando si dice che non hanno più il diritto a respirare l’aria di un’alba, li si condanna a non avere più speranza, il che, in fondo, assomiglia molto ad una condanna a morte.

Come un figlio d’altri

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/12/2007

E’ natale anche per i figli degli altri.
I figli degli altri non sono figli nemmeno a metà.
Non c’è  nulla da fare.
Sono lì.
Con la loro madre o con il loro padre ed il compagno della madre o del padre.
In una festa allargata.
Tutti insieme.
Non l’albero familiare nella sua estensione sopravvissuta dopo la pasqua, ma la catena dei dissesti e dei disguidi.
Luca con i figli che ha avuto da Marta.
Marta con i figli che ha avuto da Piero.
Piero con i figli che ha avuto da Monica.
Con un quesito di fondo: ma i figli di Luca se sono fratelli dei figli di Marta che sono fratelli dei figli di Monica, sono fratelli anche dei figli di Monica?

Il natale delle puttane

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/12/2007

E’ facile notare la devalutazione delle signorine di generosi costumi.


Dove era una atmosfera decadente e letteraria, un’ aria di sanatorio che poteva colorare il prezzo dei baci con l’erotismo della tisi, oggi sono ragazze africane, colorate nei loro abiti da troie maltinte, con la stessa aria fuoriposto che avrebbe una cassiera di banca vestita di foglie di palma.


Di solito, salgono su treni improbabili, verso le sette di sera, mangiano cose lontane e di primo prezzo, cantano, si cambiano senza pudore in mezzo alla carrozza, mutano la tuta da ginnastica che copre molte delle poverta’ del mondo con quell’abbigliamento che qualche protettore folle ed ironico ha fornito, più come segno di appartenenza – temo – che come strumento di seduzione.


Tornano sullo stesso treno, riavvolgendo il nastro delle loro vite spiaggiate ai bordi di qualche vialone.


Tornano alle sei del mattino, cercando l’acqua dei bagni intasati per lavarsi, per avere un motivo di sfiorarsi il corpo.


Senza cantare, senza cambiarsi, il sonno di bambine appoggiato nel calore sporco del treno.


Ecco, in questo mattino di postnatale non ci sono.


Non saprei se perche’ ieri sono restate a casa o se perche’ stamani hanno tirato gli straordinari.


So che non le ho viste e che stupito della loro assenza ho percorso due volte il treno che di solito mi porta a lezione e che stamani mi accompagna da un amico.

L’indipendenza della Corte costituzionale

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/12/2007

Fra le fine di aprile ed i primi giorni di maggio, Romano Vaccarella si è dimesso da giudice costituzionale.
Le motivazioni riguardavano alcune dichiarazioni che erano state rilasciate circa l’ammissibilità dei referendum elettoralli che la Corte è chiamata a giudicare nella prima quindicina di gennaio.
Scriveva Vaccarella che nel momento in cui il governo anticipava pubblicamente una opinione contraria alla ammissibilità dei referendum abrogativi minacciava la sovrana autonomia della Corte e perciò giustificava le sue dimissioni.
E’ di sabato la notizia di un Guzzetta che scrive al Presidente della Repubblica chiedendogli di adottare tutte le misure necessarie ed opportune per garantire l’indipendenza della Corte costituzionale.
Ieri, il Presidente della Repubblica ha esercitato il suo potere di messaggio chiarendo di avere la massima fiducia nella autonomia e nella autorevolezza del Giudice delle leggi.
Due osservazioni.
Primo, la Corte costituzionale non ha bisogno di essere difesa: la sua posizione di ultimo giudice impedisce a qualsiasi altro potere dello Stato di modificare o rivedere il contenuto delle sue decisioni.
Secondo, i giudici della Corte costituzionale godono della stessa immunità che spettava ai parlamentari prima di mani pulite e, perciò, nemmeno loro hanno bisogno di essere difesi.
Ma se è così perché tutti mostrano di temere attacchi per l’indipendenza della Corte costituzionale?
Zagrebelsky, che della Corte costituzionale è stato presidente e presidente emerito, scrive che il giudice delle leggi si deve proteggere dai suoi protettori, un pò come una signorina di malaffare, e che queste dichiarazioni sono molte chiare nel dire alla Corte che l’unico modo che ha per affermare la sua indipendenza è dichiarare l’ammissibilità di referendum che qualche perplessità di carattere costituzionale la suscitano.
Non lo so.
Forse, è vero che se la Corte è un ultimo giudice, è anche un giudice senza ufficiali giudiziari, un boia senza scure: non esiste nessun potere che possa garantire alla Corte costituzionale l’attuazione delle sue decisioni.
L’autorevolezza della Corte si fonda sulla propria credibilità.
E queste dichiarazioni, se è possibile affermarlo, mostrano che la Corte dura fatica ad affermarsi, a sostenere un prestigio che renda all’opinione pubblica implausibili attacchi alla sua indipendenza: se i giornali titolano sulla indipendenza della Corte, il corpo elettorale può dubitarne, può immaginare che nel buio segreto della camera di consiglio possano avere ingresso, come storicamente è accaduto, convitati che nulla hanno a che vedere con le funzioni del giudice delle leggi.
Solo la Corte costituzionale, attraverso la serietà, ma anche la laica semplicità delle sue decisioni, la lucidità dei suoi argomenti, può rispondere, dimostrando di essere davvero al di sopra non solo degli altri poteri ma anche dei pettegolezzi e dei messaggi trasversali che riceve un pò da tutti gli attori politici.

Tesi di laurea (Anche questo lo Scaccabarozzi non lo avrebbe mai fatto)

18 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/12/2007

La discussione delle tesi di laurea è un momento arcano ed oscuro della vita accademica.
Resiste nel rituale un tenue ricordo di quando le università erano composte di poche centinaia di studenti e le tesi venivano davvero discusse: l’allievo doveva dimostrare di essere all’altezza del maestro ed il maestro grazie ai suoi allievi affermava la sua sapienza.
C’è anche una vaga aria da festa di paese: l’aula magna si riempie di signore assai poco abituate ad infagottarsi nei vestiti della domenica e molte delle mani che si stringono quando si ha l’ipocrisia di congratularsi con lo studente non hanno l’aria di avere impugnato molte penne.
Di qua dal tavolo, le tesi di laurea sono un momento di straordinaria noia.
Ci sono varie tecniche per sopravvivere ad una sessione: contare i "cioè" della esposizione del candidato, scommettere sui voti finali prima della discussione, giocare a brik breaker o a sneak sul portatile, etc.
Uno degli strumenti migliori di sopravvivenza è il blackberry: consente di ripassare la posta dell’ultima settimana e di rispondere a quelle mail che sembrano scritte apposta per essere dimenticate.
Per fortuna, ci sono dei colleghi che fanno di tutto per movimentare le sedute.
Così, è successo che un simpatico collega piuttosto anziano, non particolarmente famoso per le sue doti scientifiche, ma molto più noto per i denti che si rincorrono l’un l’altro disegnando un labirinto cariato, abbia introdotto il suo candidato con uno splendido concione sulle conferenze di servizi: E’ una tesi davvero interessante, si occupa di un punto centrale del diritto amministrativo, le conferenze di servizi sono uno degli strumenti più moderni di raccordo interistituzionale, etc.
Fin qui, una relazione noiosa, ma nulla di eccezionale.
Lo strano era guardare il candidato, sempre più a disagio, sempre più preoccupato, si agitava sulla sedia, sembrava sull’orlo di sentirsi male.
L’anziano relatore si accorge che qualcosa non sta funzionando.
Si ferma.
Guarda il candidato.
Il candidato è completamente rosso.
Interviene il Presidente.
Chiede cosa stia succedendo.
Il candidato, con imbarazzata flemma, risponde che la sua tesi non riguarda le conferenze di servizi, ma la conferenza Stato – regioni, che sono una cosa completamente diversa.
A questo punto, è il relatore che arrossisce.
Nemmeno troppo.
Gli è successo di peggio: una volta è stato trovato in un gabinetto mentre si dilettava more ferarum con un giovane allievo e sono cose che nessuno dimentica.

Scene accademiche (Questo lo Scaccabarozzi non lo avrebbe mai fatto)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/12/2007

Si è detto molte volte che l’università sa essere stupefacente.
Sa donare delle scene che non si sarebbero mai immaginate.
E’ un mondo divertente e terribile da osservare con animo distaccato.
Può succedere, ed è successo, che il telefono squilli improvvisamente alle sette del mattino.
Dall’altra parte, un professore al quale non si deve particolare gratitudine.
–   Buongiorno
–   Buongiorno
–   Mi scusi se l’ho svegliata
–   Non si preoccupi, non stavo sognando
–   Le dispiace fare lezione alle otto e trenta?
–   Affatto, lo considero un onore e La ringrazio. Di cosa devo parlare?
–   Mah, non lo so. Decida lei. Parli di quello che vuole. Farà sicuramente meglio di me
–   Parlerei di sistemi elettorali, se può essere d’accordo
La risposta resta nel filo del telefono. Ha agganciato.
Ecco una cosa che lo Scaccabarozzi non avrebbe mai fatto e che io spero di non fare mai.

Un amico

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/12/2007

Di solito, gli amici si incontrano nella adolescenza.
E’ facile innamorarsi di un animo nel momento in cui il nostro spirito sta cercando di comprendere il mondo.
E’ molto più difficile scoprire una amicizia da grandi.
Si è più diffidenti.
Il mondo che da piccoli ci sembrava infinito rientra sempre più velocemente nelle pareti delle nostre case.
Occorre coraggio per trovare un amico da adulti.
E’ difficile e meraviglioso.
C’è nell’amicizia, al centro dell’amicizia, una sorta di motore immobile.
La capacità di stupire l’altro con il proprio animo.
Così  può succedere che un amico, una persona di cui si è innamorati nel senso più tenero della parola ed al quale il mondo sta crollando addosso, pensi al fatto che è tardi e che devi tornare a casa.
Si preoccupi di te.
Senza pensare al suo dolore.
Ma spiegandoti che cosa significa l’amicizia.

Tutte le stazioni

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/12/2007

Ora ma proprio ora.


Un treno che si ferma in tutte le stazioni.


Cento chilometri in un’ora e mezzo.


Una tipa che urla nel portatile le sue storie d’amore.


Urla e accavalla le gambe.


Urla e scavalla le gambe.


«Lui deve capi’ che ‘un si fa’ pe’ ruzza’»


Ride e vocia.


Vocia e ride.


Ha un intorno di cinquantanni. Stasere un amico va a trovarla. Lei gli ha detto che non ha voglia di cucinare. Lui che si accontenta – «de’ ma ah capito ‘he ha detto» – che gli basta il suo panettone.


Stanotte, fulmini.


«De’ ma c’o’ paura d’angelo. ‘Un vorrei mi ci comparisse d’improvviso.»


«Ed io stacco tutti i telefoni.»


Spero che Angelo legga questo post: lui si chiama Dario. E tu, Angelo, beh quando entri in casa china il capo che senno’ resti incastrato con le corna nell’inbotte dell’uscio.


P.s.


E’ scesa a Ponsacco.

Page 110 of 128«‹108109110111112›»

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sogno atipico (il sangue non mente)
  • I Cocci di Gelli
  • C’ero anche io? No: tu no (da Me too a Not me)

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at