23/10/2019
http://simonabaldanzi.it/figlia-di-una-vestaglia-blu/
Le pozioni di amore sono intrugli di mandragola e ramerino,
mela e cannella, aglio e sangue, mescolati con birra chiara e malto,
le streghe sanno farle, gli uomini non sanno rifiutarsi.
Portano ovunque, fanno dimenticare tutto,
trascinano in un mondo in cui sembra che tutto sia ancora giovane,
in cui i sogni sono adolescenti e il cuore ricomincia ad ascoltare i suoi battiti.
Non perdono i loro effetti le pozioni di amore.
Sono persistenti, allegano l’anima al sogno, dissetano il cuore con la geometria della speranza.
Solo chi le ha confezionate, conosce il rimedio e ha bisogno del buio, di uno sguardo cattivo, di parole senza dolcezza, di nervosa cattiveria,
Fino a che non è vomito, un feroce e amaro schizzo di vomito, nel quale si riconosce tutto ciò che quell’amore è stato, pezzi di anima e di cuore come cibo maldigerito dal vino di una nottata di bagordi.
Quel vomito è l’antidoto perché dall’amore si guarisce solo sputando i succhi gastrici dei propri sentimenti che non sono riusciti a digerire la potenza del sogno.