14/02/2013
Ci si trova il sabato mattina.
Agghindati come piccoli Borg.
Piccoli Borg più vicini agli ottanta anni che ai venti.
Borse che traboccano di racchette in grafite e grafite di carbonio, corde tese come stradivari, pantaloncini e magliette perfette per gli open d’Australia, etc.
E, in un angolo, la cassettina del pronto soccorso: fasce elastiche, cavigliere, spray per le contratture muscolari, etc.
Iniziano le partitelle, durano sempre meno delle due ore previste. Uno scivola sulla rete e si fa male alla caviglia, l’altro si sforza in un servizio improbabile e si infortuna il polso, etc.
Mai che le due ore arrivino al termine senza almeno una sospensione per infortunio.
C’è un motivo per cui i nostri nonni, che avevano più o meno la nostra età di adesso quando eravamo piccoli, ma non pretendevano di essere ancora adolescenti, giocavano a bocce.