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Author Archive for: profstanco

In galera

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/07/2010

IaconoLa Corte costituzionale con la sentenza 265 del 2010 ha dichiarato incostituzionale il principio per il quale la custodia cautelare delle persone sottoposte a procedimento penale per avere commesso reati contro la libertà sessuale doveva necessariamente avvenire in carcere.
La Carfagna, che di libertà sessuale se ne intende, si scaglia contro il giudice delle leggi.
Che però ha maledettamente ragione.
Sul piano logico, le misure cautelari precedono il giudizio di colpevolezza e quindi riguardano una persona che è ancora costituzionalmente innocente. Sono ammissibili solo se: (i) vi è il pericolo di fuga; (ii) vi è il pericolo di reiterazione del reato; (iii) vi è il pericolo di inquinamento delle prove. Esse, inoltre, devono essere misurate in modo da essere il meno gravose per la libertà dell'indagato possibile.
Il punto è banale: le misure cautelari non si possono sostituire alla pena. La pena segue ad un processo. Le misure cautelari lo precedono e la loro applicazione ha un livello di garanzia giurisdizionale attenuato per la persona che vi è sottoposta.
Sul piano storico, la previsione per cui il giudice è obbligato a disporre come misura cautelare la custodia in carcere è nata per i reati di stampo mafioso e non è nata per la gravità di questi reati ma come una garanzia per il magistrato: se il magistrato dispone l'arresto e può disporre solo l'arresto, non anche gli arresti domiciliari, o il divieto di dimora o una qualsiasi altra misura cautelare meno onerosa, le associazioni mafiose non possono fare pressione su di lui perché disponga una misura alternativa alla detenzione.
Tutto questo non accade per i reati contro la libertà sessuale, dove la misura cautelare in carcere è una reazione della società avverso dei crimini che vengono avvertiti come particolarmente gravi, anche se non è né razionale né giusto che un determinato criminale sia giudicato più grave di un altro prima di essere condannato.
Sotto questo aspetto, la Corte costituzionale ha applicato correttamente la Costituzione perché "la totale vanificazione del principio di adeguatezza, in difetto di una ratio correlata alla struttura delle fattispecie criminose di riferimento, cumulandosi alla presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, orienta chiaramente lo “statuto custodiale” – in conformità alle evidenziate risultanze dei lavori parlamentari – verso finalità “metacautelari”, che nel disegno costituzionale devono essere riservate esclusivamente alla sanzione penale inflitta all’esito di un giudizio definitivo di responsabilità".
Non ha applicato invece correttamente la Costituzione quando ha ritenuto che comunque il sospetto della commissione di un reato contro la libertà sessuale determini una presunzione relativa di pericolosità tale da orientare verso la custodia cautelare in carcere in tutti i casi in cui questa presunzione non possa essere superata.
E' un gioco tecnico perché serve ad evitare che la lacuna determinata dalla dichiarazione di incostituzionalità porti a rimettere in libertà quanti sono detenuti perché in attesa del processo in cui verranno giudicati per un delitto contro la libertà sessuale.
Ma l'affermazione della esistenza di una presunzione relativa di pericolosità è viziata dallo stesso pregiudizio "metacautelare" che rendeva incostituzionale la presunzione assoluta, perché esattamente nello stesso modo fa dipendere l'erogazione di una misura cautelare in carcere da un giudizio che riguarda esclusivamente la gravità del reato commesso e non le esigenze cautelari che si sono ricordate e che sono costituzionalizzate negli artt. 3, 13 e 17 della Costituzione.

I pensieri politicamente scorretti di una Bimba Impertinente (La morte è anche un orologio)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/07/2010

BimbaImpertinenteBabbo, tu quando muori vai in cielo?
Solita domanda, solita risposta: Forse no.
Ma se vai in cielo, va in cielo anche il tuo orologio?
No, se vado in cielo, il mio orologio ed il mio corpo restano qui e tu puoi prendere il mio orologio …
Ma io voglio venire con te …
Provvidenziale intervento di Bimba Piccola:
=> Anch'io
Penso si riferisse all'orologio.

L’uomo della provvidenza

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/07/2010

andreotti_provvidenza1
Fa male Don Verzè.
Fa male sentire uno sproloquio arterioso d'anziano in cui si parla di segni, di un segno che sarebbe la Madonnina sul viso del primo ministro, di un altro segno che sarebbe la presenza del premier in cima alla stessa Madonnina che gli era stata scagliata in faccia e che tutto questo sarebbe l'emersione di un disegno meraviglioso di Dio, della provvidenza che ci avrebbe mandato Berlusconi a salvare l'Italia.
Fa male sul piano storico perché l'uomo della provvidenza era quel Mussolini che firmava i Patti Lateranensi.
Che fu come dire che Dio aveva consentito al nostro paese di cadere in una dittatura perché si potesse risolvere la questione religiosa.
Come se il ventennio, allora poco più che un lustro, potesse essere giustificato nella mente di Dio.
Fa male perché il piano storico diventa religioso e la religione che giustifica la storia fa quasi sempre schifo.

16 luglio

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
17/07/2010

cialis_15Sdraiato su una panchina.
Alle sette di sera.
Quattro bottiglie di Budweiser vuote accanto.
La quinta in mano.
Sudato marcio.
Si raffredda passandosi la bottiglia sul viso come se fosse un asciugamano.
Ovviamente non funziona.
=> E' passato …
Cosa?
=> Il sedici luglio
Ah, la risposta ignorante di scadenze contabili
=> Per farmi una sega, mi ci vorrebbe il cialis
Ah, strozzandosi in bocca il facile quesito: E per governare la tu' moglie, icché tù ingoi di per solito?

Porche Play Boy

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/07/2010

porcheUn tipo.
Un bel tipo.
Bello senza essere uomo_figa.
Senza mestiere, arte o parte: il padre gli è morto giovane e non gli ha lasciato questi problemi.
Ogni tanto, vende una casa e tira avanti, sino alla prossima, finché non ha finito di vendere e ancora c'è tempo.
Gira in Porsche.
Le compra e le rivende.
Nel frattempo, le usa.
Lo trovi sempre appoggiato a qualche muro, che beve gin e cetrioli, senza limone. Molto ghiaccio tritato. Basilico, se il barman lo conosce e lo conoscono tutti i barman.
Abbronzato di coupé.
Simpatico senza essere obbligato a esserlo.
Accanto una ragazza di inevitabile bellezza stupefacente.
Piuttosto Vogue che non Max, per capirsi.
Altro tipo, amico come sono amici gli idioti, che si avvicina allontanandosi dal cubo_pallido_e_triste con cui è accompagnato:
=> Orpo, ma è bellissima…
=> E' bellissima.
=> Ma come fai?
=> Lascia perdere.
=> Ma no, dimmi, la macchina?
=> No, una maledizione. Mi cascano sempre addosso le belle, Le brutte, invece, nulla. Sono le brutte che si deve cercare. Perché le brutte ci hanno la riconoscenza addosso… Mentre queste hanno sempre paura di essere sciupate…
Secondo tipo si allontana verso cubo_pallido_e_triste con aria soddisfatta.
Più soddisfatto il sorriso di primo tipo.
Molto di più.

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Plasma)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/07/2010

BimbaImpertinente
Il padre di Bimba Impertinente non ha vissuto una casa con televisore da piccolo.
Il televisore è stato acquistato quando era già grande e preferiva evitare le mura domestiche.
In un certo senso, la presenza del padre nella casa in cui era figlio è stata sostituita da un televisore e nessuno ne ha sofferto particolarmente.
Però, ancora oggi, se vede un televisore, resta incantato. Come il serpente al flauto del fachiro.
Altrettanto, Bimba Impertinente.
A scuola, le è stato detto che il padre di una sua amichetta è apparso in televisione.
Si occupa di pubblica sicurezza e lo hanno intervistato in occasione di una delle sue imprese.
=> Babbo, il babbo di ___ è stato in televisione
=> Ah si?
=> Come ha fatto ad entrarci?
Primo quesito che costringe il padre a tentare la spiegazione del mistero delle riprese video. Molto in stile Papalagi.
Ovviamente, non ci riesce, però usa la parola "macchina" sia per indicare la macchina da presa che la televisione.
=> Babbo, perché la televisione non ha le ruote?
=>?
=> Se la televisione è una macchina, perché non ha le ruote?
Il padre continua a pedalare, pensando: (i) forse è diventato il momento di comprare un televisore al plasma da cento pollici e mille hertz; (ii) forse mia figlia non è il genio assoluto che mi racconto.

Anche oggi, esami (A proposito del potere costituente)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/07/2010

lavagnaLuglio è una sessione rovente.
Di luglio, tornano tutti quelli che non ce l'hanno fatta prima.
O quelli che cercano di sfruttare lo scampolo dopo gli esami di giugno per dare il tuo.
Nessuno dei due generi è particolarmente appetibili.
Anzi, sono entrambi delle straordinarie scocciature.
Tipo, dopo che i precedenti non hanno avuto una bella sorte, pantaloni corti, gambe depilate e tatuaggi tribali a polpaccio giro giro.
Si siede da par suo, accavallando le gambe in modo da mostrare i polpacci all'uditorio femminile ed aspetta la domanda ruminando la gomma da masticare:
=> I caratteri del potere costituente
Domanda dogmatica, apparentemente dettata dalla logica del contrappasso.
Il tipo:
=> E' quel potere che si esercita quando il popolo diventa consapevole di essere sovrano e che non si esercita quando il popolo accetta di essere il cittadino delle istituzioni.
Risposta dogmaticamente perfetta.
Persino, elegante nella sua semplicità.
Il professore abbassa gli occhiali, piacevolmente sorpreso, e va oltre, molto più tranquillo:
=> Mi parli dei decreti legislativi
=> Il Parlamento delibera il Governo a disciplinare una determinata materia legislativa….
Le apparenze non ingannano.
Quasi mai.

Chi li ha sciolti (Menopause roventi)?

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/07/2010

vampate-menopausaSe la pioggia tira fuori i rospi, il caldo caccia di casa le menopause.
Si aggirano per la città, roventi e pallide di sudori diacci.
La prima ti taglia la strada con la bici servoassistita: tu, con le borse della spesa e due figliuole, una davanti e l'altra dietro, lei che fa carving come se fosse la pattuglia dell'alba in attesa dell'onda perfetta.
Odiosa come solo delle spalline sudate che escono da un vestito color carne possono essere.
La seconda dal trippaio. Specie di Caron Dimonio che passa la giornata dietro ad un pentolone in cui sobbolliscono le interiora. Pallida anche questa. La gonnellina tagliata dritta sotto il ginocchio, fruit con scollo a V che potrebbero essere fuori produzione da sei lustri, farfallina d'argento al collo senza essere la D'Addario. Chiede un panino con lampredotto. Caldo e lampredotto (interiora di bue bollite per giorni e servite bollenti) sono un film di Thomas Miliian senza Bombolo. Viene servita. Si imbufala:
–> E' caldo
–> Signora, è lampredotto
–> Ma è bollente
–> Signora, è lampredotto
–> Ma con questo caldo, non si può
–> Signora, è lampredotto
–> Io non pago
–> Va bene, basta non mi chieda l'insalata di trippa per dirmi che è ghiaccia
La risposta del Caron Dimonio che è anche troppo british per fare il trippaio in San Firenze.
La prossima?

Venerdì_luglio_Splinder

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/07/2010

Screen shot 2010-07-02 at 9.24.16 AMAria di piazza vuota.
Medina abbandonata.
Piacevole.

Ragazze in Vendita (Post per erezioni tristi)

21 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/07/2010

Screen shot 2010-07-01 at 4.31.55 PMUn sito.
Un sito di donne che si toccano.
Mostrandosi.
Il prezzo è in crediti: 700 crediti, il cellulare; 30, la stanza privata; [•] per le foto amatoriali.
Non c'è nulla di male.
Arrotondano.
Mica vendono il proprio corpo?
Si fanno solo vedere.
Fanno vedere quello che si vuol vedere.
Basta.
Tutto qui.
E ci compri il cellulare nuovo che il vecchio si è rotto.
Il plasma da 56", che è tanto lo desideri.
Che ci pigli un paio di jeans in più e, magari, ci paghi la pizza per il figlio, che stipendio e alimenti non arrivano al 27.
Tutto qui.
Un modo tranquillo per sbarcare il lunario, magari piacevole.
Forse il problema non è morale.
Non è se vendere la propria immagine sia come vendere il proprio corpo.
Il problema è sociale.
Che una donna che si mostra per 30 crediti, non lo fa per piacere.
E non riesco a non pensare che non si senta umiliata con un tipo che le chiede se vuole essere "addestrata".
Il problema è che anche il sudore della prostituzione è sudore e merita lo stesso rispetto del sudore in catena di montaggio.
Forse di più.
Il problema è che magari quel qualcuno che fa da intermediario fra chi guarda e chi è guardato, quel qualcuno che gestisce la piattaforma di interconnessione fra domanda ed offerta, trattenendo un prezzo per il proprio servizio, si chiama magnaccia.
Quel qualcuno lì di rispetto non pare ne possa meritare nessuno.
Ma proprio nessuno.

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