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Archive for category: Senza categoria

Gentiluomini nella polvere

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/03/2010

S.C. with Gent-1Non è facile comprendere il thriller delle elezioni in Lazio e Lombardia.
Si fronteggiano due filoni di pensiero: Ci può essere democrazia senza regole? è il primo e Ci può essere democrazia senza che il partito di maggioranza relativa possa partecipare ad una competizione elettorale? è il secondo.
Le regole elettorali sono estremamente complesse e spesse volte ferraginose.
L'idea da cui scaturiscono è che servono ad assicurare l'esatta parità di tutte le forze in campo nelle votazioni.
E' una regola che si fonda su di un assunto: prima delle votazioni, non ha ancora vinto nessuno, sicché tutte le formazioni politiche devono essere poste sullo stesso piano.
Questa regola, ma soprattutto il suo presupposto che è uno dei fondamenti della democrazia, adesso viene posta in discussione e questo è preoccupante.
Altra e diversa questione riguarda il valore delle singole regole poste a pena di esclusione: sono norme che devono essere interpretate in termini tali da impedire che l'esclusione dalla competizione elettorale possa derivare da una semplice omissione burocratica, da un adempimento che non ha nessuno scopo sostanziale, come è nel caso in cui manchi il timbro che certifica l'identità di chi ha autenticato la firma ma questa identità possa essere comunque desunta in termini univoci da altri elementi.
Questo è il compito della magistratura, cui spetta di verificare il corretto operato della amministrazione.
Se ne occupa però un giudice strano: il giudice amministrativo, il Tar del Lazio per la Polverini ed il Tar Lombardia per Formigoni.
Se ne occupa un giudice che in questi giorni sta perdendo molta della sua legittimazione, perché sono uscite sulla stampa le intercettazioni di uno dei massimi magistrati amministrativi, già presidente del Tar Lazio e adesso presidente del Consiglio di Stato, che mostra convivialità con il gentiluomo Balducci al quale anticipa l'esito di un giudizio potenzialmente pregiudizievole per gli interessi della compagine di affari di cui questi sembrerebbe fare parte.
E' difficile non pensare che la polvere di Balducci copra anche il giudizio sulla ammissione del listino della Polverini.
E' difficile non collegare le due notizie osservando una naturale convivialità fra la magistratura amministrativa ed il potere amministrativamente politico, quel potere esercitato da chi ha promesso alla Polverini tutto il suo appoggio.
Parlare di appoggi quando si è dinanzi al giudice fa sempre venire dei sospetti.
Quei sospetti che in questo momento sarebbe molto opportuno che non vi potessero essere.

Chi li ha sciolti (Hotel Buonastella)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/03/2010

Screen shot 2010-03-02 at 11.54.34 AMDal pacchetto Offerte speciali dell’Hotel in epigrafe.
Colpiscono i bambini che dormono nel lettone con i genitori.
Orrenda abitudine a 3 anni, come attentamente sostenuto in Sos Tata.
Tremenda a sei.
Incredibile a dieci.
Pone il problema ontologico di Mario Cionii:
–> Mamma tu’ puzzi … Ma meglio il puzzo di una mamma viva che il profumo di nessuno
No, meglio il profumo di nessuno.

Same sex marriage (Simpatica come un carciofo nel culo)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/03/2010

Screen shot 2010-03-01 at 10.41.08 AMFerrara, convegno di costituzionalisti.
Di dubbio buon gusto, ma tradizionale: un seminario preventivo di costituzionalità.
Come dire: di solito, si aspettano le decisioni del giudice costituzionale per criticarle. In questo caso, si anticipano in modo da prospettare alla Corte i modelli argomentativi che si ritiene debba seguire.
Tema molto divertente dal punto di vista costituzionale: il divieto di matrimonio omosessuale.
Tema anche molto complicato.
Si può dubitare che esista un divieto di matrimonio omosessuale a legislazione vigente e comunque i parametri costituzionali in materia di eguaglianza, diritti dei diversi, famiglia sono quanto mai scivolosi, soprattutto se interpretati come tessere di un disegno unitario.
L’assise non è di costituzionalisti.
Non si sente il solito odore di commentari alla costituente e di polvere giurisprudenziale.
L’assemblea è coperta di una notevole coltre di omosessuali militanti, transessuali, transgender e quant’altro una liquida costruzione della propria sessualità consente di inventare.
Prende la parola il nonno del prof. Scaccabarozzi, che non è suo nonno, naturalmente, anzi è di una decina di anni più giovane, ma si comporta, si veste e parla come se fosse sull’orlo di quel rogo che è il pensionamento dell’ordinario.
Prende la parola con il solito vestito blu di sartoria e l’aria fra l’Opus Dei e la Rezione Cattolica.
Sostiene una tesi piuttosto discutibile: la formula per cui la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio presente nell’art. 29, Cost. significherebbe che il lemma "famiglia" deve essere interpretato con riferimento al suo contenuto naturale e questo contenuto sarebbero le radici millenarie e cristiane della nostra civiltà.
Bordata di sommesse critiche con il consueto aplomb accademico, sino all’assalto all’arma bianca della lesbica militante.
Brutta come solo una donna che non vuole esserlo sa essere, sale al pulpito spostandosi il cavallo dei pantaloni alla maniera di un terzino maleducato che si sposta il membro in barriera:
–> Io, non sono un’accademica ma vorrei chiedere al prof. Nonno_di_Scaccabarozzi se ha una figlia …
[Risponde di si]
–> Perché se ha una figlia, io gli auguro che questa si innamori di un clochard e vorrei sapere se è meglio il matrimonio con un clochard o con un’altra donna, magari pulita e di buona famiglia
[Ovazioni dal settore omosessuale, dignitoso silenzio del settore accademico]
Certi omosessuali sono il vero argomento contro una maggiore tutela dei loro diritti.
Il prof. Nonno_di_Scaccabarozzi era molto discutibile, ma non meritava la gogna.
Soprattutto la gogna di chi chiede di non essere messo alla gogna.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Sono rotta)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/02/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola sta imparando a gestire i suoi flussi diuretici e non solo.
Ancora non è bravissima.
Ci riesce da sveglia, ma non a letto.
Le piace farsi mettere il pannolino.
Allarga le gambe tutta contenta e si lascia attrezzare per un sonno pampers.
Ieri, ha un sussulto.
Si alza a sedere e si guarda fra le gambe con un certo stupore:
–> Babbo, sono rotta…
Afferma, osservando la passerina.
–> Non ancora, figliuola, non ancora…
La risposta che il padre, abituato ad una ferrea censura sul prodotto della propria lingua, trattiene a stento.

Anonimi Avatar

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/02/2010

gabriella carlucciL’on. Carlucci ha presentato un disegno di legge sull’uso anonimo della rete.
E’ un disegno di legge interessante.
Sotto molto profili.
Il punto di partenza è carino: "Se è vero che, quando ci si trova in una situazione in cui vi è un divario tra le forze in campo, la libertà rende schiavi e le leggi rendono liberi, non possiamo rinunciare al tentativo di porre in essere un argine alle troppe storture che la totale anarchia della rete internet sta rendendo sempre più pervicaci e invasive."
La retorica è roboante.
Anche se per considerare le leggi come strumenti di libertà occorrono una serie di precisazioni molto kelseniane e piuttosto complicate. Di per sé le leggi non sono strumenti di libertà, sono esattamente la stessa cosa delle catene che legavano i prigionieri sulle galere della Repubblica genovese e su cui era inciso Libertas.
Sono strumenti di libertà perché consentono di rinunciare in condizioni di eguaglianza alla propria libertà e perciò di remare uniformemente nella stessa direzione.
Il concetto della proposta di legge è di per sé molto discutibile.
Con la sua proposta, l’on. Carlucci mira a evitare l’anonimato in rete: nessuno potrebbe più comparire con un secco avatar, ma ciascuno dovrebbe declinare le proprie generalità.
L’obbligo è posto a carico degli operatori della società della informazione.
Ed è esattamente il contrario di quanto previsto dalla direttiva comunitaria 31/2000/CE.
Che prevede che gli operatori non possono e non devono prendere coscienza dei dati che trasmettono.
La battaglia sull’anonimato della rete è una battaglia esclusivamente retorica.
Il mio computer è connesso alla rete con un indirizzo IP e questo indirizzo è registrato nei log con cui sto dialogando: se uso la rete per commettere un reato, sono perfettamente rintracciabile dagli organi di polizia.
Il problema dell’anonimato in rete è un problema di libertà di espressione ma soprattutto di libertà di riunione e di associazione.
Il social networking funziona perché si è avatar.
O meglio una delle dimensioni del social networking funziona perché si è avatar.
Lontani da second life, ma anche dalla necessità di mantenere le convenzioni sociali di face book.
Anche questo è un modello di sviluppo della personalità che merita un minimo di tutela.
La proposta della Carlucci, punto nuova a gaffe, è, sotto questo aspetto, pervasa di mistica ignoranza.
La stessa mistica ignoranza dell’uomo primitivo che nel Più grande uomo scimmia del pleistocene si rifiuta di scendere dagli alberi.
Soprattutto, appare un fuor d’opera clamoroso, come osserva l’acuto Travis di Controradio: se si deve proibire internet perché è uno strumento con cui si commettono i delitti, a questo punto, con quello che si sente è molto più opportuno proibire i telefonini.

Chi li ha sciolti (Non ci vado!)?

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/02/2010

lavagnaOggi, non sono andato in Consiglio di Facoltà.
Il tema più importante all’ordine del giorno riguardava la mancanza di fondi per rinnovare l’abbonamento alla banca dati del Sole 24 Ore: Euro6,6Migliaia, per il libero accesso da tutti gli indirizzi ip della Facoltà.
Mancano i soldi.
Il presidente del consiglio di biblioteca ha proposto un’asta così strutturata: tutti coloro che intendono contribuire all’abbonamento devono a pena di decadenza formulare una offerta in busta chiusa indicando l’ammontare massimo del contributo che sono disposti a corrispondere.
Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle offerte, il presidente del consiglio di biblioteca e la direttrice della biblioteca aprono le buste e compilano un elenco in cui le offerte sono inserite in ordine decrescente: dalla più bassa alla più alta.
Ciascuno contribuirà in misura pari alla metà del contributo indicato da chi segue nell’elenco.
In altre parole, se profstanco offre 1Euro e profgrisù offre 0,5Euro, profstanco contribuirà per 0,5Euro.
In questo modo, ciascuno paga un prezzo inferiore alla utilità marginale del servizio cui intende accedere.
Questo in un mondo perfetto.
In un mondo pratico, tutti offriranno cinquanta centesimi o un penny.
Negli ultimi giorni, tutti parlano di questa proposta che sarà seriamente dibattuta.
Da un collegio di circa 100 professori strutturati.
Il cui tempo sommato conta molto di più del costo dell’abbonamento alla banca dati.
Per questo mi sono permesso di inviare al pontefice del consiglio di facoltà una lettera di giustificazione in cui scrivo semplicemente che la mia giustificazione è nello stesso ordine del giorno.
Credo che anche oggi il mio mestiere sia preparare le mie lezioni.
Questi, in fondo, sono problemi per chi non sa come arrivare all’ora dell’aperitivo.
Io, per fortuna e per ora, ci riesco benissimo.

Splinder sta morendo?

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/02/2010

SatyaLa sensazione è questa.
I blog non sono più di moda.
Non è più cool avere un blog.
Internet cambia continuamente.
Ha smesso l’abito del blog come social network anonimo.
Sta smettendo l’abito dei social network palesi, come facebook.
Splinder sta diventando noioso.
E’ abitato dei soliti blogger.
Incalliti.
Noiosamente incalliti.
La sfida è capire se può rinascere.
Se può avere un senso farne qualcosa di diverso.
Di più evoluto.
In fondo, il punto di forza di splinder è che dentro ci sono un sacco di cose scritte bene.
Alcune molto bene.
Forse si dovrebbe partire da questo dato.

L’oblio che saremo

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/02/2010

Edouard_Manet_059Quel giorno, il Sole era caldo.
Lei, una madre.
Orfana del proprio figlio.
Lei, una donna di successo.
La voce roca, abituata al comando.
Affascinante di mille sigarette appena spente.
Lei, incapace di appoggiarsi al Sole.
Di capire la morte del figlio.
Di accettarla.
Che non è naturale che un figlio muoia prima dei genitori.
Che un figlio non si suicida.
Che è abbastanza intelligente da capire che quando un figlio si uccide, quando tuo figlio si uccide, è morto del tuo amore.
Sei tu che lo hai ucciso e lui non sarà mai oblio.

Condoglianze (A proposito della signora Englaro)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/02/2010

cimiteroSi è già scritto sulla morte della signora Englaro.
Rapidamente.
Da estranei.
Le condoglianze sono un’arte di coccodrilli.
Esprimono una solidarietà che non è possibile provare.
Il dolore degli altri è sempre un dolore impenetrabile.
Per il quale la compassione o l’empatia possono suonare ipocrite.
Il Presidente del Consiglio ha ritenuto di esprimere formalmente le proprie condoglianze alla congregazione che ha seguito la signora Englaro negli ultimi anni di vita.
E’ una compassione non solamente ipocrita, ma anche velenosa.
Le condoglianze si fanno alla famiglia di chi è mancato e non ha chi ne ha seguito gli ultimi giorni, cui vanno i ringraziamenti, ma non le condoglianze, come qualsiasi lettore di necrologi ben sa.
Esprimere la partecipazione al dolore delle suore significa dire che erano loro la vera famiglia della signora Englaro.
Un messaggio di questo tipo vale come negazione della paternità, significa negare ad un padre il diritto di amare la figlia se ne accetta la morte.
Se la scelta del signor Englaro può essere discussa, quello che il signor Englaro non merita è la negazione del suo amore di padre.
Per quanto espressa in una forma più sottile di quella che ha scatenato la marmaglia scita contro l’ambasciata italiana.

P.s.
Il mio vecchio post sulla signora Englaro:
http://profstanco.splinder.com/post/19808380/Un+post+da+padre

Chi li ha sciolti (Alè Viola)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/02/2010

neve violaTranquillo doppio del lunedì mattina.
Doppio semiaccademico: il costituzionalista ed il comparatista contro l’antiquario e l’anestesista.
L’anestesista è assolutamente fuori di testa.
Una bella Fiorentina ha perso contro una efficace Roma.
–> Prandelli è un cretino … [rovescio lungo linea completamente fuori campo] Io l’ho sempre detto [non è vero, ma non importa]
–> Gilardino era fuori forma [Dritto in sventaglio in rete]
–> Mutu non vuole stare più a Firenze [volèe di rovescio fuori e nemmeno di poco]
–> Santana è un incapace …. Prandelli doveva mettere in campo un ragazzo delle giovanili [smash mancato]
Facile vittoria accademica.
Con la speranza che l’anestesista non sia mai di turno il lunedì in sala operatoria: se nessuno può voler giocare con lui a tennis quando la Fiorentina perde, essere operati deve essere davvero una brutta esperienza.

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