Che immagine si può inviare?
Certi concorsi sono una forma di istigazione a delinquere e non accorgersene è ben oltre il comune senso del pudore….
Ambrosoli ed Albertini hanno annunziato la loro candidatura a governatore della Lombardia.
E’ una notizia con gli occhi a mandorla: dal punto di vista di uno straniero, non è sempre facile ricordare i tratti individualizzanti di un orientale.
Ad un’occhiata distratta sembrano davvero tutti molto simili.
Lo stesso si può dire dei due candidati a governatore.
Vantano una storia politica non troppo diversa e, soprattutto, hanno una identità sociale e culturale che si assomiglia tremendamente.
Il terrore elettorale in una democrazia della deselezione spinge a scegliere candidati quasi identici.
Le elezioni lombarde spaventano entrambi gli schieramenti. L’uno colpito gravemente dalla sindrome di Sesto San Giovanni e l’altro ammalato di formigonite.
Entrambi gli schieramenti possono solo perdere e la loro unica speranza di vincere è che i loro elettori siano più spaventati dal candidato avversario che dal proprio.
In questo contesto, i movimenti politici hanno deciso di condividere il candidato: due persone diversamente eguali.
Cosicché la vittoria del candidato avversario non possa comunque essere la sconfitta del proprio.
Ma una politica con gli occhi a mandorla può essere ancora considerata politica?
Forse no.
Tuttavia se la politica è Formigoni o Penati, forse questo non merita di essere considerato come un problema.
Caracolla Occhi di Husky.
Cammina con una vecchia giacca a vento.
I capelli riccioluti di terzino invecchiato.
Ma soprattutto quegli occhi.
Freddi di stupore ed ingenuità.
Nessun barlume di intelligenza.
Solo una diligente stupidità di scolaro diligente.
Il genere che si stupisce di avere capito come si fanno le divisioni e si sente in dovere di spiegarle daccapo, senza capire che era solo lui a non capire.
Senza capire che la cortesia di chi lo ascolta si chiama noia.
Non è più solo Occhi di Husky.
Caracolla insieme al flettersi elegante di una ragazza ambrata.
Lo tiene per mano e non lo lascia.
Lui, artigiano, smonta un motore.
Lei, di un altrove in cui i fiori nascono nelle discariche, gli porge una chiave inglese.
Ascolta le sue spiegazioni, con una cortesia che potrebbe anche chiamarsi amore.
E c’è molta più dolcezza in questa immagine che in tanto Shakespeare.