Riprende (Tempo e tempi)
Ricomincia a scorrere.
Lento di ticchettante monotonia.
Dopo essere stato, per trenta lunghi giorni, il sentiero del sole nella scia di una vela.
Ricomincia a scorrere.
Lento di ticchettante monotonia.
Dopo essere stato, per trenta lunghi giorni, il sentiero del sole nella scia di una vela.
Il Corsera di oggi pubblica una lettera del ministro Tremonti, che spiega le ragioni della convivenza con Milanesi ed i termini economici del menage.
Termini abbastanza oscuri, almeno per chi scrive, e comunque tratteggiati con un certo imbarazzo da parte del loro autore.
Ma in un punto la lettera è molto chiara: Quando un ministro viene interrogato pubblicamente, ha il dovere di rispondere pubblicamente anche se le circostanze su cui gli viene chiesto di rispondere riguardano la sua vita privata.
Non bisogna chiedersi che cosa abbia voluto dire.
E' tremendamente chiaro il riferimento al silenzio del capo del Governo sulle dieci domande che Repubblica gli pone dall'inizio del bunga bunga.
E suona come un definitivo saluto.
L'unica cosa che non è chiara è se sia il saluto di Tremonti o il saluto a Berlusconi.
Né è chiaro che cosa sia meno peggio da sperare.
Il Parlamento ha affossato il progetto di legge contro l'omofobia.
La Concia è indignata.
Buttiglione plaude cristianamente soddisfatto.
Il punto – di diritto costituzionale – è interessante: gli omosessuali possono essere titolari di una posizione diversa – e più favorevole – degli eterosessuali con riferimento alle offese alla loro libertà sessuale?
Nella sostanza, una affirmative action, ovvero uno strumento per riequilibrare con una diseguaglianza di segno opposto una condizione di sfavore esistente nella società.
Come è accaduto nel nostro paese dopo le leggi razziali nella prima e seconda legislatura repubblicana.
Come è accaduto negli Stati Uniti con le misure a favore delle persone di colore negli anni sessanta.
Gli Stati Uniti si sono resi progressivamente conto che queste misure erano solo apparentemente uno strumento di eguaglianza, in realtà divenivano degli strumenti di diseguaglianza nei confronti di altri gruppi e perfino dei cittadini comuni.
Il nostro provincialismo non se ne è ancora accorto.
Ma è esattamente questa la sostanza della questione.
Se le persone diversamente orientate sul piano sessuale vogliono essere diverse, come sul piano della dignità umana non meritano certo di essere considerate, dalle persone normalmente orientate, la strada della legge contro l'omofobia è perfetta.
Ma è una strada offensiva.
Della loro dignità e della dignità delle persone normalmente orientate: perché lo stupro di un omosessuale è più grave dello stupro di un eterosessuale?
Non lo è e non lo deve essere.
Si può e si deve sostenere il diritto degli omosessuali alle unioni matrimoniali.
Quella è una strada che porta alla eguale dignità.
La strada delle tutele differenziate è una strada davvero incivile e, forse, incostitutuzionale.
Per una volta, abbiamo avuto un Parlamento saggio.
Inconsapevolmente saggio.
Anche se questo non importa.