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Noli Me Tangere

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
02/07/2022

Maddalena ha amato Cristo e lo ha abbandonato molte volte

Lo ha abbandonato da piccolo, spaventata dalla sua follia di falegname e di rabbino

Di falegname che costruisce croci e di rabbino che svela la parola del Padre

Lo ha abbandonato nel modo più radicale lasciando che il piacere degli uomini diventasse la sua carne, il suo stomaco, la sua pelle, si imprimesse in ogni centimetro del suo corpo, uno alla volta o tutti insieme non importa

Lo ha abbandonato cadendo ai suoi piedi e lavandoli con l’olio

Lo ha abbandonato guardandolo morire in croce

Lo ha abbandonato recandosi al suo sepolcro, vuoto, senza riconoscerlo

Come si riconosce chi è morto ed è risorto? Come si riconosce chi non è più pianto né ricordo ma è il fantasma vivo di se stesso?

Gesù ha sempre desiderato Maddalena, ha sempre desiderato il suo corpo e i suoi baci, da quando era bambino, perché Nazareth e Magdala sono vicine e il lago di Tiberiade è il luogo dei suoi sogni, ha sempre desiderato quel mare

Ha imparato che il suo ricordo è insostituibile solo quando lei non c’è, che quando lei c’è la sua presenza è intollerabile, è un ostacolo fra lui e la parola che ama, non c’è sequela fra le sue braccia, solo amore, quell’amore pieno e infinito di un falegname che tradisce il suo destino di rabbino

Noli me tangere: non mi toccare, non mi trattenere – non importa la traduzione – è l’unica cosa che il figlio dell’uomo le può dire: sono già morto, sono già tornato alla casa del Padre. Non mi puoi più toccare: non posso più essere il falegname che costruisce croci e che custodisce nel suo cuore un destino che ha tradito. Lo potevo essere ogni volta che mi hai abbandonato. Non lo posso più essere. Finalmente non lo posso più essere

Adesso, è solo il tuo ricordo che è insostituibile

Adesso la tua presenza è insopportabile

Non mi toccare e non mi trattenere perché dopo questa morte non basta la resurrezione per poter morire di nuovo, anche se lo vorrei, anche se più di tutto vorrei essere un falegname che non è diventato Cristo.

Occhi vuoti

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
28/06/2022

Occhi vuoti d’anima

Occhi che aspettano di essere riempiti

Che esistono in funzione di chi li fissa

Che una volta sono occhi amati

Un’altra occhi desiderati

Ovvero curiosi, divertiti, umiliati, piangenti

Ma sempre e soprattutto vuoti d’anima.

La convertita

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
14/06/2022

Le conversioni sono attimi di assoluto stupore

Hanno il sapore del fulmine: cammini sulla via di Damasco e inciampi in Dio come se fosse quello che resta della digestione di un randagio

Non quella di Maddalena

Lei non si stupisce di Dio: sapeva che Dio è il figlio dell’uomo anche se non lo aveva mai cercato. Conosceva troppo bene gli uomini per cercarne un altro

Aveva passato la sua vita a lasciarsi stuprare per dimenticare un amore tradito e non c’è nessun Dio nella violenza di un uomo

Maddalena si converte sui piedi del figlio dell’uomo e c’è tutto in quella sottomissione

Soprattutto c’è la comprensione che mai nessuno aveva saputo sfiorarla con amore di purezza, non perché il figlio dell’uomo non avesse cercato di lasciare una carezza sul suo sedere, ma perché mai nessuno lo aveva fatto con quella dolcezza.

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