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Point Zero

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
15/09/2021

Lutto di futuri scomparsi.

Dolore di prefica per i domani racchiusi da una bara.

Frangore di naufragi a venire.

Oscurità di pire che danzano nella notte.

Il passato è la solitudine che resta quando il futuro è scomparso nel suo estremo punto di fuga.

Doppio sogno

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
12/09/2021

Quello che resta non c’è più: una manciata di sogni vomitata dalla verità.

Parole sprecate nella pattumiera del tempo.

Crudeltà, compassione.

Cattiveria raffinata, i suoi occhi.

In cui avresti voluto essere amato, che splendono di altre immagini, altri sogni, altri domini.

Doppio sogno è sudicio suicidio.

Nessuna allegria in questo naufragio.

Solo relitti e desiderio di abisso.

Un sogno sul ponte

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
08/09/2021

I ponti appartengono al Diavolo. E’ il Diavolo che li costruisce. Chiede l’anima in cambio o il sacrificio di una vergine.

Il Diavolo unisce luoghi distanti e irraggiungibili, il viaggio è un luogo perfetto per perdere la propria anima.

Eppure senza ponti, i cuori restano distanti e non esiste solitudine più profonda delle otto miglia che separavano le pievi del Medioevo.

Profonda, gretta ed egoista.

I ponti sono necessari per liberarsi dalla schiavitù e il Diavolo aspetta gli schiavi che vogliono fuggire.

Gli offre la libertà più facile: scendere con il loro collare nel più profondo dei pilastri e restare lì, inchiodati a ciò che gli impedisce di essere liberi.

Il mio sogno è uno schiavo che in mezzo al ponte ha il coraggio di sfilarsi da solo il collare e gettarlo nel fiume.

Essere finalmente libero.

Ma so che non è facile perché, in fondo, ogni schiavo possiede il proprio padrone con tutto ciò che il suo padrone non potrebbe fare senza di lui e ne è felice.

E’ felice dell’intelligenza che si fa collare, del vizio che lo carezza, come un cane nelle mani che morirebbe se non trovasse e per il quale la peggior punizione è l’assenza di chi lo ha saputo addomesticare.

L’arte di addomesticare non è di tutti. E’ un’arte egoista. Un’arte che pensa di meritare l’incondizionata adorazione di un’intelligenza animale. Pochi sanno addomesticare un cane fino a farlo tornare randagio, anche se quella era la sua natura.

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