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Tag Archive for: anziane ragazze

Chi li ha sciolti (Le rughe di una faccia a culo)?

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/10/2011

1217510453653_fTizia, che non ha mai brillato né per intelligenza né per senso dell'umorismo.
Invecchia.
Come tutti.
Peggio di altri.
Si rivolge agli amici, se così si possono dire.
–> Sono stata dal dottore … Ho chiesto qualcosa contro le rughe … Qualcosa per lasciare la mia faccia come è adesso … Una bella faccia insomma …
[Silenzio significativo]
–> Mi ha consigliato la preparazione H … Funziona benissimo … la metto tutte le sere …
[Silenzio evocativo]
Possibile che tu non abbia capito che ti ha dato della faccia di culo?
Il pensiero collettivo che una pietas generalizzata ha impedito di esprimere.

Post volgare

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/09/2011

socratesCena di amici.
Il genere con casa di design e tata in cucina.
Le signore chiacchierano.
I signori guardano la partita su uno schermo che sembra un campo da calcio.
Gli uni sono ancora più noiosi delle altre.
No.
Mi sono sbagliato.
Sono più noiose le seconde.
Parlano di chirurgia estetica.
–> Ho bisogno del botolino per le rughe …
—> No, cara, il botolino ti fa diventare la fronte immobile ed inespressiva …
–> Potrei provare con l'acido urico [sic?]
Ma se tu provassi con un botolo di cazzo?
Il pensiero aristotelicamente immobile nella mente dello scrivente.

Errori di prospettiva

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/04/2011

LolitaSpigolosa.

Altera.

L’aria stanca di troppi panni lavati.

La bambina perfetta.

Sempre da sola, ma né separata né ragazza madre.

Semplicemente da sola.

Ad un certo punto, parla.

Come se ne avesse bisogno.

Come se qualcuno le avesse chiesto qualcosa.

Come se in quel genere di posti, in cui tutti si conoscono da prima di nascere, chiedere qualcosa fosse considerato ammissibile e non un gesto osceno:

–> Mio marito ? Suona la chitarra, mio marito … Bene … Molto bene … Ma mica ci si mantiene suonando una chitarra ed io … Io pensavo di avere sposato un artista ed invece era un trombaio …

La casa delle bambole

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/04/2011

bk-nm-1010Vive nella casa delle bambole.
Senza avere otto anni.
La solitudine è una compagna terribile.
Ma anche l'unico modo per imparare a non essere soli.

Chi li ha sciolti (Non tutti i contenitori hanno la stessa resa)?

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/04/2011

mffjw5001E' pacifico che non tutti i contenitori hanno la stessa resa.
Uno dei contenitori dalla resa più complessa è la classica canottiera da uomo.
Indossare una canottiera e mantenere la propria dignità non è semplice.
Una camicia può essere tagliata meglio o peggio.
Una canottiera è priva di pietà.
Banale.
Non per tutti.
Il caldo accalda.
Il caldo si vede ai giardinetti.
Dove c'è sempre un infelice privo di capacità autocritica che si toglie la camicia prima di stendersi sul prato ed osservare i bambini che giocano.
Un infelice che è la gioia delle signore sole che passano trovando nella sua vista una più che ragionevole consolazione alla propria solitudine.

Donne d’arredo

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/03/2011

03_art_deco_roomsVilla sulla collina che domina Firenze.
Disegnata nella sostanza dei graffi di Michelangelo.
Illuminata a giorno come una festa di Nerone.
Molto AD.
Il tavolo da biliardo, la cucina supermoderna, il profumo di tabacco fresco.
Lei, nessuna memoria di Occhi blu, capelli neri.
Non troppo alta.
Magra.
Carina senza apparire.
La grazia che si insinua fra le note di un testo.
Uguale a tutte le altre.
Che conosci da sempre perché assomigliano a tua madre ed alle sue amiche.
Nessuna memoria di Occhi blu, capelli neri.
Quando non assomigliava a tua madre ed alle sue amiche.

Varicose vampe

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/07/2010

vampate-menopausaOndeggia, ma non con l'aria da vecchio marinaio.
Ondeggia e riondeggia.
I pantaloni corti da ragazzina californiana.
La camicetta di lino aperta.
Un fisico da vampe varicose.
Due sfaccendati idioti da prime ore del mattino.
Di quelli appoggiati al muro che bisogna parlarci parecchio per convincerli a distaccarsene.
Primo sfaccendato:
=> Che la governeresti?
Secondo:
=> Piuttosto mi fo inculare da otto negri
=> Ma grossi
=> Si, grossi … Grossi e sproporzionati
precisa.
Il coraggio delle proprie opinioni non è da tutti.

Chi li ha sciolti (Menopause roventi)?

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/07/2010

vampate-menopausaSe la pioggia tira fuori i rospi, il caldo caccia di casa le menopause.
Si aggirano per la città, roventi e pallide di sudori diacci.
La prima ti taglia la strada con la bici servoassistita: tu, con le borse della spesa e due figliuole, una davanti e l'altra dietro, lei che fa carving come se fosse la pattuglia dell'alba in attesa dell'onda perfetta.
Odiosa come solo delle spalline sudate che escono da un vestito color carne possono essere.
La seconda dal trippaio. Specie di Caron Dimonio che passa la giornata dietro ad un pentolone in cui sobbolliscono le interiora. Pallida anche questa. La gonnellina tagliata dritta sotto il ginocchio, fruit con scollo a V che potrebbero essere fuori produzione da sei lustri, farfallina d'argento al collo senza essere la D'Addario. Chiede un panino con lampredotto. Caldo e lampredotto (interiora di bue bollite per giorni e servite bollenti) sono un film di Thomas Miliian senza Bombolo. Viene servita. Si imbufala:
–> E' caldo
–> Signora, è lampredotto
–> Ma è bollente
–> Signora, è lampredotto
–> Ma con questo caldo, non si può
–> Signora, è lampredotto
–> Io non pago
–> Va bene, basta non mi chieda l'insalata di trippa per dirmi che è ghiaccia
La risposta del Caron Dimonio che è anche troppo british per fare il trippaio in San Firenze.
La prossima?

Chi li ha sciolti (La voce dell’antifica)?

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/12/2009

marianne-faithfullMarianne Faithfull ha una voce straordinaria.
Roca.
Non ha un canto straordinario.
E’ stato detto che si è semplicemente trovata al momento giusto nel posto giusto.
Senza altro talento che il sapere dove si trovava.
Può darsi.
Però sicuramente sa modulare la sua voce e sa modularla come se lo stereo si stesse spogliando per te e lei fosse seduta sopra all’amplificatore.
E’ un dono.
Di cui fanno parte le inflessioni cockney e il calore di nicotina che lega le parole molto più del suono limpido di Alison Kraus.
Tipa non ha questo dono.
Parla un oscuro dialetto calabrese, arrotando le c come un cinese nato a Prato.
Lei, però, non se ne rende conto.
Pensa anche di essere un gran fica.
Naturalmente, non lo è.
Non basta la voce per essere una fica.
Soprattutto se non sei Marianne Faithfull e la tua voce trasuda la volontà di nascondere il dialetto.
Ci sono zolle di terra da cui è impossibile lavarsi.

Chi li ha sciolti (L’America con il bianco agli occhi)?

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/12/2009

grey-goodsPotrebbe avere un nome qualsiasi.
Una cosa tipo Agenore o Asdrubale.
Invece, si chiama Antonio.
E’ un tipo mite.
Molto mite.
Un bel ragazzo.
O meglio un ex bel ragazzo che è diventato un bell’anziano ragazzo.
Normalmente affascinante.
Normalmente ben vestito.
Normalmente colto.
Una conversazione normalmente brillante.
Ma il tono degli occhi, forse, quello non è normale.
Ha quel tono di comprensione, quel tono che sembra guardare dentro mentre ascolta che può essere irresistibile.
A lungo, è stato un interrogativo da serate invernali.
Un tempo, quando si era ragazzi, sapeva conquistare donne apparentemente irraggiungibili.
Poi, improvvisamente, nel periodo dell’università, ha smesso.
Nessuno ha più saputo nulla di ragazze, amanti o fidanzate.
Come se le donne, per lui, non esistessero più.
Varie risposte: è omosessuale, ma non fa outing; l’ultima gli deve avere bruciato il cervello; un travolgentemente imbarazzante amore clandestino.
Chiacchiere fra uomini che finivano con ironia: dopo venti anni di astinenza, deve essergli salito il bianco agli occhi …
Da poco, lentamente, è affiorata la verità.
Semplice.
Quasi triste.
Non aveva abbandonato proprio nulla.
Si era buttato sul grey market delle mogli degli amici.
Una, due, tre, quattro, forse cinque.
Nel grey market delle mogli altrui ha saputo trovare l’America della sua pigrizia.
Ora, nessuno ci ride più e tutti capiscono perché erano fra uomini le chiacchiere sul bianco agli occhi.
Tranne lui, naturalmente.

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