• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Tag Archive for: anziane ragazze

Chi li ha sciolti? (Stivali e petardi)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
31/12/2007

Il capodanno è un momento fantastico per osservare le degenerazioni estetiche degli umani.
Prima di tutto, ci sono i petardi.
Non ne scoppiano mai abbastanza in mano agli idioti che li comprano.
Poi, l’abbigliamento.
La Stampa di oggi dava la notizia di una coppia – madre e figlia – che ha rapinato un negozio di intimo per poter disporre degli indumenti rossi più adatti alla serata.
Quest’anno, però, più che le intramontabili mutande rosse, che sembrano sortilegi per trasformare gli stanchi mariti in tori, sembrano essere d’obbligo gli stivali.
Non normali stivali da donna, del genere che si può osservare senza avere un sussulto demoralizzato ai lombi.
No, si parla di quegli stivali che superano il ginocchio.
Quegli stivali che andavano di moda fra i moschettieri di Dumas.
Cose terrificanti, appena portabili da diciassettenni modelle efebiche, ma che indossati da porcelle stagionate come capocolli e travestite da gran dame fanno venire voglia di fuggire sulla luna.

Tutte le stazioni

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/12/2007

Ora ma proprio ora.


Un treno che si ferma in tutte le stazioni.


Cento chilometri in un’ora e mezzo.


Una tipa che urla nel portatile le sue storie d’amore.


Urla e accavalla le gambe.


Urla e scavalla le gambe.


«Lui deve capi’ che ‘un si fa’ pe’ ruzza’»


Ride e vocia.


Vocia e ride.


Ha un intorno di cinquantanni. Stasere un amico va a trovarla. Lei gli ha detto che non ha voglia di cucinare. Lui che si accontenta – «de’ ma ah capito ‘he ha detto» – che gli basta il suo panettone.


Stanotte, fulmini.


«De’ ma c’o’ paura d’angelo. ‘Un vorrei mi ci comparisse d’improvviso.»


«Ed io stacco tutti i telefoni.»


Spero che Angelo legga questo post: lui si chiama Dario. E tu, Angelo, beh quando entri in casa china il capo che senno’ resti incastrato con le corna nell’inbotte dell’uscio.


P.s.


E’ scesa a Ponsacco.

Chi li ha sciolti? (leopardate)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/11/2007

Girano intonnate dentro le loro gonne leopardate.


Orrende.


Capaci di azzerare la libido dell’orango di Brassens.

Chi li ha sciolti? (cappotto e francesine)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/11/2007

Un treno regionale.
Mattina presto.
Sporco, il giusto.
Ognuno più o meno al solito posto.
Nemmeno fosse un aereo di paracadutisti.
Sale una tizia.
Appariscente.
Il cappotto lungo.
Si siede.
Il cappotto si apre.
Accavalla le gambe, con fare sinuoso.
Porta una minigonna ai limiti del codice Rocco.
Le calze sono appena sopra il ginocchio.
Un’ora di gambe accavallate e scavallate.
Praticamente una lap dance alle sei e mezzo.
Ma doveva venire proprio qui a fare la sorella gemella della Brambilla?

Uno che è stato un bambino invisibile

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/10/2007

Lo conosco fin da piccolo.
Quando gli altri bambini giocavano a pallone, lui faceva collezione di gomme da cancellare  profumate con le sorelle più grandi.
Una famiglia strana, soffocata da un padre molto di successo, affascinante, non particolarmente votato alla fedeltà coniugale.
La madre, triste: una bella donna invecchiata anzitempo dai tre figli, acida.
Lui quasi invisibile nell’assenza del padre, nella disperazione isterica della madre, nella graziosa vacuità delle sorelle.
Mi è cresciuto accanto.
Quando è diventato grande, ha cominciato a parere un pò troppo effeminato.
Delicatamente bello, quasi efebico, un modo cortese di porgere le cose nel conversare.
Sensibile, a tratti eccessivamente sentimentale, ma sempre intelligente.
Veniva spesso a casa mia, finché una volta si sentì in dovere di confessare al mio imbarazzo il suo innamoramento.
Non ci siamo quasi più visti.
Oggi era seduto su una panchina, nelle prime ore del mattino, il viso orrendamente truccato, l’aria disfatta di una notte malvissuta.
Mi  sono fermato a salutarlo.
A salutare il suo stupore: non pensava che mi sarei fermato.
E  mi sono ricordato di avergli  voluto bene.
Di volergli ancora bene.
Assorbendo una volta di più tutta la sua sofferenza di bambino invisibile.

Il trans di piazza Savonarola

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/10/2007

Se piazza Savonarola, è una piazza a strati, nel senso che vi si trova di tutto, ma veramente di tutto, nel suo strato più profondo c’è Mery, il trans.
Lo si può trovare a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Non esercita la sua professionalità in piazza.
Si limita a portarci i cani.
Due orrendi Chihuhua, lunghi non più di trenta centimetri.
Legati alla loro padrona con un guinzaglio a molla da dieci metri.
Mery fuma le multifilter.
Lunghissime, una dietro l’altra, tutte consumate fino a bruciare le dita.
Viene da Trani.
Ed è un personaggio dalle frasi storiche.
Sul genere: "non è importante come si nasce. Guarda me: sono un carciofo che è diventato un fiore".
Oppure: " i cani sono cani. Non si possono confondere i cani con i bambini".
O, ancora, "non sopporto gli anziani con i badanti. La solitudine è uno stato dell’anima che si deve affrontare con dignità".
La si vede sempre a parlare con le mamme dei bambini.
Fa gente e le piace farsi ascoltare.
Consiglia generosamente in caso di crisi coniugali, raccontando del suo uomo, che russa, le ruba le coperte.
La costringe a dormire seduta su un angolo del talamo.
Ma è un vero uomo.
Un torello, secondo quanto dicono i vicini che godono la colonna sonora dei loro amplessi a finestre aperte durante il periodo estivo.
Mery porta lunghi capelli ossigenati, un’ombra di baffi, i seni a balcone – a terrazza, si potrebbe dire -, i jeans attillati sul bacino per far vedere il successo della operazione di riattribuzione chirurgica del sesso.
Ed è triste.
Tristissima, nella sua continua ricerca di una credibilità borghese.

Un amico

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/10/2007

Lo conosco da molto tempo.
Ma non siamo amici.
E’ una delle persone delle quali si può dire: come mai ci conosciamo da così tanto tempo e non siamo amici?
Di solito c’è sempre una risposta.
Ed è una risposta corretta.
Dura ma corretta.
Ho avuto bisogno di parlargli.
Questioni professionali.
Un concorso.
Ho chiesto come stava.
Solito inizio di cortesia.
Mi ha risposto che stava male.
Mi ha colpito: io dico sempre che sto benissimo.
La verità, se non sto bene, è solo per gli amici.
Sono stato a costretto a chiedergli perché e se potevo essergli utile.
Mi ha allagato di parole.
La fidanzata – ha sessanta anni, ma chiama la compagna fidanzata – lo ha lasciato.
Da un giorno all’altro.
Gli ha inviato una mail dicendo che fra loro era tutto finito.
Non riusciva più a stare con lui.
Era indignato: dopo sette anni, non si può essere lasciati da un messaggio di posta elettronica.
Mi è venuto da rispondere che soprattutto era strano essere lasciati da un messaggio di posta elettronica a sessanta anni.
Ma sono stato educatamente zitto.
Mi ha detto di essere disperato.
Sai, mi dice, una donna alla mia età è importante. Ci si abitua. Ci si sforza di ricostruire una rete di affetti, quando tutto il resto è fallito.
Soprattutto, continua, adesso non ho più voglia di fare nulla. Prima mi piaceva uscire con le mie amiche, sapere che lei mi aspettava lo rendeva divertente. Adesso sono solo un termosifone caldo nel quale infilarmi. E non mi piace nemmeno più.
Ho manifestato tutta la mia comprensione.
Ho detto che lo capivo: non si può tradire senza amare, etc.
Ma ho capito la sua fidanzata.
Aveva assolutamente ragione.
Un messaggio di posta elettronica era più che sufficiente.

Page 6 of 6«‹456

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sorelle A Tebe
  • Il porto (Esisto)
  • Santa [S]Fiducia: la democrazia delle trappole identitarie

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at