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Tag Archive for: bar sport

In Mostra (Una recensione)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
06/08/2008

In MostraIl profilo – in forma di faq – è geniale:
______
emma.
42.
milano.
sì, sono io.
le scatto da me.
no, msn mi annoia.
sì, puoi. ma prima di leccarmi pulisci bene il monitor: la polvere sulla lingua è fastidiosa.
_____
Chi spiega al tipo che si sta pugnalando sulle immagini di Emma che Emma lo sta prendendo in giro?
Ironica cuckhold di se stessa.

P.s.
http://mostrandomi.splinder.com

Il maratoneta Gasparri: fra quattro anni nel Darfur

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
06/08/2008

PechinoGasparri, già triumviro di Alleanza Nazionale ed attuale capogruppo del Partito della libertà al Senato della Repubblica, ha pubblicato una intervista sul Giornale di Paolo Berlusconi.
La sua tesi è che gli atleti devono protestare alle Olimpiadi.
Devono disertare la cerimonia inaugurale.
Alzare il pugno (sic!) durante le premiazioni.
Fare qualcosa, insomma, per i diritti umani e per il Tibet.
Gli fa eco Baldini (Stefano, il maratoneta, non Andrea, lo spadaccino accusato di doping) che chiede alla politica di fare il suo mestiere e – soprattutto – di lasciare agli sportivi di fare il loro.
In effetti.
E’ del tutto ipocrita accettare che le olimpiadi si svolgano in Cina e scaricare sugli atleti la responsabilità di una partecipazione critica e consapevole.
Gli atleti sono programmati per correre, saltare, tirare di scherma, etc.
Non per essere critici e consapevoli.
Se lo sono, è per merito loro.
Non per funzione sociale.
La Cina fa parte – acriticamente e necessariamente – del nostro mondo, non a causa delle Olimpiadi.
Nemmeno perché un primo ministro, un ministro degli esteri o un presidente della Repubblica partecipa alla cerimonia inaugurale.
Senza il sacrificio dei diritti umani in Cina il nostro benessere non sarebbe possibile.
Molto semplicemente.
Quel benessere a cui nessuno è disposto a rinunciare.
Altro che pugno alzato durante le premiazioni.
La prossima volta, nel Darfur.

Ombre rosa

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/08/2008

OmbreRosaMio marito è un animale, dice Belle.
Il mio guida la macchina come una zucca, Cenerentola.
Quel disgraziato mi lascia a casa con sette nanerottoli, Biancaneve.
L’infame mi vuole con le calze a rete, la Sirenetta.
Quella carogna pretende che lo aspetti sveglia, la Bella addormentata nel bosco.
Le bimbe sognano principi azzurri.
Si svegliano vestite di rosa, nei loro pigiamini Disney.
Vogliono passate bianche con i fiori di tulle, da cui lasciar emergere un vortice di capelli biondi, molto rinascimentale.
Vestiti che fanno la ruota.
Esattamente come vogliono che crescano loro le tette (Me le compri, papi?), che i capelli diventino più lunghi (Me li compri, papi?) e non capiscono perché non possono avere le unghie lunghe e colorate.
Ed è assolutamente da idioti pensare che da grandi abbandonino questo vizio.

Chi li ha sciolti? (Tesi di laurea)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/07/2008

home_laureaSi è già scritto che le tesi di laurea sono una delle corvèe accademiche più fastidiose.
Inutilmente fastidiose.
Più simili ad una celebrazione che ad un esame.
Ma sono anche dei momenti antropologicamente interessanti.
O meglio: possono offrire degli scorci di osservazione antropologica piuttosto inusuali.
Tipa sui quaranta anni.
Colpisce: è più vecchia di te, che hai già maturato l’anzianità per essere alla destra del presidente di Commissione.
Vestita come una perfetta donna in carriera.
Tailleur grigio ferro, rigatino a sveltire un fisico che ha visto tempi migliori, foulard d’ordinanza.
Piglio oratorio rapido e decisionista.
Non dà il tempo di intervenire: ci sta vendendo la sua tesi.
Introduzione moraleggiante: Ho preso coscienza con questo lavoro delle potenzialità culturali della attività che svolgo e che si basa sui seguenti assets etici, data mining accurato e selettivo, basket di prodotti differenziato ed eticamente avanzato, un targeting pervasivo della clientela, il fine tuning del basket in base al targeting, pull down e drill down (non ho capito che cosa significhi) … In sintesi dal mio lavoro ho potuto apprendere che il CRM (customer relationship management, credo) non è un tool di gestione delle campagne ma una cultura aziendale gerarchicamente trasversale e mirata al servizio del cliente …
Domanda: Ma, mi scusi, Lei di cosa si occupa?
Recupero crediti nel settore del credito al consumo.
Gulp.
Una attività pervasivamente etica.

Del Turco in galera: un idiota?

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/07/2008

PercheisraeleDue osservazioni.
La prima è che i giornali parlano di una tangente molto particolare.
Vincenzo Angelini si sarebbe recato a casa del Governatore dopo avere ritirato duecentomila euro in contanti dai conti aziendali, avere preso una copia della contabile e essersi fatto fare un estratto conto.
Non è normale.
I conti aziendali stanno in contabilità e la contabilità è pubblica: se uno vuol fare qualcosa di strano con i soldi aziendali per prima cosa li distrae dalla contabilità e crea dei fondi neri.
Di conseguenza, se Angelini ha fatto in modo che il pagamento della tangente dovesse avere una evidenza contabile questo significa soltanto che voleva rendere pubblico il fatto.
La seconda è che Angelini avrebbe lasciato i denari in fogli da cinquecento euro sulla libreria del governatore.
Le tangenti non si pagano in contanti, perché i contanti sono difficili da spendere.
Si pagano su conti esteri, dove i denari possono essere facilmente lavati.
Inoltre, se si pagano in contanti, non si pagano in fogli da cinquecento, che vengono usati solo da Fabrizio Corona quando fa il pieno della Bentley in autostrada.
Non è facile credere alla innocenza di Del Turco.
Le accuse sono infamanti e sembrano molto fondate.
Ma sono davvero credibili al di là di ogni ragionevole dubbio delle accuse che provengono da un pentito?
E’ davvero possibile pensare al corruttore come alla vittima del corrotto?
In realtà. corrotto e corruttore partecipano di uno stesso meccanismo nel quale il corruttore, un uomo d’affari di successo, individua nel corrotto, un uomo politico con la licenza media, lo strumento per moltiplicare i profitti.
In questo meccanismo, il disvalore del corrotto è attentamente monitorato dal mastrino del corruttore, che ne controlla l’effettiva redditività.
Fa paura una indagine che nasce dalle rivelazioni di un uomo d’affari intelligente, attento e accorto.
Fa paura perché una democrazia non dovrebbe avere bisogno di pentimenti, ma di una magistratura che scopre la verità a partire dall’accertamento dei fatti e se la Regione Abruzzo ha pagato troppo le imprese del gruppo Angelini questo non si può scoprire perché il signor Angelini decide di parlare.
Si deve scoprire perché la magistratura contabile, prima, e quella penale, poi, fanno il loro mestiere.
Le parole del pentito sono sempre parole interessate.

Pensieri politicamente scorretti di una bimba impertinente

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
06/07/2008

BimbaImpertinenteConsueta vecchiaccia complimentosa:
    – Ah come sei bella
Silenzio
    – Ma come sei bionda: hai le mèches naturali
Silenzio
    – Come sei carina
Silenzio
    – Ma come ti chiami, bella bimbina?
Arrivederci, mi chiamo arrivederci.
Il tutto, naturalmente, senza smettere di sorridere.
Con la sua aria perfettamente nevrotica e dolcemente strafottente.

Chi li ha sciolti? (Tribali)

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/07/2008

TribaliI tatuaggi sono diventati una moda.
Una moda pervasiva.
Soprattutto i tatuaggi sopra il sedere.
Che fanno sistema – come direbbe la Mercegaglia – con la moda dei pantaloni a vita bassa.
Sono tatuaggi professionali e espliciti.
Singolarmente espliciti.
E’ sempre divertente, talvolta rigidamente divertente, osservarli.
Talvolta viene da chiedersi che cosa succederà quando quel sedere si allenterà, adagiandosi su un letto di smagliature e trasformando il tatuaggio in una carta geografica.
Sono di molti tipi.
Quasi sempre tribali.
Disegni astratti che hanno un senso per i Maori.
Dove il tatuaggio segna le vie del dolore ed i sentieri della paura di un guerriero.
Poi ci sono le scritte.
Il massimo è di una che si è fatta scrivere allo scadere del bacino Know your rights.
Courier 48ppt,  a occhio, una cosa di questo genere:
KnowYourRightsEvoca l’immagine delle domande che si agitano nel cervello del tipo che si governa la tatuata.
L’impulsivo:
Mumble, mumble, know your rights, che vorrà dì?!? Intanto te rigggoverno, poi me spieghi…
Il riflessivo:
Accipicchiolina, interessante. Fa parte dei miei diritti usufruire di questo didietro?
Il costituzionalista:
Puff puff, ma di quale libertà si parla? della libertà personale nella sua proiezione sessuale? della libertà di manifestazione del pensiero? della libertà di disposizione del proprio corpo?
Tuttavia, la vera domanda è un’altra.
Ma il motto della American Civil Liberties Union doveva proprio andare a finire sul culo di questa tizia?
Che oltretutto fa anche la cassiera all’Esselunga.

Preoccupazioni

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/07/2008

UòlterSecondo Massimo Franco, che è uno degli editorialisti più complessi ed interessanti, ovvero distanti dal sentimento comune, del giornalismo politico, Veltroni avrebbe preso le distanze dalle manifestazioni di piazza e dalle uscite di Di Pietro.
Servirebbero solo a rafforzare Berlusconi, è la tesi veltroniana riportata dal Corsera di oggi.
Accidenti.
E’ esattamente la tesi che sosteneva il post sulla mietitura dipietrina di qualche giorno fa.
Preoccupante.

Di Pietro miete (Su una sinistra sempre più masochista)

18 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/06/2008

MussoliniTrebbiaDi Pietro ha interrotto la trebbiatura nella azienda agricola di Montenero di Bisacce per tenere una conferenza stampa.
Difficile non rammentare un altro trebbiatore della storia italiana.
Difficile non provare un certo imbarazzo.
Eppure il leader della Italia dei Valori non ha provato imbarazzo a mostrarsi durante la trebbiatura.
Nemmeno ha provato imbarazzo a manifestare le sue opinioni nei confronti del capo del governo: un magnaccia, secondo l’ex pubblico ministero.
Difatti, da una serie di intercettazioni sarebbe risultato che il capo del governo si sia occupato con una certa attenzione del futuro di alcune veline.
Una attività da mezzano.
Non da leader politico.
Forza Italia, naturalmente, è insorta.
Forse, non del tutto a torto.
Da una parte, si sta parlando di intercettazioni prive di qualsiasi valore penale e coperte dal segreto istruttorio.
Non pare particolarmente civile usare le indagini della magistratura prima che le stesse siano divenute il fondamento di una sentenza.
Non pare particolarmente civile tenere sotto controllo il telefono degli avversari politici.
Dall’altra parte, Di Pietro guida una opposizione sguaiata.
L’opposizione che non vuole fare sconti.
Che cerca l’orgasmo frontale.
E’ esattamente ciò che vuole Forza Italia.
Una opposizione frontale che possa dimostrare l’assenza di idee del centro sinistra.
La sua volontà muscolare e la sua incapacità di produrre danni alla azione di governo.
Le leggi vergogna (che poi è la definizione storica delle leggi razziali, che davvero costituirono un colpo di stato) sembrano dirette anche a questo.
Non tanto a giungere a dei risultati politici.
In fondo fanno meno schifo di altri provvedimenti normativi e la riedizione del lodo Schifani non è priva di una certa consistenza istituzionale.
Soprattutto costituiscono un argomento forte per stringere la sinistra nella logica dell’Aventino.
Un Aventino che gira a vuoto.
Alla maggioranza degli italiani, questo Berlusconi non fa schifo.
E forse piace anche grazie agli attacchi di Di Pietro e dei suoi sodali.

Pensieri politicamente scorretti di una bimba impertinente

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/06/2008

BimbaImpertinentePossiamo cambiare mia sorella?
    Forse no. Perché?
Allora, lasciamola nel cassonetto [Bimba Impertinente non è ancora in grado di leggere l’adesivo del movimento per la vita che domina il portello del cassonetto].
    Sei davvero birbante, non pensi che ci sia troppo cattivo odore?
A quello è abituata: con tutte le puzzette che faccio…

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