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Tag Archive for: chi li ha sciolti

Gravatta e gravatte (Corsi e ricorsi, lontani da Vico)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/01/2009

GravatteLa cravatta racconta molto di chi la indossa.
Le cravatte possono essere sobrie o estrose.
Ogni cravatta, inoltre, ha il suo nodo.
Lo stesso nodo su tutte le cravatte assomiglia a una bestemmia.
Un po’ come usare la stessa cravatta su tutti i vestiti o non lasciare una piega nel nodo, in modo da fingere distrazione.
Non è così per tutti.
Taluni usano la stessa cravatta per ogni circostanza.
Con lo stesso nodo.
Ci dormono o la lasciano riposare annodata ad una sedia.
Sono barbari.
Soprattutto se la cravatta comincia a mostrare i segni della consunzione.
Quel segnarsi di corda e sughi che appare sul nodo e che è, per una cravatta, l’equivalente di una malattia vergognosamente venerea.
Se si aggiungono i pantaloni di flanellina con le borse ai ginocchi, la camicia con le punte annientate da troppi passaggi del ferro da stiro, le scarpe deformate, la giacchettina blu con i gomiti lucidi e i bottoni d’oro, ci si può spaventare.
Una persona vestita così che bussa alla porta, lo fa per chiedere qualcosa.
Soprattutto quando la si conosce bene e ci si ricorda che i suoi tempi migliori sono stati sorretti da una cintura psichedelica e da una maglietta nera, immutabile come la cravatta.
Lo si riceve prendendo appunti e accompagnandolo alla porta si sorride gettando il foglio su cui si è scritto.
Un modo come altri per evitare di rivederlo.
Senza nessuna certezza, però e purtroppo.

Chi li ha sciolti? (Frittelle fotoniche)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/01/2009

frittelleIl nuovo gestore del chiosco degli sportivi è un ragazzotto che tira di pugilato.
Tatooato come un samoano di Peretola.
La cosa migliore che ha saputo produrre è un pisellotto di due anni con un riflesso pavloviano: se passa una donna, di qualsiasi età, il padre gli chiede: Diego, icché tu gli fai te alle donne? e il pisellotto risponde: Le trombo, babbo_Le trombo tutte.
Il genio del pugilato, il cui motto è Se ti dicono di non averle mai prese, ti dicono una bugia, ha ordinato le frittelle.
Le frittelle appaiono raramente nel corso dell’anno: Berlingaccio, San Giuseppe, qualche altra festa di cui è difficile rammentare la ricorrenza, sicché è inevitabile chiedere che giorno sia oggi.
Tatoo risponde: I’quindici di gennaio, l’ho prese perché sono fotoniche.
Questo, alle otto del mattino.
Alle due, le frittelle erano tutte lì e Orgoglio paterno: Professore, la vòle una frittella? Sono fotoniche …
Scusi, ma se sono fotoniche, come mai son rimaste tutte lì?
Con il dubbio che le questioni sui paradossi temporali delle particelle fotoniche siano sconosciute al pugilante, come al sottoscritto sono ignoti i misteri dell’uppercut.

Chi li ha sciolti? (Geni)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/01/2009

gilbertoGilberto De Pippis è il nipote di Pippo De Pippis.
Un genio assoluto.
Il problema dei geni è Einstein.
Tutti i geni sanno che il giovine Einstein non era considerato un genio.
Al contrario, chi lo conosceva era convinto che fosse tardo di comprendonio.
Di conseguenza, il mondo è pieno di geni incompresi.
Che normalmente sono dei dementi certificati.
C’è il genio scientifico: Sto scrivendo un saggio che risolve le antinomie della relatività rispetto alle teorie quantistiche (detto da un geometra del comune per giustificare il ritardo nell’esame di una pratica edilizia).
Il genio meccanico: So perfettamente come funziona, ma non so come usarlo (un ingegnere elettronico, di fronte ad un computer che non si vuole accendere).
Il genio costituzionale: Sto elaborando una teoria generale delle fonti (un dottorando che tarda l’invio della tesi di dottorato).
Cortesia vorrebbe che uno non si mettesse a ridere.
O no?

Peli di fica

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/01/2009

PeliDiFicaUna volvo station wagon, attempatella, volutamente trascurata.
La guida un tizio sui sessanta anni, con calma, elegantemente.
Una cicca fra i denti, l’impermeabile aquascutum che esce leggermente dal finestrino socchiuso.
Tizia gli taglia la strada.
Mini minor aggressiva.
Ghindata da bambola gonfiabile, nonostante il rigore invernale.
Le due macchine si toccano appena, meno di una scortecciatura di paraurti.
La tizia salta giù dalla mini minor: Cazzo fai? Cazzo guardi? Dove cazzo vai? Devo ancora finire di pagare la macchina, ma guarda questa testa di cazzo!!!
Il tizio scende con nonchalance, spengendo la cicca: Signora, si calmi, la prego.
La tizia: Ma ri_guarda questa testa di cazzo!!! Mi centra e se ne fotte!!! Non sa dove cazzo va e mi disfa la macchina…
Il tizio: Signora, lei non ha davvero peli sulla lingua [pausa e in tono più basso guardando il ciclista con sacca da tennis che si è fermato per offrire l’eventuale testimonianza] e, se li avesse, temo davvero che non sarebbero i suoi.

Chi li ha sciolti? (Buona fine e miglior principio)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/01/2009

Colored_ChampagneAnche il 2008 ha visto la sua eutanasia.
Con tutti i luoghi comuni del caso.
Gli auguri di un felice (perché felice e non lieto, lieve o mite?) anno nuovo.
I petardi di Napoli, i botti di Gaza, i fòchi di Bangkok.
Anche il primo giorno del 2009 è stato scandito dall’oracolo: Se non lo fai oggi, ti tocca non farlo per tutto l’anno.
Il tempo si è impegnato con una mossa geniale: pioggia al mattino e sole nel pomeriggio.
Bimba Piccola e Bimba Impertinente, come il tempo ma con ritmi assai più serrati.
Il barista del Chiosco degli Sportivi, rimasto malgrado la nuova gestione, si è centrato il cervello con l’accetta mentre spaccava la legna per un barbecue.
Io mi sono limitato a indossare un paio di mutande nuove, esattamente uguali a tutte quelle che possiedo.

P.s.
L’immagine è di http://wallpapers.dpics.org/wallpapers/12/Colored_Champagne.jpg

Chi li ha sciolti? (Spogliatoio SM)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/12/2008

CanedDi solito, gli spogliatoi maschili del circolo del tennis sono semplicemente uno spazio di esposizioni celolunghiste.
Un luogo per verificare se la povera cosa che ciondola fra le gambe alla fine di un singolo tirato può reggere il confronto con il pisello a lametta di caio o la fava a covone di sempronio che escono rilassati da un doppio per pensionati.
Non sempre, però.
Talvolta riservano delle sorprese singolari.
Come un tizio che fa la doccia – ghiaccia marmata – con il dorso rigato da una bella serie di scudisciate.
Insieme al suo compagno che pareva assai compiaciuto della esposizione.
Evidentemente, il piacere non sta solo nel prenderle ma anche nel far vedere di averle prese.
Quasi la cicatrice sulla guancia di un ufficiale prussiano.
Parecchio quasi, però.

Chi li ha sciolti? (Poeti e poetesse)

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/12/2008

EmilyDickinson
I told myself, "Take Courage, Friend –
That – was a former time –
But we might learn to like the Heaven,
As well as our Old Home!"

I poeti sono strane persone.
Molto singolari.
Discendono da un bardo cieco.
Hanno attraversato più o meno indenni tutta la storia del genere umano.
Giocano con le parole trovando il filo di eternità che lega i loro suoni.
Sono pochissimi.
Davvero pochissimi.
Joseph Roth diceva che dopo l’adolescenza scrivono poesie solo i veri poeti e gli idioti, che sono molti di più.
Rilke disse a un giovane amico che gli chiedeva come diventare poeta che non doveva, proprio non doveva. Nessuno è un poeta se non può assolutamente fare a meno di scrivere.
Sono tristi quelli che si credono poeti.
Atrocemente tristi.
Graffiano parole inconcludenti.
Le ammalano di significati oscuri.
Confondono il verseggiare con l’andare a capo.
I versi dodecasillabi, con le frasi ad effetto.
Ma, in fondo, ci vuole forza per confessare la propria stupidità.
Una forza che trascende l’idiozia.
Eppoi sono un mercato.
Il mercato dei concorsi di poesia.
Del Ti stampo un libro per cento euri.
Una nicchia che macina quattrini e che non è il caso di mandare in cassa integrazione.
O forse no?

Chi li ha sciolti? (Telefanate)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/12/2008

TelefanoSquilla.
Rispondo.
Un numero che non conosco.
Una voce che non conosco.
–> Eccomi
Dall’altra parte, tono e velocità molto milanesi: Ingegnere_sono_Corbelli_Mi_scusi_mi_ha_dato_il_suo_numero_la_Cortesoni_che_è_in_riunione
–> Mah?
No_Ingegnere_lei_aveva_ragione_lo_sconto_ci_scusi_senta_facciamo_30_più_15
–> Mah?
Ingegnere_30_più_15_D’accordo?
–> Mah?
Allora_d’accordo_domani_parte_la_merce
Click.
Ho controllato il numero di telefono sulle pagine bianche.
Una zincheria del mantovano.
Chissà cosa ha ordinato l’ingegnere cui ho prestato il portatile e una decina di Mah.

Cioni ti odia (L’avvocato sul tetto)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/12/2008

Immag049La cronaca cittadina di questi giorni è divertente.
Molto divertente.
Forse troppo divertente per essere vera.
Pare che il portatile di Cioni sia stato intercettato e, naturalmente, il contenuto delle intercettazioni ha trovato il modo di raggiungere l’opinione pubblica.
Una di queste è esemplare:
Cioni chiama Rapisarda per ´installazione di una parabola.
Cioni: «ascolta? per salire sul tetto a chi si deve rivolgere per mettere Sky?».
Rapisarda: «?ci penso io?. adesso chiamo subito i miei».
Rapisarda: «? va bè ragioniere non facciamo i fiscali? Sia gentile? se non era importante non gli rompevo l´anima? ma lei sa quant´è importante?»
Cioni è assessore a Firenze.
Rapisarda è uno degli uomini più potenti del gruppo Ligresti.
Il gruppo Ligresti è l’attore principale dello sviluppo urbanistico di Firenze.
Che Cioni chieda a Rapisarda di salire sul tetto per montargli la parabola – probabilmente – non significa nulla sul piano penale.
Sembra difficile considerare una parabola come strumento di una concussione o di un accordo corruttivo e, in ogni caso, Cioni non ha chiesto nulla. E’ stato Rapisarda ad offrire spontaneamente la sua collaborazione.
E’, invece, molto significativo sul piano politico.
Pone Cioni su un livello sovrumano.
Cioni per farsi montare la parabola sul tetto di casa non telefona all’elettricista Andrea.
Telefona ad uno dei collaboratori più stretti del presidente di Fondiaria – Sai, che è anche – così risulta dalla relazione che accompagna il bilancio pubblicato – il presidente dell’Organismo di Vigilanza di Premafin Finanziaria S.p.A., la holding di partecipazioni del gruppo Ligresti, ovvero il soggetto preposto a sorvegliare sulla prevenzione dei reati da parte della società e dei suoi dipendenti nonché sul rispetto del Codice etico che la medesima società ha adottato.
Un po’ come se uno per farsi sturare un gabinetto chiamasse il segretario di Stato pontificio: Scusi, monsignore, mi si è bloccato lo sciacquone … Chi posso chiamare? Non si preoccupi, figliuolo, le mando subito un seminarista.
Un po’ irriverente, forse, ma così privo di senso della misura da essere quasi simpatico.
Quasi.
Parecchio quasi.

P.s.
Il contenuto dell’intercettazione si trova su:
http://www.democrazialegalita.it/documenti/documenti_intercettazioni_caso_firenze=30nov2008.htm

Chi li ha sciolti? (Non sono sordo)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/11/2008

TelefanoOgni portatile ha le sue dannate abitudini.
Il mio, quella di essere chiamato.
Non è colpa sua.
Lui fa del suo meglio per non infastidire.
Ha una suoneria molto garbata: beep once eppoi vibrazione.
Meno garbati, quelli che lo fanno agitare.
Pochi hanno capito che non sono sordo.
Forse dovrei cambiare il testo del messaggio con cui avverto che non posso rispondere.

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