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Tag Archive for: chi li ha sciolti

Chi li ha sciolti (Calze, reggicalze e forbici)?

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
07/03/2011

Screen shot 2011-03-07 at 1.58.22 PMTizio al bar con amico.
Chiaramente imbestialito.
–> Mi sono lasciato con la mi' moglie …
–> Ah
–> Una troia …
–> Ah
–> Ci siamo lasciati e sai icché l'ha fatto?
–> …
–> Io gli regalavo sempre della biancheria, sai della biancheria un po' piccante … Insomma, ci siamo capiti?
–> No, ma va bene lo stesso
–> E 'sto budello 'un se la metteva mai
–> Ah
–> Poi ci siamo lasciati … Sono andato a casa quando lei 'un c'era e da i' cassetto della biancheria mancavano le calze che gli avevo regalato, hai capito che maiala?
–> ….
–> Io 'un'ho fatto discorsi, ho preso le forbici e gli ho tagliato tutte le mutande, così la impara vélla sudicia …
Rispondere che se uno vuole la moglie maiala e quella lo accontenta non si dovrebbe lamentare sarebbe stato troppo banale mentre rispondere che se si erano lasciati erano affari di lei sarebbe stato troppo vero.
Spesso il silenzio è semplicemente un modo per risparmiare tempo e fiato.

Nevica

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
17/12/2010

nevicaNevica.
La città diventa diafana.
I passanti sono ombre di silenzio.
A non avere un cazzo da fare, sarebbe fantastico.
Altrimenti, è semplicemente un modo per cascare di bicicletta.

Il pacificatore di professione

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/12/2010

puffoRissa da strada.
Tassista superincazzato.
Scende dal taxi.
Si avventa su un vecchietto.
Che non si sa che cosa abbia fatto.
Ma non si tira indietro.
–> IO che sono IO non sopporto chi fa il furbo …
Chissà chi cazzo è IO.
Si scalmanano sbavando.
Esce il pacificatore di professione.
Si mette nel mezzo.
–> Ma che fai? Ti rovini …
Ridda di luoghi comuni con duplice quesito:
Ma nessuno mette le mani sul viso al pacificatore?
Ma se due si vogliono sfogare, rovinare, ammazzarsi, etc. chissenefrega.
E' solo un vantaggio previdenziale per la nazione.

Qualcosa di originale?

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/12/2010

banana9
Fini vede nelle sue stanze Montezemolo, Casini e Rutelli.
La Gelmini schiuma il rinvio della votazione sulla sua riforma dell'Università.
Berlusconi è definito come un citrullo giovanilista dall'incaricata di affari americana a Roma.
Le Camere si apprestano ad un voto delicato su tre distinte questioni di fiducia, come se la sfiducia al Governo potesse cambiare a seconda delle argomentazioni.
Sarebbe ancora possibile un accordo.
Forse un Berlusconi bis.
Forse un governo di garanzia affidato ad un Letta.
E Pisanu officia i riti dell'estrema unzione come un prete spretato su una nave da crociera assaltata dagli zombie.
Ma qualcosa di originale?
Tipo un deputato, un senatore, un politico qualsiasi che sbuccia le banane con il culo?

Oggi, tesi (Il professore di costituzionale e l’economia aziendale)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/11/2010

laureaLe tesi sono una rottura di scatole.
Lo sono nella tua materia.
Ancora di più nelle materie degli altri.
Difficile sopravvivere al torpore.
Difficile essere sottratti al calore della sciarpa in un dì di termosifoni guasti.
Ci riesce un tipo che si laurea in una qualche materia aziendalistica.
Titolo della dissertazione: L'applicazione del modello Toyota alla Centrale del Latte …
Il modello Toyota si chiama just in time e significa che le autovetture vengono prodotte solo su ordinazione e che il fabbricante evita i costi di magazzino.
Lo stesso modello sarebbe applicato in termini mirabolanti da questa Centrale del Latte che produce latte fresco.
Ma, domanda idiota di un professore di diritto costituzionale, cosa c'è di strano?
Un magazzino di latte fresco è una contraddizione in termini.
Nella riforma Gelmini dovrebbe essere aggiunto un capitolo del genere: Le tesi non possono essere idiote.
E anche questo meriterebbe una protesta spettacolare.
Magari senza Bersani.
Sul tetto della Sapienza sarebbe più di scena GiuliAnone.

Disabile si offre a donne lesbiche

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/10/2010

Screen shot 2010-10-25 at 10.05.55 AMTizio.
Spastico dalla nascita, per un asfissia al momento del parto.
Assessore alla cultura, ma con un qualche problema di ortografia ("Conto" per "Contro, nella home page del suo sito) e con dei problemi di linguaggio, come riconosce lui stesso.
Sale agli onori delle cronache, offrendo il proprio liquido seminale.
Non nel freddo della provetta.
Ma nel calore della tradizione.
Suscita alcune questioni di carattere etico: è giusto, non è giusto? Il figlio così generato che rapporti potrà avere con il padre? Etc.
Le risolve citando Machiavelli.
Ma soprattutto una riflessione di carattere pratico: se è nei desideri di gran parte della popolazione maschile mondiale essere soddisfatti da due donne che si soddisfano a vicenda, soddisfarlo non è da tutti e, soprattutto, può essere complesso per una persona che ha dei problemi fisici non indifferenti.
Basta dirlo, però.
Il fine giustifica i mezzi non solo per le donne che vogliono avere un figlio, ma anche per il Tizio che vuole donarsi nel calore della tradizione.

Meno male che c’è la mano morta

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/09/2010

fini_berlusconiIl Primo Ministro ha compiuto gli anni.
74.
In una giornata che ha donato al Parlamento.
Con un discorso degno di un emerito di diritto costituzionale.
Nell'assoluta indifferenza di sensi con il Presidente della Camera.
Sono due uomini diversi.
Il Presidente del Consiglio si è espresso con lucida padronanza dagli scranni del Governo che occupano il centro dell'emiciclo parlamentare.
Il Presidente della Camera lo ha ascoltato masticando una matita dagli scranni dell'Ufficio di Presidenza che stanno al di sopra dei banchi del Governo.
E' interessante questa geografia: il Governo è al centro dell'attenzione del Parlamento, ma il Parlamento è al di sopra del Governo.
Una perfetta immagine della funzione di indirizzo politico e della centralità assegnata all'assemblea nella forma di governo costruita dalla Costituzione.
Una immagine alta e parecchio sprecata per un dibattito che mostrava due diversi modi di intendere la fica in età non più giovane.
Da una parte, il premier priapico che farebbe uso di un gran numero di signorine con aria da bagno turco e remunerazione da nababbo tirchio, secondo quanto svelato dalla signorina Patrizia.
Un modo di intendere le donne estremamente prudente: se le pago per usarle, le pago anche per non avere nessun motivo di restare dopo che sono state usate.
Il modello Pay per use.
Dall'altra parte, lo speaker sfigato: se una donna che è una bella donna si "innamora" di me e mi considera l'inventore dell'attrezzo maschile che nega di avere conosciuto prima di avermi sfilato le bretelle, non posso più fare a meno di lei, non posso più paragonarla alla madre dei miei figli che magari è stata una bella donna ma per la quale – dopo un certo numero di anni passati a vederla dormire russando e con la camicia da notte della nonna – è difficile provare un singulto di orgoglio erettile.
Il modello Pay to be used.
Difficile scegliere fra i due.
Per fortuna, resiste Bossi, che in punto di mano morta è davvero un campione.

Varicose vampe

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/07/2010

vampate-menopausaOndeggia, ma non con l'aria da vecchio marinaio.
Ondeggia e riondeggia.
I pantaloni corti da ragazzina californiana.
La camicetta di lino aperta.
Un fisico da vampe varicose.
Due sfaccendati idioti da prime ore del mattino.
Di quelli appoggiati al muro che bisogna parlarci parecchio per convincerli a distaccarsene.
Primo sfaccendato:
=> Che la governeresti?
Secondo:
=> Piuttosto mi fo inculare da otto negri
=> Ma grossi
=> Si, grossi … Grossi e sproporzionati
precisa.
Il coraggio delle proprie opinioni non è da tutti.

Porche Play Boy

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/07/2010

porcheUn tipo.
Un bel tipo.
Bello senza essere uomo_figa.
Senza mestiere, arte o parte: il padre gli è morto giovane e non gli ha lasciato questi problemi.
Ogni tanto, vende una casa e tira avanti, sino alla prossima, finché non ha finito di vendere e ancora c'è tempo.
Gira in Porsche.
Le compra e le rivende.
Nel frattempo, le usa.
Lo trovi sempre appoggiato a qualche muro, che beve gin e cetrioli, senza limone. Molto ghiaccio tritato. Basilico, se il barman lo conosce e lo conoscono tutti i barman.
Abbronzato di coupé.
Simpatico senza essere obbligato a esserlo.
Accanto una ragazza di inevitabile bellezza stupefacente.
Piuttosto Vogue che non Max, per capirsi.
Altro tipo, amico come sono amici gli idioti, che si avvicina allontanandosi dal cubo_pallido_e_triste con cui è accompagnato:
=> Orpo, ma è bellissima…
=> E' bellissima.
=> Ma come fai?
=> Lascia perdere.
=> Ma no, dimmi, la macchina?
=> No, una maledizione. Mi cascano sempre addosso le belle, Le brutte, invece, nulla. Sono le brutte che si deve cercare. Perché le brutte ci hanno la riconoscenza addosso… Mentre queste hanno sempre paura di essere sciupate…
Secondo tipo si allontana verso cubo_pallido_e_triste con aria soddisfatta.
Più soddisfatto il sorriso di primo tipo.
Molto di più.

Chi li ha sciolti (Menopause roventi)?

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/07/2010

vampate-menopausaSe la pioggia tira fuori i rospi, il caldo caccia di casa le menopause.
Si aggirano per la città, roventi e pallide di sudori diacci.
La prima ti taglia la strada con la bici servoassistita: tu, con le borse della spesa e due figliuole, una davanti e l'altra dietro, lei che fa carving come se fosse la pattuglia dell'alba in attesa dell'onda perfetta.
Odiosa come solo delle spalline sudate che escono da un vestito color carne possono essere.
La seconda dal trippaio. Specie di Caron Dimonio che passa la giornata dietro ad un pentolone in cui sobbolliscono le interiora. Pallida anche questa. La gonnellina tagliata dritta sotto il ginocchio, fruit con scollo a V che potrebbero essere fuori produzione da sei lustri, farfallina d'argento al collo senza essere la D'Addario. Chiede un panino con lampredotto. Caldo e lampredotto (interiora di bue bollite per giorni e servite bollenti) sono un film di Thomas Miliian senza Bombolo. Viene servita. Si imbufala:
–> E' caldo
–> Signora, è lampredotto
–> Ma è bollente
–> Signora, è lampredotto
–> Ma con questo caldo, non si può
–> Signora, è lampredotto
–> Io non pago
–> Va bene, basta non mi chieda l'insalata di trippa per dirmi che è ghiaccia
La risposta del Caron Dimonio che è anche troppo british per fare il trippaio in San Firenze.
La prossima?

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