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Tag Archive for: chiesa

Un matrimonio

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/04/2008

Finalmente si è sposata.
In un fiorire di coriandoli e riso.
Vestita color crema.
La cipria a coprire i brufoli.
La grandine a coprire tutti.
Finalmente si è sposata.
Brutta.
Come solo una sposa brutta sa essere.
La chiesa piena di gente.
Inutilmente.
Come sempre a matrimoni e funerali.
Un po’ meno ai battesimi.
Finalmente si è sposata.
Il prete blaterante.
Pieno di sé.
Pieno di parole.
Dio è gioia. E’ amore. E’ entusiasmo.
Cazzo, viene da dire, ma ti vedi?
Sottospecie di incrocio fra Al Bano ed un predicatore del Kentucky.
Finalmente si è sposata.
Ed è partita per il solito viaggio da dollaro debole.
Inutile sperare che non torni.
Basta evitare di rivederla.

Il movimento per la vita: dai cassonetti alla moratoria

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/02/2008

E’ stato scritto che la moratoria degli aborti è una formidabile trovata elettorale.
Forse è qualcosa di più e di diverso.
Nella moratoria degli aborti, c’è il tentativo di fare politica attraverso dei temi etici e religiosi.
Ovvero di introdurre nella politica degli elementi di antipolitica.
L’etica e la religione sono terreni dominati da posizioni originarie assolute.
Da idee personali, che non ammettono replica o argomenti contrari, perché precedono la ragione.
Appartengono alla sfera del cielo stellato, non alla difficile arte di trovare dei punti di intersezione che consentano agli individui di dialogare fra di loro e di condividere l’elaborazione di un indirizzo politico comune.
Per questo motivo, i temi etici e religiosi non dovrebbero entrare in politica.
Non possono fare politica perché la politica – in democrazia – è il regno delle ideologie liquide, ovvero delle ideologie che possono liquefare la graniticità degli ideali nel confronto fra di loro, per trovare una sintesi ragionevole di posizioni originarie potenzialmente opposte.
E’ possibile immaginare un compromesso fra Berlusconi e Veltroni sui meccanismi elettorali ed è anche possibile che questo compromesso sia un momento alto, sia un punto di incontro migliore di entrambi i punti di partenza.
Non è possibile, invece, immaginare un compromesso fra il Papa e la Bonino sul tema dell’aborto e se ci fosse un compromesso non sarebbe un momento alto: sarebbe comunque la rinuncia di uno dei due ad una parte dei suoi ideali.
Per queste ragioni, etica e religione in politica assomigliano a delle armi improprie: sono degli slogan che la disciplina in materia di par condicio dovrebbe vietare.
L’ingresso in campo del Movimento per la vita nelle sarabande preelettorali di questi giorni è un fuor d’opera.
Il Movimento per la vita esprime un ideale, religioso prima che etico, che non dovrebbe fare politica, perché non può accettare compromessi.
Perciò sarebbe carino che il Movimento per la vita riprendesse la sua attività normale, appiccicando i soliti adesivi con il pupo disegnato sopra sui cassonetti della spazzatura.
Ma aspettarsi ragionevolezza da gente che ritiene di poter dialogare con una madre che cestina il figlio attraverso un adesivo è, forse, un po’ troppo.

La sapienza del pastore tedesco

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/01/2008

Il Rettore della Sapienza ha invitato il Papa.
Alcuni professori hanno protestato.
La colpa del Papa è di avere difeso la chiesa su Galileo.
Ovvero di avere idee personali sul processo a Galileo.
Probabilmente le idee personali del Papa sul processo a Galileo sono le idee della chiesa su questo processo.
I problemi sono, secondo me, due.
Primo.
L’università può negare la libertà di parola ad una persona perché non condivide le sue opinioni personali?
No.
Se la Chiesa non poteva sollevare Cordero dall’insegnamento della procedura penale perché non condivideva il suo approccio, egualmente l’università non può negare al Papa di spiegare le sue opinioni, per quanto discutibili e da discutere.
Secondo.
Perché l’università ha bisogno del Papa per inaugurare l’anno accademico?
Forse la sua presenza non è necessaria.
Può anche essere considerata inopportuna, a meno che non sia accompagnato da altri prelati e religiosi in rappresentanza di tutte le confessioni.
Se è possibile sostenere che i laici non hanno il diritto di contestare le idee dei religiosi o di pronunciare anatemi contro di loro, è altrettanto opportuno rendersi conto che la presenza religiosa in una manifestazione laica assomiglia a quella di una mosca nel latte.
Non c’entra proprio nulla.
Anzi, dà un certo fastidio.

Sandra si sposa

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/12/2007

Sandra si sposa.


Si vuole sposare in chiesa.


Ed ha trovato un giovane sacerdote disposto a somministrarle il sacramento.


Sandra ha cambiato sesso un certo numero di anni fa ed adesso e’ una non più giovane signora che convive con un coetaneo.


Che Sandra si possa voler sposare puo’ essere normale.


Che si voglia sposare in Chiesa, secondo il principio per cui i matrimoni civili sono feste tristi, e’ una sua scelta.


Ma che il giovane e sensibilmente mediatico sacerdote faccia di tutto questo un comunicato stampa e lo trasporti in televisione dopo averlo fatto trascendere dalla Nazione fino al Corsera, forse non e’ il massimo del buon gusto.


Prima di tutto, sono fatti di Sandra e del suo compagno.


Sono anche fatti lontani dal tema dei pacs e dei matrimoni omologhi: Sandra e’ sposata civilmente perche’ ha ottenuto la rettifica di sesso.


La sostanza della questione e’ se la chiesa cattolica puo’ considerare il matrimonio religioso un fatto necessariamente eterosessuale.


Mi pare – e lo dico molto laicamente – che questo diritto le debba essere garantito.


Il resto mi pare siano chiacchere che forse non fanno nemmeno troppo bene ad una persona che probabilmente ha gia’ avuto abbastanza da soffrire per le parole spese inutilmente su di lei e le sue scelte.

I moccoli di San Galgano

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/10/2007

Esiste accanto all’Abbazia di San Galgano, l’eremo di Montesiepi.
La leggenda narra di questo giovane guerriero, stanco dell’adrenalina delle sue battaglie, che pianta la spada in un masso, lo trasforma in un altare e lì lascia che il resto della sua vita scorra in preghiera e contemplazione.
Di fatto, gli è una cappella circolare, cui si arriva dopo aver superato una baracca intestata "boccon divino" (che è un nome agghiacciante per un ristorante, come Fido lo è per un cane, o Vittorio Emanuele per un Savoia) in cui fanno merende per gitanti agée.
La spada di San Galgano è conficcata nel plexigas, al centro della cappella, in modo da  valorizzarne le potenzialità artistiche con una  luce che vorrebbe sembrare rubata dalla chimica all’alabastro; il plexigas è chiuso da un lucchetto: i senesi sono persone prudenti, con tutti gli inglesi che passano dal Chiantishire, potrebbe sempre arrivarre il giovane Merlino, prendere  la spada e lasciare il negozietto di souvenir senza clienti per il resto dell’eternità.
Montesiepi, però, è anche un luogo di attenta consapevolezza ecologica: se si prende una candela, per far finta di essere pellegrini e di voler guadagnare una indulgenza, ci si accorge che questo moccolo è già stato acceso da entrambi i lati, Dio solo sa quante volte.
Naturalmente, lo si prende lo stesso, ma con un certo disagio, come se si stesso comprando una indulgenza usata da un assassino.

Chi li ha sciolti? (Movimento Biblico Cattolico)

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
16/10/2007

E’ un blog.
Null’altro che un blog.
Sta qui su splinder.
Siamo vicini di blog.
Ci sono cascato per caso ed ho letto:
FAMILY DAY: un milione e mezzo di cittadini intelligenti, pieni di gioia e amanti della vita, sono scesi in piazza, per riaffermare e ricordare alla ‘stragrande minoranza che ci guida’, l’indelebile presenza del maltrattato ‘ordine naturale’!
Santo cielo, come si fanno a scrivere queste cose:
–   chi ha contato il milione e mezzo di cittadini che hanno partecipato al family day?
–   chi ha verificato che erano tutti "intelligenti, pieni di gioia ed [si: "ed" non "e"] amanti della vita?
–   perché il governo è formato da una stragrande minoranza? Che cosa significa questo ossimoro?
–   un ordine naturale che è indelebilmente presente non ha bisogno di essere ricordato, per definizione, anzi per dogma;
–   come si può affermare che esiste un ordine naturale? Mi sembra Ferrara che dimostra al Prodi metereologo che non ci sono cambiamenti climatici perché lui non sente più caldo di prima;
–   chi maltratta l’ordine naturale? Lutero? Leibniz? Kant? il pensiero debole e riprovevole che si scatena in questi tempi di apocalisse?
Vabbene, la libertà di pensiero è anche libertà di parola e la libertà di parola facilmente diventa parole in libertà, ma questi esagerano un pochino.
Non credo che il buon Dio si sia divertito al family day.
Non lo, ma non credo.
Credo fosse troppo occupato ad evitare che in piazza san Pietro i frati ricchioni toccassero il sedere ai bambini, nell’ignavia di un milione e mezzo di cittadini intelligenti, pieni di gioia ed amanti della vita.

Mio fratello è figlio unico

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/07/2007

Ma per davvero.
Mio fratello è un cavaliere del santo sepolcro.
Io ho fatto solo il boy scout.
Mio fratello va in chiesa tutti i giorni.
Io ci accompagno le mie bimbe quando è inevitabile.
Mio fratello inizia a leggere il giornale dai necrologi.
Io li sfioro solo per controllare se sono ancora vivo.
Mio fratello aveva una moglie che lo ha lasciato perché a letto leggeva famiglia cristiana.
Io a letto leggo solo fumetti e saggi storici.
Mio fratello dorme con tutte le finestre tappate.
Io lascio tutto aperto perché voglio vedere il sole che sorge.
Mio fratello si sente molto importante ed anche i suoi amici se ne sono accorti, decidendo di scomparire con mossa sincrona.
Io cerco di stare con tutti e mi diverto a girare con persone improbabili.
Mio fratello porta sempre la cravatta.
Io, solo con le scarpe da ginnastica.
Mio fratello ha cinquanta anni e vive con gli anziani genitori dal dì della separazione.
Io sono uscito di casa a ventitre anni e non ci sono più tornato.
Mio fratello passa le sue giornate a controllare il suo conto in banca.
Io  non ho idea dei miei risparmi: so solo di spendere tutto quello che ho nel portafoglio e di scaricare almeno una carta di credito al mese.
Eppure passo ogni giorno della mia vita a cercare di volergli bene.
A fortune alterne.

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