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Tag Archive for: chiosco degli sportivi

Chi li ha sciolti (Calze, reggicalze e forbici)?

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
07/03/2011

Screen shot 2011-03-07 at 1.58.22 PMTizio al bar con amico.
Chiaramente imbestialito.
–> Mi sono lasciato con la mi' moglie …
–> Ah
–> Una troia …
–> Ah
–> Ci siamo lasciati e sai icché l'ha fatto?
–> …
–> Io gli regalavo sempre della biancheria, sai della biancheria un po' piccante … Insomma, ci siamo capiti?
–> No, ma va bene lo stesso
–> E 'sto budello 'un se la metteva mai
–> Ah
–> Poi ci siamo lasciati … Sono andato a casa quando lei 'un c'era e da i' cassetto della biancheria mancavano le calze che gli avevo regalato, hai capito che maiala?
–> ….
–> Io 'un'ho fatto discorsi, ho preso le forbici e gli ho tagliato tutte le mutande, così la impara vélla sudicia …
Rispondere che se uno vuole la moglie maiala e quella lo accontenta non si dovrebbe lamentare sarebbe stato troppo banale mentre rispondere che se si erano lasciati erano affari di lei sarebbe stato troppo vero.
Spesso il silenzio è semplicemente un modo per risparmiare tempo e fiato.

Chi li ha sciolti (Il leghista riflessivo: Bevi meno)?

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/03/2011

Lega Nord Cola e Green TeaIl leghista riflessivo è un politico locale che dopo un certo numero di giravolte e capitomboli elettorali è finito nelle liste padane.
E' persona riflessiva perché spesse volte inizia il suo discorrere, di esemplare lentezza, con un Ho riflettuto e …
Dopo di che cava le parole dai pensieri con il forcipe e non senza errori di sintassi.
Che urtano il sistema nervoso anche a causa della saccente lentezza con cui vengono distillati.
La sua ultima fissazione sono i musulmani residenti nel nord Africa.
Dice, con quel tono da Reader's Digest che caratterizza la vera erudizione, che un recente sondaggio pubblicato dal Corsera evidenziarebbe che la maggioranza dei giovani egiziani sarebbe:
– a favore della sharia
– a favore della lapidazione degli adulteri
– a favore della pena capitale per i blasfemi e gli abiuri
– a favore delle punizioni corporali per i ladri, sino al taglio della mano
Un tanto lo preoccupa assai.
Non sono persone che meritano di essere considerate civili.
–> Ma lei che cosa propone?
Ci si permette di chiedere con sommessa stanchezza, più per riposare le orecchie per il tempo della domanda che non per avere una risposta, che però non tarda:
–> Io ci butterei una bomba atomica …
Meno male che il problema era il dialogo fra tolleranza ed intolleranza.
L'unica è sperare che il figlio diventi omosessuale e con un padre del genere chi scrive ci sarebbe portato.

Il pacificatore di professione

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/12/2010

puffoRissa da strada.
Tassista superincazzato.
Scende dal taxi.
Si avventa su un vecchietto.
Che non si sa che cosa abbia fatto.
Ma non si tira indietro.
–> IO che sono IO non sopporto chi fa il furbo …
Chissà chi cazzo è IO.
Si scalmanano sbavando.
Esce il pacificatore di professione.
Si mette nel mezzo.
–> Ma che fai? Ti rovini …
Ridda di luoghi comuni con duplice quesito:
Ma nessuno mette le mani sul viso al pacificatore?
Ma se due si vogliono sfogare, rovinare, ammazzarsi, etc. chissenefrega.
E' solo un vantaggio previdenziale per la nazione.

Non è il bere, è il ribere

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/10/2010

people-watchingStoricamente non è il bere che fa male.
E' il ribere.
Il bere sul bevuto.
Ma è anche cosa si beve.
Il chiosco degli sportivi mostra una serie di personaggi inquietanti, sia sul bere, che sul ribere:
730 am: campari e vino
10 am: birra e sprite
11 am: vino bianco e spuma bionda
1130 am: fanta e lambrusco
Poi c'è il vecchino da caffé con la sambuca e il commesso tutto d'un pezzo scolpito nel teak da sambuca senza caffé.
Ma, più triste di tutti, la tipa da Ceres, che è h 24.
Pezzo di pizza ai Fiustel radioattivi che mangia con fatica e Ceres ingurgitata d'un fiato dopo averla centellinata con gli occhi sotto ciuffo di capelli unti in puzza di vino e marchette mal digerite.

Meno male che c’è la mano morta

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/09/2010

fini_berlusconiIl Primo Ministro ha compiuto gli anni.
74.
In una giornata che ha donato al Parlamento.
Con un discorso degno di un emerito di diritto costituzionale.
Nell'assoluta indifferenza di sensi con il Presidente della Camera.
Sono due uomini diversi.
Il Presidente del Consiglio si è espresso con lucida padronanza dagli scranni del Governo che occupano il centro dell'emiciclo parlamentare.
Il Presidente della Camera lo ha ascoltato masticando una matita dagli scranni dell'Ufficio di Presidenza che stanno al di sopra dei banchi del Governo.
E' interessante questa geografia: il Governo è al centro dell'attenzione del Parlamento, ma il Parlamento è al di sopra del Governo.
Una perfetta immagine della funzione di indirizzo politico e della centralità assegnata all'assemblea nella forma di governo costruita dalla Costituzione.
Una immagine alta e parecchio sprecata per un dibattito che mostrava due diversi modi di intendere la fica in età non più giovane.
Da una parte, il premier priapico che farebbe uso di un gran numero di signorine con aria da bagno turco e remunerazione da nababbo tirchio, secondo quanto svelato dalla signorina Patrizia.
Un modo di intendere le donne estremamente prudente: se le pago per usarle, le pago anche per non avere nessun motivo di restare dopo che sono state usate.
Il modello Pay per use.
Dall'altra parte, lo speaker sfigato: se una donna che è una bella donna si "innamora" di me e mi considera l'inventore dell'attrezzo maschile che nega di avere conosciuto prima di avermi sfilato le bretelle, non posso più fare a meno di lei, non posso più paragonarla alla madre dei miei figli che magari è stata una bella donna ma per la quale – dopo un certo numero di anni passati a vederla dormire russando e con la camicia da notte della nonna – è difficile provare un singulto di orgoglio erettile.
Il modello Pay to be used.
Difficile scegliere fra i due.
Per fortuna, resiste Bossi, che in punto di mano morta è davvero un campione.

Una complessa questione di fiscalità (Il culo dei parlamentari)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/09/2010

locandinaIl Vernacoliere di questo mese solleva una importante questione di fiscalità.
Pare che i deputati non paghino l'Iva sulla vendita del culo.
In realtà, da tempo, la conferenza dei capigruppo ha interessato della questione l'ufficio studi della Camera.
Gli è che non si sanno decidere sull'imposta applicabile.
Notoriamente l'Iva presuppone operazioni che hanno un carattere di abitualità e di professionalità.
La vendita del culo parlamentare, però, ad avviso dei capigruppo, non avrebbe questa caratteristica, ma dovrebbe essere assimilata ad una vendita di azienda e cadere nell'ambito di applicazione dell'imposta di registro.
Difatti, per un qualsiasi deputato, il culo è l'insieme dei beni che questi coordina allo scopo di esercitare la propria impresa: si sa che i parlamentari votano con il culo e quando esprimono le proprie opinioni danno aria al culo.
Fini, che preferisce occuparsi di altri beni strumentali, non è stato in grado di offrire un chiarimento.
Lo farà, forse, l'ufficio di presidenza della Camera con il supporto dell'ufficio studi.
Vedremo.
Forse la cosa più corretta sarebbe considerare il culo dei parlamentari come un bene immobile di interesse culturale ed applicare unicamente le imposte ipocatastali.
Che il culo parlamentare sia un immobile è davvero impossibile da dubitarsi: il Parlamento ristagna dai tempi di palazzo Carignano e molto probabilmente potrebbe essere considerato anche come un bene di interesse culturale: è la testimonianza di una cultura che ha nel nostro paese uno delle massime espressioni mondiali.

Varicose vampe

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/07/2010

vampate-menopausaOndeggia, ma non con l'aria da vecchio marinaio.
Ondeggia e riondeggia.
I pantaloni corti da ragazzina californiana.
La camicetta di lino aperta.
Un fisico da vampe varicose.
Due sfaccendati idioti da prime ore del mattino.
Di quelli appoggiati al muro che bisogna parlarci parecchio per convincerli a distaccarsene.
Primo sfaccendato:
=> Che la governeresti?
Secondo:
=> Piuttosto mi fo inculare da otto negri
=> Ma grossi
=> Si, grossi … Grossi e sproporzionati
precisa.
Il coraggio delle proprie opinioni non è da tutti.

16 luglio

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
17/07/2010

cialis_15Sdraiato su una panchina.
Alle sette di sera.
Quattro bottiglie di Budweiser vuote accanto.
La quinta in mano.
Sudato marcio.
Si raffredda passandosi la bottiglia sul viso come se fosse un asciugamano.
Ovviamente non funziona.
=> E' passato …
Cosa?
=> Il sedici luglio
Ah, la risposta ignorante di scadenze contabili
=> Per farmi una sega, mi ci vorrebbe il cialis
Ah, strozzandosi in bocca il facile quesito: E per governare la tu' moglie, icché tù ingoi di per solito?

Una settimana delicata (ovvero del cazzo). Anzi, forse, no!

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/06/2010

Screen shot 2010-06-25 at 11.45.33 AM
La Fiat ha vinto il referendum di Pomigliano, senza raggiungere il plebiscito auspicato.
Il governo ha il primo ministro della storia repubblicana cui vengono cambiate le deleghe fra designazione e nomina, il che pare abbia suscitato qualche perplessità persino nella maggioranza grigioverde ed ha spinto il Quirinale ha affermare l'inesistenza di un legittimo impedimento per l'ex sacerdote.
La fine della Coppa del Mondo si avvicina, e sono escluse le due finaliste della precedente edizione.
Bill Cosby è morto su twitter ed è risorto nella vita reale, o viceversa.
Insomma, è stata una settimana delicata.
Finché due tizi non si sono decisi a cedere il loro intimo usato, anche per più giorni, con un apposito blog su splinder.
Ed è diventata una settimana del cazzo. Tipicamente intesa.

Flagranza di lenzuoli

20 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/06/2010

Lenzuoli
Torna a casa.
Più o meno sempre alla stessa ora.
Non presto.
Non troppo tardi.
Mangia d'affanno le solite cose.
Una pasta non troppo riscaldata e quasi al dente.
Una braciola all'olio non troppo dura e quasi buona.
E' orgoglioso di sua moglie.
Non lavora e tiene bene la casa.
E' sempre vestita con cura e porta ancora la biancheria trasparente che gli piace tanto al sabato sera.
Sa governare la casa e gli presenta dei bambini affettuosi.
Soprattutto adora le lenzuola.
Quelle lenzuola che sono sempre fresche di bucato.
Scricchiolano nel letto e profumano di erba e fieno.
Le cambia tutti i giorni.
Una vera fissazione.
Una dolce attenzione.
Finché non scopre la cartina di un profilattico caduta per isbaglio in una ciabatta e capisce perché le lenzuola sono sempre pulite.
Molto indeciso se far finta di non capire.
In fondo, meglio in casa che da qualche altra parte.

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