Potrebbe essere un personaggio dei fumetti: Bersanillo, il politico vestito lebole che dispensa massime di saggezza contadina e perde tutte le elezioni.
Sarebbe bello se lo disegnasse Jacovitti, con i salami che escono dalle tasche.
Berlusconi spedisce a tutti gli italiani (non a me, ma non mi offendo) una busta con scritto rimborso imu 2012.
E non si accorge che ci sta trattando da cretini, perché gli ultimi signori che inviavano delle buste con scritto Bollettino contributi e tasse sono stati condannati per truffa un po’ di anni fa.
Ci si trova il sabato mattina.
Agghindati come piccoli Borg.
Piccoli Borg più vicini agli ottanta anni che ai venti.
Borse che traboccano di racchette in grafite e grafite di carbonio, corde tese come stradivari, pantaloncini e magliette perfette per gli open d’Australia, etc.
E, in un angolo, la cassettina del pronto soccorso: fasce elastiche, cavigliere, spray per le contratture muscolari, etc.
Iniziano le partitelle, durano sempre meno delle due ore previste. Uno scivola sulla rete e si fa male alla caviglia, l’altro si sforza in un servizio improbabile e si infortuna il polso, etc.
Mai che le due ore arrivino al termine senza almeno una sospensione per infortunio.
C’è un motivo per cui i nostri nonni, che avevano più o meno la nostra età di adesso quando eravamo piccoli, ma non pretendevano di essere ancora adolescenti, giocavano a bocce.
Mattina assonnata.
Assonnati genitori che accompagnano assonnati figli alla partenza della gita di branco, dove assonnati vecchi lupi attendono un assonnato autobus.
Ci sono gli auguri di Natale e c’è lo spamming degli auguri di Natale.
Quegli auguri che ti squillano davanti in continuazione, come reply to all ad un messaggio del genere Cari colleghi, illustri docenti, in una giornata in cui avresti voluto essere in bici a fare il pieno di endorfine e sostenere al meglio l’assalto delle persone che vedi solo a Natale – e c’è un motivo per cui nel resto dell’anno non le frequenti -, ma sei incollato da una trattativa al video del computer.
Ma, forse, tutto questo deriva dall’essersi lavati il muso con il detergente vaginale che Mamma ha lasciato sul lavandino, invece che accanto al bidet, per punirmi di avere passato la notte a guardare Pulp Fiction.
Michele Prospero offre sull’Unità di oggi e sul sito del Partito Democratico (http://www.partitodemocratico.it/doc/247828/la-nuova-guerra-delle-oligarchie.htm)una interpretazione dell’attuale crisi come crisi di egemonia in chiave gramsciana.
Bersani e Vendola (rectius il PD e SEL) hanno annunciato le primarie per scegliere i parlamentari del centrosinistra per i giorni 29/30 dicembre, ovvero nel pieno della settimana compresa fra natale e capodanno.
E’ la prima porcata: gli elettori di quel finesettimana possono essere soltanto i più ostinati e tenaci di quell’elettorato arteriosclerotico per il quale la fila per votare tiene il posto della tombola all’USL.
Il motto bersanese è diverso, si sa.
Suona più o meno come da un maiale non si fanno tre prosciutti.
Ma, forse, questa traslitterazione disegna meglio quello che sta accadendo.
Bersani ha invitato Renzi a partecipare allo squadrone che va organizzando per partecipare alle elezioni.
Ricorda Ostrogorsky e la sua storia dell’impero bizantino.
Quando i barbari premevano sulle mura di Costantinopoli, gli ieratici e stanchi imperatori li invitavano ad entrare e li caricavano di doni.Maometto II non ci cascò. Matteo?
I racconti di questi germani sono pieni di meraviglia per le ricchezze che venivano loro offerte, una stupida meraviglia che spesso li induceva ad abbandonare l’intento predatorio e, talvolta, a restare in quelle comodità sospese sulla fine del mondo.
Maometto II non ci cascò.
Matteo?