Buona caccia
Mattina assonnata.
Assonnati genitori che accompagnano assonnati figli alla partenza della gita di branco, dove assonnati vecchi lupi attendono un assonnato autobus.
Mattina assonnata.
Assonnati genitori che accompagnano assonnati figli alla partenza della gita di branco, dove assonnati vecchi lupi attendono un assonnato autobus.
Ci sono gli auguri di Natale e c’è lo spamming degli auguri di Natale.
Quegli auguri che ti squillano davanti in continuazione, come reply to all ad un messaggio del genere Cari colleghi, illustri docenti, in una giornata in cui avresti voluto essere in bici a fare il pieno di endorfine e sostenere al meglio l’assalto delle persone che vedi solo a Natale – e c’è un motivo per cui nel resto dell’anno non le frequenti -, ma sei incollato da una trattativa al video del computer.
Ma, forse, tutto questo deriva dall’essersi lavati il muso con il detergente vaginale che Mamma ha lasciato sul lavandino, invece che accanto al bidet, per punirmi di avere passato la notte a guardare Pulp Fiction.
Michele Prospero offre sull’Unità di oggi e sul sito del Partito Democratico (http://www.partitodemocratico.it/doc/247828/la-nuova-guerra-delle-oligarchie.htm)una interpretazione dell’attuale crisi come crisi di egemonia in chiave gramsciana.
Bersani e Vendola (rectius il PD e SEL) hanno annunciato le primarie per scegliere i parlamentari del centrosinistra per i giorni 29/30 dicembre, ovvero nel pieno della settimana compresa fra natale e capodanno.
E’ la prima porcata: gli elettori di quel finesettimana possono essere soltanto i più ostinati e tenaci di quell’elettorato arteriosclerotico per il quale la fila per votare tiene il posto della tombola all’USL.
Il motto bersanese è diverso, si sa.
Suona più o meno come da un maiale non si fanno tre prosciutti.
Ma, forse, questa traslitterazione disegna meglio quello che sta accadendo.
Bersani ha invitato Renzi a partecipare allo squadrone che va organizzando per partecipare alle elezioni.
Ricorda Ostrogorsky e la sua storia dell’impero bizantino.
Quando i barbari premevano sulle mura di Costantinopoli, gli ieratici e stanchi imperatori li invitavano ad entrare e li caricavano di doni.Maometto II non ci cascò. Matteo?
I racconti di questi germani sono pieni di meraviglia per le ricchezze che venivano loro offerte, una stupida meraviglia che spesso li induceva ad abbandonare l’intento predatorio e, talvolta, a restare in quelle comodità sospese sulla fine del mondo.
Maometto II non ci cascò.
Matteo?
Bersani ha [trionfato] alle primarie.
In questo senso, gran parte dei commenti di ieri sera ed oggi, che lo incoronano come un imperatore eletto dal popolo.
Ma non è così, e lo dicono i numeri.
La sostanza delle regole è che assomigliano molto ai cocomeri.
E’ poca e si deve essere fortunati per trovarne una che ha sapore.
Restano pochi giorni per decidere il futuro del paese.
Non un futuro qualsiasi. Il futuro, in questo momento, significa scegliere diversi modi di intendere la politica nel suo essere materiale attuazione del disegno costituzionale. Da una parte, il futuro numerico della Costituzione evidente nel democracy crunch di Mario Monti. Dall’altra parte, la dialettica della coalizione di centrosinistra, stretta fra un Bersani che non potrebbe non finire nell’apologo montiano della Repubblica ed un Renzi che forse potrebbe anche essere una cosa diversa.
Sarebbe Skyfall.
Bersani_007 lotta contro Renzi_Garcia (si chiamava così?) con M_Napolitano sullo sfondo.
Bersani rappresenta il vecchio.
Renzi, il nuovo.
Bersani deve essere rottamato.
Esattamente come 007 dal punto di vista del cattivo che gli rinfaccia di essere antico, di credere in valori che sono superati, di non utilizzare correttamente gli strumenti informatici.
Alla fine, però, 007 vince ed il problema di Bersani è che non ha visto il film.
Altrimenti avrebbe avuto una bella battuta per zittire il giovane mariuolo, che lo ha visto ma è troppo intelligente per citarlo.