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Tag Archive for: diritto di resistenza

Sgrillettare la Presidente della Camera (Absit iniuria verbis)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
04/02/2014

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Letta scende in campo per difendere la Presidente della Camera dagli attacchi del Movimento 5 Stelle.

Lo fa dal Qatar dove “promuove” l’azienda Italia.

Definisce l’azione politica intrapresa dal M5S come una corsa verso la barbarie. Chiama ingiuriose, intollerabili e insopportabili le parole pronunciate da Grillo (quali? Non è facile tenerne il conto). Esclude qualsiasi giustificazione per questo modo di fare politica.

La Presidente della Camera, invece, continua a ripetere di essere vittima di una istigazione allo stupro collettivo.

Francamente, sono affermazioni un po’ eccessive: scoprire che il M5S parla all’intestino degli italiani è trovare l’acqua calda nella corrente del Golfo. Come egualmente lo è scoprire che la maggioranza degli italiani adora la comunicazione intestinale, i suoi suoni, i suoi venti. O che fra il dire Cosa gli farei io a quella e veder muovere qualcosa dove le gambe si uniscono c’è più o meno la stessa distanza che separa Jerry Calà da un gruppo di indiani che incontrano una ragazzina su un autobus in piena notte.

Affermare che chi usa questa comunicazione non si deve esprimere e comunque non deve essere ascoltato significa giustificarlo e legittimarlo nello stesso tempo ed è un gioco pericoloso questo, che adesso si fa sgrillettando la Presidente della Camera e un tempo si faceva condannando il fascismo.

Lo squadrismo – quello vero, quello fatto di olio di ricino e di manganelli – avrebbe stentato non poco ad affermarsi senza le condanne sterili, indisponenti e benpensanti di parte della borghesia e degli intellettuali socialcomunisti.

Forse, la Presidente della Camera, cui un maggiore understatement non farebbe affatto male, non se ne rende conto. Letta ha troppa cultura ed intelligenza politica per ignorarlo.

Il suo intervento non è affatto per la Boldrini o di solidarietà per le donne vittime di violenze. E’ un intervento che guarda direttamente a Grillo, che gli offre una legittimazione e una giustificazione, nel suo essere greve e antisistema, cuore e intestino, che gli vuole offrire una legittimazione e una giustificazione.

Letta sa benissimo che Grillo è una delle sue ultime speranze nella competizione con Renzi. Sa benissimo che solo valorizzando Grillo con una continua delegittimazione, Grillo può risalire la china di un consenso decrescente e che è il consenso per il M5S che può privare Renzi dei voti necessari al successo in una competizione che lo stesso Renzi ha voluto costruire su base rigidamente bipolare.

La Boldrini, forse, no, ma Letta questo gioco lo conosce perfettamente e, onestamente, era un gioco che avremmo desiderato non vedere più.

Il giorno dopo il giorno della memoria

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
28/01/2014

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Dolci le mani che accarezzavano quella testa di bambino in una antica foto

Mani di sconosciuta e memoria di madre

Tenacia di foglie all’ultimo inverno nella lana di un passamontagna

Niente di tutto questo chi mi è stato caro ha mai voluto ricordare

Arrossendo di cose oscene ogni volta che altri – non chi gli era familiare – lo induceva a quei mai lontani giorni.

Qualcosa di vecchio e di inquietante

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
12/12/2013

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Vi è qualcosa di vecchio e di inquietante nei picchetti organizzati dal Comitato 9 dicembre e in qualche misura appoggiati dal Movimento 5 stelle.

Ma anche qualcosa di nuovo e di indisponente.

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La questione è politica

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
20/11/2013

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La questione è politica era il modo di dire di un sindaco della piana, quando essere sindaci della piana significava esprimere lo spirito del popolo non molto diversamente da Stalin o San Sebastiano.

Lo usava spesso questo modo di dire, per spiegare ad esempio come mai la realizzazione di una Coop era da considerarsi come un’opera di urbanizzazione primaria, mentre l’edificazione di un’Esselunga doveva essere classificata come intervento direzionale, ovvero perché era stato assunto un sordomuto come centralinista.

E lo usava – sempre – per chiudere definitivamente il discorso: Compagni, la questione è politica e il discorso è chiuso.

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Il Mussolini di Cuperlo e il Guy Fawkes di D’Alema

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
19/11/2013

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La notizia appare consolidata.

Renzi ha ottenuto il 46.7% delle preferenze mentre l’ultimo segretario della FGCI il 38.4%.

Votavano gli iscritti.

Filano lisce due osservazioni. Read more →

Cancellare la Cancellieri?

2 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
18/11/2013

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Il ministro Cancellieri è sicuramente una persona per bene.

Lo ha dimostrato servendo lealmente il paese in situazioni piuttosto complicate. Non solo nel governo Monti, ma anche da commissario del Governo a Parma e a Bologna.

Ha una bella calligrafia, chiara, tonda, una calligrafia da maestra. Read more →

The big [data] bank robbery (A proposito di chi si indigna improvvisamente)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
25/10/2013

 

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1 – Dell’affare Prism, la cosa che maggiormente stupisce è l’improvvisa indignazione.

Da giugno, l’opinione pubblica sa che tutti i dati che attraversano gli Stati Uniti sono intercettati dalla NSA, che la NSA analizza queste informazioni attraverso programmi che ricercano parole e relazioni (ammassing intelligence), che questi programmi consentono di passare da una ricerca indiscriminata ad una ricerca mirata (from the bulk to the target).

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Un manifesto politico per il MACP (Movimento per l’Abolizione delle Casalinghe e dei Pensionati): Chi non produce ruba agli altri e sopratutto a chi un lavoro non ce l’ha

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
26/09/2013

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Mattino, non molto presto le otto e trenta.

Per la prima volta, entro nel bar delle mamme che hanno appena lasciato i bimbi a scuola.

Stravaccate fra tavolini e divanetti sembrano la pubblicità del reduce napoleonico. Dopo Waterloo, non Jena.

Tutte, indistintamente, si lamentano di una stanchezza che non possono non ostentare: la fatica del letto e della noia di vivere.

Tutte, indistintamente, si sono appena alzate e stanno per tornare a letto, senza troppo da fare fino all’ora di recuperare i figli da scuola, attività che intendono più o meno come se la scuola fosse in Vietnam e i figli fossero berretti verdi appena paracadutati nella giungla.

Su di un treno affollato, sul solito treno affollato che porta altrove e i cui vagoni puzzano di seconda classe e umanità immiserita, un disgraziato dalle scarpe antinfortunistiche sformate e lavate di polvere, la camicia disegnata di sudore e i pantaloni che non hanno mai avuto un tempo migliore, si lamenta di un anno in cui l’unico contratto che gli è stato concesso era per due giorni da manovale.

Chi non produce ruba agli altri e soprattutto a chi non ha un lavoro.

Potrebbe essere un programma politico, il programma politico del MACP (Movimento per l’Abolizione delle Casalinghe e dei Pensionati).

Mica si può sempre essere politicamente corretti nella vita…

 

Il 138 dal punto di vista dell’ombelico

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
22/09/2013

Baroni

In questi giorni, si fa un gran parlare di una profonda revisione costituzionale, negli spazi lasciati liberi dalle dichiarazioni di Rodotà sul terrorismo, le discussioni interne al PD sulle regole di ingaggio congressuali, la storia giudiziaria del miliardario ridens.

Tutto questo non impedisce il sorgere di una domanda: è davvero necessario cambiare la Costituzione?

Ci sono molte ragioni per dire di si e qualcuna per opporsi.

La principale, per chi scrive, non è una ragione, è una metafora.

Chi scrive ha la passione della bicicletta e un ombelico piuttosto importante.

Di conseguenza, succede che, in salita, ma anche in discesa e perfino in pianura, degli attempati ultrasettentenni lo superino come nulla fosse.

La prima reazione di chi scrive è: Ora cambio bicicletta, compro il cambio super record elettronico, le ruote di titanio elasticizzato, la curva di carbonio ultrega e non mi vede più nessuno…

E’ una reazione stupida: gli anziani che lo superano montano biciclette altrettanto attempate.

Il punto è che loro non hanno l’ombelico che pigia sul manubrio: ci tengono le mani e quando c’è da pedalare scattano un rapporto e si alzano ancora in piedi.

Come dire, la bicicletta nuova si compra quando si è dimagriti. Non per dimagrire.

Forse, il discorso sulla revisione costituzionale, con tutti gli abbellimenti necessari, potrebbe non essere molto diverso…

Il disoccupato manda in paradiso

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
29/04/2013

Un disgraziato non molto informato spara a due carabinieri davanti a Palazzo Chigi mentre il nuovo governo giura al Quirinale.

Reazioni inconvulse e non troppi interrogativi, non troppe domande ragionevoli e quiete, non quelle di Sherlock Holmes che combatte il terribile Moriarty, piuttosto il genere che fa Nonna Papera quando non trova la torta di mele che ha lasciato a raffreddare sul davanzale.

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