Il Mussolini di Cuperlo e il Guy Fawkes di D’Alema
La notizia appare consolidata.
Renzi ha ottenuto il 46.7% delle preferenze mentre l’ultimo segretario della FGCI il 38.4%.
Votavano gli iscritti.
Filano lisce due osservazioni. Read more →
La notizia appare consolidata.
Renzi ha ottenuto il 46.7% delle preferenze mentre l’ultimo segretario della FGCI il 38.4%.
Votavano gli iscritti.
Filano lisce due osservazioni. Read more →
Il ministro Cancellieri è sicuramente una persona per bene.
Lo ha dimostrato servendo lealmente il paese in situazioni piuttosto complicate. Non solo nel governo Monti, ma anche da commissario del Governo a Parma e a Bologna.
Ha una bella calligrafia, chiara, tonda, una calligrafia da maestra. Read more →
1 – Dell’affare Prism, la cosa che maggiormente stupisce è l’improvvisa indignazione.
Da giugno, l’opinione pubblica sa che tutti i dati che attraversano gli Stati Uniti sono intercettati dalla NSA, che la NSA analizza queste informazioni attraverso programmi che ricercano parole e relazioni (ammassing intelligence), che questi programmi consentono di passare da una ricerca indiscriminata ad una ricerca mirata (from the bulk to the target).
Mattino, non molto presto le otto e trenta.
Per la prima volta, entro nel bar delle mamme che hanno appena lasciato i bimbi a scuola.
Stravaccate fra tavolini e divanetti sembrano la pubblicità del reduce napoleonico. Dopo Waterloo, non Jena.
Tutte, indistintamente, si lamentano di una stanchezza che non possono non ostentare: la fatica del letto e della noia di vivere.
Tutte, indistintamente, si sono appena alzate e stanno per tornare a letto, senza troppo da fare fino all’ora di recuperare i figli da scuola, attività che intendono più o meno come se la scuola fosse in Vietnam e i figli fossero berretti verdi appena paracadutati nella giungla.
Su di un treno affollato, sul solito treno affollato che porta altrove e i cui vagoni puzzano di seconda classe e umanità immiserita, un disgraziato dalle scarpe antinfortunistiche sformate e lavate di polvere, la camicia disegnata di sudore e i pantaloni che non hanno mai avuto un tempo migliore, si lamenta di un anno in cui l’unico contratto che gli è stato concesso era per due giorni da manovale.
Chi non produce ruba agli altri e soprattutto a chi non ha un lavoro.
Potrebbe essere un programma politico, il programma politico del MACP (Movimento per l’Abolizione delle Casalinghe e dei Pensionati).
Mica si può sempre essere politicamente corretti nella vita…
In questi giorni, si fa un gran parlare di una profonda revisione costituzionale, negli spazi lasciati liberi dalle dichiarazioni di Rodotà sul terrorismo, le discussioni interne al PD sulle regole di ingaggio congressuali, la storia giudiziaria del miliardario ridens.
Tutto questo non impedisce il sorgere di una domanda: è davvero necessario cambiare la Costituzione?
Ci sono molte ragioni per dire di si e qualcuna per opporsi.
La principale, per chi scrive, non è una ragione, è una metafora.
Chi scrive ha la passione della bicicletta e un ombelico piuttosto importante.
Di conseguenza, succede che, in salita, ma anche in discesa e perfino in pianura, degli attempati ultrasettentenni lo superino come nulla fosse.
La prima reazione di chi scrive è: Ora cambio bicicletta, compro il cambio super record elettronico, le ruote di titanio elasticizzato, la curva di carbonio ultrega e non mi vede più nessuno…
E’ una reazione stupida: gli anziani che lo superano montano biciclette altrettanto attempate.
Il punto è che loro non hanno l’ombelico che pigia sul manubrio: ci tengono le mani e quando c’è da pedalare scattano un rapporto e si alzano ancora in piedi.
Come dire, la bicicletta nuova si compra quando si è dimagriti. Non per dimagrire.
Forse, il discorso sulla revisione costituzionale, con tutti gli abbellimenti necessari, potrebbe non essere molto diverso…
Un disgraziato non molto informato spara a due carabinieri davanti a Palazzo Chigi mentre il nuovo governo giura al Quirinale.
Reazioni inconvulse e non troppi interrogativi, non troppe domande ragionevoli e quiete, non quelle di Sherlock Holmes che combatte il terribile Moriarty, piuttosto il genere che fa Nonna Papera quando non trova la torta di mele che ha lasciato a raffreddare sul davanzale.
Grillo, fra una passeggiata al mare ed un caffè al bar sotto il mare, ha spiegato che chi intende cambiare casacca, nel suo schieramento, deve tornare a casa.
E’ un’affermazione forte.
Nella sostanza, il trasformismo dei franchi tiratori ha sempre fatto parte della storia repubblicana e prima ancora di quella di Palazzo Carignano.
Il trasformismo ha una solida base costituzionale nell’art. 67, per il quale ciascun parlamentare rappresenta l’intera nazione senza vincolo di mandato.
Altrove (su jusbox.net) si è scritto sin troppo sulla prima crisi preparlamentare di governo della storia repubblicana.
Qui, si vuole sviluppare, sul piano politico e non istituzionale, uno degli aspetti del problema e più precisamente quello che riguarda l’elezione del Presidente del Senato.
Questo adempimento dovrà essere assolto il 15 marzo 2013.
Il brutto dell’arteriosclerosi è che ti colpisce quando non capisci più nulla.
Imbarazzante dire cose che si vogliono dire senza la soddisfazione di capire di averle dette.
Di conseguenza, si può scegliere di diventare arteriosclerotici ben prima che le nostre vene si siano indurite.
Chi scrive, ieri sera, ha messo a letto presto le figliuole, ha attrezzato il desco televisivo, armato di canottiera, mutande di ghinea, bretelle, birra e ms blu.
Come il ragioniere, prima dell’arrivo di Bongo e dello sfratto senza convalida dall’amata alcova.