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Chi li ha sciolti (Hotel Buonastella)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/03/2010

Screen shot 2010-03-02 at 11.54.34 AMDal pacchetto Offerte speciali dell’Hotel in epigrafe.
Colpiscono i bambini che dormono nel lettone con i genitori.
Orrenda abitudine a 3 anni, come attentamente sostenuto in Sos Tata.
Tremenda a sei.
Incredibile a dieci.
Pone il problema ontologico di Mario Cionii:
–> Mamma tu’ puzzi … Ma meglio il puzzo di una mamma viva che il profumo di nessuno
No, meglio il profumo di nessuno.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Sono rotta)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
24/02/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola sta imparando a gestire i suoi flussi diuretici e non solo.
Ancora non è bravissima.
Ci riesce da sveglia, ma non a letto.
Le piace farsi mettere il pannolino.
Allarga le gambe tutta contenta e si lascia attrezzare per un sonno pampers.
Ieri, ha un sussulto.
Si alza a sedere e si guarda fra le gambe con un certo stupore:
–> Babbo, sono rotta…
Afferma, osservando la passerina.
–> Non ancora, figliuola, non ancora…
La risposta che il padre, abituato ad una ferrea censura sul prodotto della propria lingua, trattiene a stento.

L’oblio che saremo

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/02/2010

Edouard_Manet_059Quel giorno, il Sole era caldo.
Lei, una madre.
Orfana del proprio figlio.
Lei, una donna di successo.
La voce roca, abituata al comando.
Affascinante di mille sigarette appena spente.
Lei, incapace di appoggiarsi al Sole.
Di capire la morte del figlio.
Di accettarla.
Che non è naturale che un figlio muoia prima dei genitori.
Che un figlio non si suicida.
Che è abbastanza intelligente da capire che quando un figlio si uccide, quando tuo figlio si uccide, è morto del tuo amore.
Sei tu che lo hai ucciso e lui non sarà mai oblio.

I pensieri politicamente scomposti di una Bimba Piccola (Sinite parvulos)

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/02/2010

BimbaPiccolaMessa domenicale.
Bimba Piccola giustamente incontinente sul piano dialettico.
Vecchiaccia con uno di quei visoni che ci si immagina di veder spuntare un topo dal colletto:
–> Shhhh!
Con dito sotto il naso a sottolineare il comando.
BP, fissandola, con il consueto viso da schiaffi:
–> Non ci si scaccola!

Nuota come se piangesse

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/02/2010

bambino+piangeNuota come se piangesse.
Solo nel lusso di una piscina vuota.
Le bracciate lente come singhiozzi.
Una dopo l’altra.
Come se nessuno lo vedesse.
Come se nessuno conoscesse il suo segreto.
Come se il suo segreto fosse solo suo.
Come se tutti non avessero visto arrivare la sua mamma con un fidanzato.
Un fidanzato nuovo.
Un fidanzato da ospitare nella sua camera.
Nel letto che per lui è di suo padre.
Che non è vero che non è venuto perché aveva da lavorare.
Che non è vero che i bambini sono stupidi.
E lui è andato via.
E’ andato a nuotare.
Ingoiando singhiozzi e bracciate.
Con la stessa implacabile lentezza.
Come se nessuno avesse sentito quando diceva alla mamma:
–> La prossima volta, mamma, per favore, puoi aspettare prima di trovare un altro fidanzato?

I pensieri scomposti di una bimba piccola (Kant o Kierkegaard?)

17 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/01/2010

BimbaPiccolaMattino, presto.
Tazzona di latte e assortimento di biscotti a stupire le cispe di Bimba Piccola.
–> Babbo, perché tu non capisci che cosa io penso?
Assonnato padre che rovista nella memoria: Kant o Kierkegaard?
Sartre, era Sartre.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Cuore di pietra)

13 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
13/01/2010

BimbaPiccolaBimba Piccola ha sicuramente un carattere molto difficile.
Non è possibile contraddirla senza che dia in escandescenze e le bizze di BP sono l’equivalente dell’uragano Katrina nel settore merceologico delle crisi isteriche.
Non è possibile calmarla senza darle ragione, ovvero senza rafforzare il suo già fermo convincimento di avere sempre ragione.
Il padre ha deciso di intraprendere la cura del ciaffone, che consiste in una reiterata e robusta serie di schiaffi, senza alcuna pietà.
Cura primitiva ma, per ora, efficace, anche se il dubbio è che prima o poi dovrà essere sostituita con degli elettroshock.
La cura del ciaffone in pubblico è imbarazzante.
Ingresso di asilo nido.
Crisi isterica di BP che non ha nessuna voglia di unirsi ai colleghi.
Robusta serie di ciaffoni.
Capannello di madri che osservano con disgustata disapprovazione il padre.
BP, interrompendo il pianto, con faccia congestionata, ma sguardo freddo ben fermo sul capannello:
–> Ha davvero un cuore di pietra.

I pensieri politicamente scorretti di una Bambina Impertinente (Uncle gay)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/12/2009

BimbaImpertinenteLo zio buco vive da solo.
Ufficialmente.
Con un gatto al quale assomiglia.
Hanno lo stesso arido egoismo.
Gli stessi occhi che sanno vedere solo se stessi.
Bimba Impertinente non lo vede volentieri.
Si annoia.
Non lo capisce ed il gatto non le piace per nulla, come lei non piace per nulla al gatto.
Passano il tempo a guardarsi in cagnesco.
Occorre convincerla per andare da Uncle Gay.
Stupidamente, il padre:
–> Oggi, passiamo a trovare lo zio
Impenetrabilmente, B.I.
–> SGRUNT
Sempre più stupidamente:
–> Non essere scorbutica, lo zio ti vuole tanto bene …
Sempre più impenetrabilmente:
–> Te lo ha detto lui?

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Tartaglia di Tarascona)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/12/2009

BimbaImpertinenteNaturalmente, Bimba Impertinente non sa nulla di Tartaglia di Tarascona e del suo coraggio da leoni.
Non ha commentato le immagini del Primo Ministro sul predellino, sanguinante, attonito, incapace di capire perché tanto odio verso la sua persona.
Nemmeno ha commentato questo attentato a base di souvenir che viene raccolto dai giornali come se fossimo a Sarajevo o come se stessimo di nuovo affondando nella terribile allegria della Banda del Casoretto.
Neppure si è soffermata su Porta a Porta, dove uno stranulato Michele con lisca catanese spiegava al popolo di Italia, agli Itagliani di Piazza Venezia, che lui, si: proprio lui, Michele, Gabriele o come diavolo si chiama, era accanto a Tartaglia di Tarascona e aveva perfettamente capito che il povero Tartaglia non era una persona normale perché non sarebbe normale restare calmi, immobili, freddi quando si è a cinquanta centimetri dal Primo Ministro, come se a cinquanta centimetri dal Primo Ministro si dovesse restare soggiogati dal suo fascino, dalla sua forza taumaturgica, dall’incantamento del voto popolare che la sua persona oramai incarna e, povero Michele, Gabriele, o come diavolo si chiama, si porterà sempre addosso il rimorso di non avere fatto nulla dall’alto dei suoi 190 centimetri per fermare il perfido attentatore.
Come se fosse normale essere a cinquanta centimetri dal Premier e sciogliersi dall’emozione, dal desiderio di adorarlo, e non fosse altrettanto normale (forse più normale) avere voglia di tirargli in faccia, su quella faccia di perfetto somaro,per ricordare il cameraman di Maurizio Costanzo quando si chiamava Pietrangeli, su quella faccia perfetta per stare nel buco tondo di un tiro a segno, un ordigno qualsiasi: una mela, un uovo, una stampella, magari una gamba di legno.
Bimba Impertinente, non ha nemmeno seguito la traCotanza leghista mentre evocava il clima degli anni di piombo all’unico, ma molto chiaro scopo, di legittimare leggi eccezionali, leggi di polizia, leggi in grado di assicurare l’ordine pubblico, ma certo non di salvaguardare le libertà costituzionali.
O letto questa mattina l’intenzione di chiudere e censurare tutti i blog che non condannano il povero Tartaglia di Tarascona, ma ne fanno apologia, esempio ed incitamento all’odio.
Ma allora che cosa c’entra Bimba Impertinente?
Non c’entra nulla, è solo un bene rifugio, perché permette di non pensare a tutto questo.
Permette di pensare, semplicemente, al suo quieto cercare di fuggire il freddo della bicicletta, nelle prime ore del mattino (B.I., molto raramente esprime i suoi desideri in forma diretta, preferisce suggerirli, usando dei percorsi retorici, in termini molto diplomatici, molto accademici), con una uscita così brillante da convincere il padre a tornare a casa e chiamare un taxi:
–> Babbo, ma quando fa freddo, fa freddo come oggi, la bicicletta si mette in moto?
Anche questi, però, sono Ossi di Seppia.

I pensieri scomposti di una Bimba Piccola (Non c’è nulla da ridere)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/12/2009

BimbaPiccolaBimba Piccola sa essere terribile.
Ha la tosse.
Una tosse da cavalli.
Viene portata dalla pediatra.
La pediatra riceve in uno studio associato.
L’ingresso è una sala d’attesa stracolma di vecchi variamente ammalati che aspettano il turno dei loro specialisti.
Un lazzareto che si deve attraversare per raggiungere la sala d’attesa dei piccoli pazienti.
Solita vecchietta complimentosa.
Soliti sorrisi di dentiera e inutili complimenti a BP che viene trascinata mentre urla Io non voglio la puntura
BP fissa la vecchietta attraverso gli occhiali ortopedici:
–> Non c’è nulla da ridere
Secca.
Dura.
Mentre la vecchietta ingoia risata e dentiera in un colpo solo.

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