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Tag Archive for: il professore va al congresso

Povera Camera

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/07/2009

CameraIl sito del Parlamento è stato oggetto di un profondo restyling: adesso il link che porta alla Camera è a destra, invece che a sinistra, e quello del Senato viceversa.
Il restyling ha portato in alto una notizia di aprile: l’approvazione del rendiconto della Camera per l’esercizio 2008.
Fa venire i bordoni.
I deputati costano Euro164MlnEuro, all’anno e, una volta terminato il mandato, incassano complessivi Euro133Mln.
Le spese per i dipendenti sommano un intorno di Euro235Mln.
La buvette porta alla Camera Euro1,4Mln, spendendo 600kEuro in derrate alimentari, 0,9kEuro di lavanderia e 665kEuro di vestiario.
Più divertente è svolgere qualche compitino di economia aziendal_costituzionale:
TabellucciaDa cui risulta che i venti minuti dedicati dalla Assemblea alla sonnecchiosa interrogazione Iniziative per un’equa distribuzione del personale docente nella regione Calabria e misure per il rilancio del sistema scolastico nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alla costruzione e all’ammodernamento delle strutture scolastiche – n. 2-00417 sono costate circa 235kEuro.
La legge 11 maggio 2009, n. 47, Disposizioni per consentire all’Italia di candidarsi ad ospitare la coppa del mondo di Rugby è costata Euro7,937Mln (questa legge è composta di due articoli per complessive otto righe).
Il costo complessivo della Camera pare sommare oltre un miliardo di Euro.
Mentre il G8 discute di aiuti ai paesi poveri del mondo, il nostro Parlamento consuma più di una incoronazione di Bokassa.
E più o meno con gli stessi risultati.

Chi li ha sciolti? (Potta e nutella)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
08/07/2009

PottaENutellaBerluschini (ovvero il Berlusconi di Ghedini), forse, dovrebbe pensare meno al Guardian e di più al Vernacoliere.
Il temutissimo scoop per il G8 dell’Aquila, difatti, non viene né dalla stampa della perfida Albione, né dagli altezzosi spagnoli del Pais.
Ma dal Vernacoliere, noto periodico di area labronico-sciovinista con tendenze spartachiste, che ha abbandonato i consueti temi arcadici per dedicarsi alla attualità.
Il povero Berlusconi (ovvero il Berlusconi dei coglioni, quello vero) temeva, a ragione, che l’argomento per il quale la sua prostata non gli consentirebbe rigidità tali da poter elegantemente trafiggere le signorine di Villa Certosa, portato avanti dalla ghigna dei suoi più fedeli commensali, venisse meno.
Così è stato.
Il cuoco Michele preparava le signorine con abbondanti aspersioni di nutella che consentivano di esercitare per via organolettica prassi normalmente inguinali.
Notizia tremenda per il leader di un paese che fa dell’inguine il centro della propria corteccia epidurale.
Un leader moscio non può guidare un esercito che ha come motto L’ho_duro, anziché Giuro.
Ovvero che invece di professare fedeltà alla Repubblica, si impegna a seguire la propria verga.
Pare che il Giornale del fratello Paolo stia per far uscire un fotomontaggio: Berlusc_Holmes che con la prodigiosa lancia ben oltre i novanta gradi di ordinanza si accompagna con ventiquattro pulzelle, trafiggendole ad una ad una.
Ma lo scoop del Vernacoliere potrebbe non essere finito: dopo la nutella invernale, infatti sembra che apparirà la pastiera pasquale, accompagnata da una Malvasia delle Lipari, e perfino il cocomero estivo, servito su Dolcetto d’Alba ben ghiacciato.
Il tutto naturalmente sarà ben documentato dalle fotografie che il giornale è riuscito a procurarsi grazie alla propria saggia politica editoriale.

I pensieri scomposti di Bimba Piccola (Musica delle caverne)

14 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
06/07/2009

Naturalmente.

Cena di polli con drago

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/06/2009

DragoConvegno.
Cena informale prima dell’inizio dei lavori.
Solite coorti di giovini in cerca di una (precaria) sistemazione.
Anziana ragazza. Strutturata. Ma ancora maliziosamente ingenua. In termini quasi osceni.
Drago abbronzato, invecchiato di concorsi gestiti come regate. Beve come un vecchio marinaio. Parla come un vecchio marinaio che ha bevuto.
Guarda l’anziana ragazza e le ricorda di essere stata a letto con il comune maestro.
Non esattamente un adone.
Lei si agguanta dolorosamente ad un sorriso che inchioda le mascelle in un ictus che ricorda gli anni trascorsi da che quella bocca poteva essere fonte di rigide soddisfazioni:
–> Pover’uomo
Senza avvertire l’inconsapevole autoironia.
–> Non sarei cosi’ severo con me stesso
E’ la crudele stigmate del piu’ giovane fra i commensali che il complesso cerimoniale delle cene atipiche autorizza a parlare.

Cene fra uomini

18 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/06/2009

TopolinoCameriereLe cene fra uomini possono essere divertenti o noiose, esattamente come qualsiasi altra cena.
Sicuramente, però, sono sfigate e per niente facili da organizzare.
A partire dal menu, che, a diciassette anni, comprende la carbonara, le penne braccio di ferro o gli spaghetti aglio_oglio_beberoncino mentre, a quaranta, dipende dal catering.
In ogni caso, le cene fra uomini prevedono come argomento principale sul tavolo i misteri custoditi fra le gambe delle donne: a diciassette, con un tono molto Robinson Crusoe_Venerdì che, a quaranta, diventa le giocose perversioni di De Sade narrate con la precisione di Musil.
Sono sopportabili, a diciassette come a quaranta anni, solo grazie ad ingenti quantità di demoni alcolici che consentono di trovare uno spirito cameratesco anche con lo zio ultrottantenne convocato in quanto decano nell’arte del club more ferarum e maestro riconosciuto del cunnilinguo astratto da prostata infelice.
A diciassette anni, le cene da uomini iniziavano con discorsi più o meno impegnati, che consentivano alla fica di fare il suo ingresso linguistico quando lo spaghetto aveva scaldato le ugole dei commensali con il vino necessario a dimenticarlo.
A quaranta, la fica parte più o meno subito e scalda l’ambiente come la budveiser ceka di venti anni prima. Purtroppo, però, quando tutti sono davvero presi dalla conversazione e si è finalmente creato quello spirito ormonale comune che è lo zeitgeist di ogni evento per soli maschi, uno inizia a parlare delle previsioni sull’inflazione appena circolate a Trento nelle conversazioni private fra Boeri e Akerlof.
Ed è triste ma la conversazione, a quel punto, si scalda davvero.
Esattamente come venti anni prima, quando, al momento delle grappe, qualcuno chiedeva: Ma la fica è meglio del culo?

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Fisica della materia)

16 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
09/06/2009

AltaleneBimba Impertinente, fra l’altro, adora il disegno e le altalene.
Ha delle incertezze piuttosto notevoli sulla fisica della materia, oltre a disegnare da cani.
Così, può immaginare che le altalene si attacchino alle nuvole e si sente in dovere di specificare se Bimba Piccola cade che è Caduta in giù e Non in su. Come se fosse possibile cadere verso l’alto.
Difficile non pensare con un certo timore al momento in cui smetterà di sognare delle altalene che dondolano dalle nuvole.
Ma, in fondo, suo padre continua a sognare cose non molto diverse.

Chi li ha sciolti? (Maestri di vita)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/06/2009

05062009(002)I maestri di vita sono personaggi inquietanti.
Hanno come tratto principale l’essere autori di massime importanti.
Apoditticamente sganciate da qualsiasi fondamento epistemologico.
Così: padre che porta le figlie piccole all’asilo di mattina presto, una (Bimba Impertinente) punta i piedi perché ha le prove della recita di fine anno e non sopporta di essere vestita da Grillo Parlante, l’altra (Bimba Piccola) ha deciso di non camminare, puramente e semplicemente: BP è coriacemente taciturna.
Il padre, che ha venti minuti per consegnare la prole e raggiungere un treno, agguanta BP sotto il braccio, come se fosse un pallone da rugby in una partita samoana, e dirige il percorso di BI con sapienti pedate e grida stentoree adatte ad un allevamento di cani da difesa personale.
Vecchiaccia con loden malgrado i calori:
–> Non si trattano così i bambini!
Il padre, con voce dolce, ma senza fermarsi o rallentare:
–> E, cara signora, non ha visto come mi riesce di trattare i vecchi.

I pensieri politicamente scorretti di una bambina impertinente (Molto bellissimo)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/06/2009

BimbaImpertinenteBimba Impertinente sta crescendo.
Il suo linguaggio sta crescendo.
Compila parole sempre più complesse.
Soprattutto usa perifrasi per esprimere pensieri cortesi quando la sostanza lo è di meno.
B.I. è sempre molto attenta agli abiti che indossa.
Li vuole scegliere, fin dal loro acquisto.
Ma è attenta a non urtare la commessa che li presenta.
Così, se una cosa non le piace, questa cosa E’ bellissima.
Se le piace ma non troppo, E’ molto bellissima.
Se le piace, E’ davvero bellissima.
Il padre la osserva prefigurando una brillante carriera accademica.
Può non capire nulla, ma sa mostrare una idiozia assolutamente perfetta.

Shhhh, multa

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/05/2009

trenoLe multe sono una scocciatura terribile.
Le multe si negoziano.
Primo: riconoscere la propria responsabilità –> Lei ha assolutamente ragione: ho sorpassato in una curva
Secondo: mostrare rispetto per la funzione svolta dall’agente accertatore –> Il suo è un mestiere davvero terribile, da quanto è al lavoro? Quando finisce?
Terzo: dare l’idea di considerare l’agente accertatore una persona –> Lei ha un meraviglioso accento lametino, ma sa che il mio migliore amico è di San Biase?
Terzo: chiedere un trattamento mite ma giusto e non semplicemente pietà –> Spetta a lei dire quale è la sanzione da applicare: non mi permetterei mai di contestarla, le ho già detto che ha ragione …
Il tutto, con tono professionale e senza rispondere alla domanda: Qual’è la sua professione? con un Ma saranno affari miei.
In questo modo, un sorpasso pericoloso può diventare guida al centro della carreggiata.
Ingiustamente.
Se mi fermi, hai visto una violazione e mi devi sanzionare per quella.
Soprattutto se sono un paraculo.

Il domandario

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
12/05/2009

anteprimaTipo.
Anziano collega.
Laureato a Londra.
Dottorato ad Oxford.
Si confessa al bar.
Non ce la fa più.
I suoi studenti non riescono a superare l’esame.
Ha ceduto.
Ha prodotto il domandario – l’elenco delle domande di esame con relative risposte, normalmente pubblicato in forma clandestina e spacciato in copisterie compiacenti – sotto forma di dispensa ufficiale disponibile sul sito di elearning.
Non passano lo stesso.
Troppo carino per rispondere che spesse volte il problema è come si fanno gli esami.
Non che cosa si chiede.
Troppo intelligente per dire che trasformare il proprio esame nel quiz per la patente di guida non è molto dignitoso.
Lo sa già.

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