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Tag Archive for: il professore va al congresso

La questione è politica

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
20/11/2013

Peppone_24maggio

La questione è politica era il modo di dire di un sindaco della piana, quando essere sindaci della piana significava esprimere lo spirito del popolo non molto diversamente da Stalin o San Sebastiano.

Lo usava spesso questo modo di dire, per spiegare ad esempio come mai la realizzazione di una Coop era da considerarsi come un’opera di urbanizzazione primaria, mentre l’edificazione di un’Esselunga doveva essere classificata come intervento direzionale, ovvero perché era stato assunto un sordomuto come centralinista.

E lo usava – sempre – per chiudere definitivamente il discorso: Compagni, la questione è politica e il discorso è chiuso.

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Cancellare la Cancellieri?

2 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
18/11/2013

a1977n

Il ministro Cancellieri è sicuramente una persona per bene.

Lo ha dimostrato servendo lealmente il paese in situazioni piuttosto complicate. Non solo nel governo Monti, ma anche da commissario del Governo a Parma e a Bologna.

Ha una bella calligrafia, chiara, tonda, una calligrafia da maestra. Read more →

Il 138 dal punto di vista dell’ombelico

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
22/09/2013

Baroni

In questi giorni, si fa un gran parlare di una profonda revisione costituzionale, negli spazi lasciati liberi dalle dichiarazioni di Rodotà sul terrorismo, le discussioni interne al PD sulle regole di ingaggio congressuali, la storia giudiziaria del miliardario ridens.

Tutto questo non impedisce il sorgere di una domanda: è davvero necessario cambiare la Costituzione?

Ci sono molte ragioni per dire di si e qualcuna per opporsi.

La principale, per chi scrive, non è una ragione, è una metafora.

Chi scrive ha la passione della bicicletta e un ombelico piuttosto importante.

Di conseguenza, succede che, in salita, ma anche in discesa e perfino in pianura, degli attempati ultrasettentenni lo superino come nulla fosse.

La prima reazione di chi scrive è: Ora cambio bicicletta, compro il cambio super record elettronico, le ruote di titanio elasticizzato, la curva di carbonio ultrega e non mi vede più nessuno…

E’ una reazione stupida: gli anziani che lo superano montano biciclette altrettanto attempate.

Il punto è che loro non hanno l’ombelico che pigia sul manubrio: ci tengono le mani e quando c’è da pedalare scattano un rapporto e si alzano ancora in piedi.

Come dire, la bicicletta nuova si compra quando si è dimagriti. Non per dimagrire.

Forse, il discorso sulla revisione costituzionale, con tutti gli abbellimenti necessari, potrebbe non essere molto diverso…

Anche oggi, esami (Il trapianto del cervello)

2 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
27/06/2013

Si presenta per la quinta volta.

Stanco, ma con l’aria di chi ha capito tutto.

Sudato, ma con la faccia di uno che non puzza, di uno che non pensa di poter essere un’offesa permanente per chi lo odora.

Prima e unica domanda: Quando è che un giudice può sollevare una questione di legittimità costituzionale? Prima e unica risposta: Quando la legge è contraria al buon costume, ai principi della Costituzione, all’interesse pubblico… Che è come dire, siccome studiare è faticoso, allora penso di poter immaginare la Costituzione e sicuramente non mi sbaglio.

Si sbaglia, invece, gravemente. Esattamente come quando pensava che le sue ascelle non potessero avere odore e che, comunque, quel bell’odore di casa e stalla non possa dare fastidio a nessun essere umano che non gli voglia – del tutto, arbitrariamente e senza alcun motivo – male.

Abbandona l’aula con la faccia del vitello che guarda i colleghi dal recinto del macello e aspetta fuori, aspetta a lungo, finché non ha termine la sessione e può gridare l’ingiustizia: Mi dica che cosa devo fare: questa volta [la quinta, N.B.] avevo persino letto il libro…

Un trapianto di cervello, la sorridente risposta di una giornata d’esami.

La banda dei giusti

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
18/03/2013

Il Senato e la Camera hanno un nuovo presidente.

I senatori hanno eletto Libero Grasso, con una maggioranza relativa superata a stento malgrado una elegante questione procedurale posta dal senatore Calderoli e che il presidente provvisorio Colombo ha saputo risolvere nel senso della infondatezza con una rapidità sorprendente per un signore che ha fatto parte dell’assemblea costituente.

I deputati hanno eletto Laura Boldrini, con una maggioranza che non ha avuto bisogno di appoggi esterni ma che è stata più volte fermata da applausi esterni (gli appassionati di applausometri hanno contato ventidue minuti di discorso e venti minuti di applausi). Read more →

Femori

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
15/03/2013

Il problema degli anziani è che quando si rompono non si dovrebbe chiamare la misericordia ma l’Asnu, che a Firenze era la municipalizzata dei rifiuti.

Crisi di identità

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
13/03/2013

Mercoledì, sei ore di lezione.

Ovviamente di cose diverse.

All’inizio della giornata, ci si chiede se sia spostato l’asse terrestre e se siamo finiti in Scozia. Sono dieci giorni che non smette di piovere.

Alla fine della giornata, quando si è salutati con un Buonasera Professore, ci si guarda alle spalle per vedere se c’è qualcuno, perché non si sa più chi siamo.

Uno per uno non fa sessantasette

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
04/03/2013

Grillo, fra una passeggiata al mare ed un caffè al bar sotto il mare, ha spiegato che chi intende cambiare casacca, nel suo schieramento, deve tornare a casa.

E’ un’affermazione forte.

Nella sostanza, il trasformismo dei franchi tiratori ha sempre fatto parte della storia repubblicana e prima ancora di quella di Palazzo Carignano.

Il trasformismo ha una solida base costituzionale nell’art. 67, per il quale ciascun parlamentare rappresenta l’intera nazione senza vincolo di mandato.

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Una difesa per il cittadino Berlusconi (Semel in anno)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
01/03/2013

De Gregorio è un simpatico politico della Seconda repubblica.

In un certo senso, rappresenta una delle icone della Seconda repubblica, un po’ a quella maniera di seconda fila in cui la frase del socialista Teardo (il partito mi ha assolto, la magistratura non mi può condannare) è stata una dei simboli della Prima.

Lo si ricorda perché eletto nelle liste dell’Italia dei Valori di Di Pietro, dapprima accettò la carica di presidente della commissione difesa del Senato con i voti del centrodestra e, successivamente, contribuì al voto di sfiducia del Governo Prodi.

Era la quindicesima legislatura repubblicana.

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Abutere patientiam nostram

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
20/02/2013

Berlusconi spedisce a tutti gli italiani (non a me, ma non mi offendo) una busta con scritto rimborso imu 2012.

E non si accorge che ci sta trattando da cretini, perché gli ultimi signori che inviavano delle buste con scritto Bollettino contributi e tasse sono stati condannati per truffa un po’ di anni fa.

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