12 maggio
Il 12 maggio era la festa della mamma
Ma tu non sei più e non ti ho chiamata per farti gli auguri, né sono passato dal fioraio
Ho pensato alle tue mani
Nere dei carciofi
Ruvide dei panni lavati in terrazza
Storte d’artrosi e quasi lucide
Come di cera
Ho pensato che queste mani mi hanno insegnato il significato delle carezze
Perché non sanno carezzare dita agili, abituate a sfogliare il disincanto delle carte da gioco
Leggera ti sia la terra, si dice ma io che ho visto i mattoni murare la tua memoria sperando che un pezzo di cielo rimanesse impigliato fra te e la notte.


Quello che vorrei essere.
Argenta non è una proletaria.
Ha la faccia simpatica di tutti i ragazzi mongoloidi.
Quel giorno, il Sole era caldo.
Bimba Piccola ha sicuramente un carattere molto difficile.
Il Sole di settembre non scalda.
La signora Dati aspetta un bambino (o una bambina).