• Follow us on Twitter
  • RSS
Un altro giorno da descrivere close

ProfStanco

  • Home
  • Blog

Tag Archive for: noia

I am not a she_devil

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/10/2011

satanik2Amanda Knox è stata assolta dell'omicidio di Meredith Kerr e così l'assai meno carismatico Raffaele Sollecito.
Non hanno commesso il fatto.
O comunque non sono colpevoli.
Nel frattempo, quattro anni di prigione.
Quattro anni di universo alternativo nei primi trenta di vita.
E' esattamente a questo che si deve pensare quando ci si scandalizza del fatto che chi "ha" commesso un reato grave sia scarcerato prima del processo.

I pensieri politicamente scorretti di una Bambina Impertinente (Klimt)

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/09/2011

il-bacio-di-Klimt__82617_zoomE' partita l'educazione artistica.
Che consiste nel copiare quadri celebri.
Come questo.
Che Bambina Impertinente ha ricopiato con infantile ostinazione e gioiosa meraviglia del padre.
Difficile non pensare con orgoglio alla intelligenza di una bambina che resta stupefatta dinanzi al simbolismo di Klimt, sinché l'orgoglio non diventa una domanda:
–> Ma secondo te che cosa rappresenta?
—> Un sacco a pelo.

Riprende (Tempo e tempi)

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
29/08/2011

IMG_1078
Ricomincia a scorrere.
Lento di ticchettante monotonia.
Dopo essere stato, per trenta lunghi giorni, il sentiero del sole nella scia di una vela.

Post mortem

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/06/2011

T05010_9Tizio, gli muore il padre.
Bell'uomo.
Di successo.
Di quelli che consacrano il successo nella brillantina ed in macchine sportive.
Funerale triste.
Funerale allegro.
Funerale dove si incontrano gli amici del padre.
Quelli che non si sono mai visti.
Quelli che si sono appena intravisti.
E dopo lettere anonime.
Di grafie diverse.
Un'alluvione di lettere anonime.
Tizio scopre che il padre era culattone.
Che gli piaceva sentirsi invaso.
Che assumeva in ditta i ragazzi che lo riempivano.
Capisce il ghigno del magazziniere.
Capisce troppo.
Ma non capisce il dolore del padre.
Sospeso fra il lessico quotidiano ed il niente.
Come una falena attratta dalla candela che la brucerà.

Il piccolo costituzionalista (Povero Calamandrei, ma soprattutto accidenti a Fanfani)

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/04/2011

CalamandreiIl piccolo costituzionalista che scrive è cresciuto fra due cose: le fotografie incorniciate di Calamandrei che occupavano ogni spazio libero dello studio in cui faceva i suoi primi passi legali e gli appunti di Calamandrei a margine degli atti della Assemblea costituente, che vi erano custoditi ed ai quali si è spesso riferito nei suoi studi di diritto costituzionale.
Accanto all'art. 1: L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, stava un punto interrogativo.
Eco della posizione di Einaudi, che commentando la formula con cui Fanfani diminuì la capacità eversiva del drafting di Togliatti, ebbe ironicamente a chiedere se significasse che chi non lavorava non poteva votare.
L'on. Ceroni, su cui molti hanno ironizzato, ha proposto di modificarlo aggiungendo che la nostra democrazia è anche fondata sulla centralità del Parlamento.
Un tanto è stato letto, sul piano costituzionale, come una modifica inutile: la nostra democrazia è sicuramente fondata sulla centralità del Parlamento, cui spetta la funzione legislativa e di indirizzo politico ed al quale è collegato il Governo da un rapporto di fiducia tipico della forma di governo parlamentare.
Si è ingiusti con l'on. Ceroni: non sarebbe una modifica inutile. Nella storia delle forme di governo, due organi combattono fra di loro per la supremazia, il Parlamento ed il Governo. La Costituzione ha scelto di privilegiare il primo, la storia degli ultimi anni, dopo le riforme elettorali in senso maggioritario, hanno privilegiato il secondo, sicché oggi abbiamo uno strano governo del Primo ministro, piuttosto complesso da ricostruire sul piano dogmatico.
Ma la proposta di legge costituzionale dell'on. Ceroni non riguarda la battaglia fra Parlamento e Governo per l'allocazione della funzione di indirizzo politico. Non appartiene alla sua cultura politica un governo di assemblea del genere teorizzato a sinistra negli anni dei governi di solidarietà nazionale. Riguarda il ruolo delle magistrature di garanzia: Presidenza della Repubblica e Corte costituzionale e, forse, anche quello del Popolo.
L'on. Ceroni chiede un ridimensionamento di ciò che costituzionalmente dovrebbe arginare le maggioranze a garanzia del diritto delle minoranze di poter prima o poi diventare maggioranza.
In fondo, il senso della sua richiesta, sulla quale avrebbe chiesto il parere di costituzionalisti di cui non fa il nome, per loro fortuna, sarebbe molto più chiaro se suonasse come L'Italia è una repubblica fondata sulla centralità del Parlamento.
Perché di democratico, in un Parlamento eletto sulla base di liste chiuse decise a Palazzo Grazioli o nei cd. caminetti del Partito democratico e nel quale, secondo i desideri del Primo ministro, i gruppi parlamentari dovrebbero votare secondo le indicazioni vincolanti del partito di appartenenza, resterebbe ben poco.

Qualcosa di originale?

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/12/2010

banana9
Fini vede nelle sue stanze Montezemolo, Casini e Rutelli.
La Gelmini schiuma il rinvio della votazione sulla sua riforma dell'Università.
Berlusconi è definito come un citrullo giovanilista dall'incaricata di affari americana a Roma.
Le Camere si apprestano ad un voto delicato su tre distinte questioni di fiducia, come se la sfiducia al Governo potesse cambiare a seconda delle argomentazioni.
Sarebbe ancora possibile un accordo.
Forse un Berlusconi bis.
Forse un governo di garanzia affidato ad un Letta.
E Pisanu officia i riti dell'estrema unzione come un prete spretato su una nave da crociera assaltata dagli zombie.
Ma qualcosa di originale?
Tipo un deputato, un senatore, un politico qualsiasi che sbuccia le banane con il culo?

Una complessa questione di fiscalità (Il culo dei parlamentari)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/09/2010

locandinaIl Vernacoliere di questo mese solleva una importante questione di fiscalità.
Pare che i deputati non paghino l'Iva sulla vendita del culo.
In realtà, da tempo, la conferenza dei capigruppo ha interessato della questione l'ufficio studi della Camera.
Gli è che non si sanno decidere sull'imposta applicabile.
Notoriamente l'Iva presuppone operazioni che hanno un carattere di abitualità e di professionalità.
La vendita del culo parlamentare, però, ad avviso dei capigruppo, non avrebbe questa caratteristica, ma dovrebbe essere assimilata ad una vendita di azienda e cadere nell'ambito di applicazione dell'imposta di registro.
Difatti, per un qualsiasi deputato, il culo è l'insieme dei beni che questi coordina allo scopo di esercitare la propria impresa: si sa che i parlamentari votano con il culo e quando esprimono le proprie opinioni danno aria al culo.
Fini, che preferisce occuparsi di altri beni strumentali, non è stato in grado di offrire un chiarimento.
Lo farà, forse, l'ufficio di presidenza della Camera con il supporto dell'ufficio studi.
Vedremo.
Forse la cosa più corretta sarebbe considerare il culo dei parlamentari come un bene immobile di interesse culturale ed applicare unicamente le imposte ipocatastali.
Che il culo parlamentare sia un immobile è davvero impossibile da dubitarsi: il Parlamento ristagna dai tempi di palazzo Carignano e molto probabilmente potrebbe essere considerato anche come un bene di interesse culturale: è la testimonianza di una cultura che ha nel nostro paese uno delle massime espressioni mondiali.

Per chi scrivo?

20 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/01/2010

Screen shot 2010-01-11 at 11.04.24 AMHeracleum offre un servizio apparentemente fantastico.
Mostra la provenienza del traffico generato dal blog.
Il blogger scopre che cosa cerca chi lo legge.
Così uno pensa di scrivere cose normalmente intelligenti, normalmente argute, normalmente colte e, invece, scopre che i suoi affezionati lettori sono appassionati di tatuaggi hard, peni curvi, porno a Firenze e Tea Albini.
Delusione, tremenda delusione.
Per chi scrive.
Di più, forse, per chi legge, che cerca immagini con la chiave "il pisellino del mio ragazzo" e si trova davanti ad un post tutt’altro che umidificante.
Basta.
Cancello Heracleum dal blog.
Non voglio sapere chi mi legge.
Molto meglio non saperlo.

Asdrubale Delle Fregne

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/12/2009

uomo%20neroAsdrubale Delle Fregne e Rocco Passere, o qualcosa del genere: non ha molta importanza, sono i protagonisti della solita commedia di natale con De Sica ma senza Boldi.
Scandalo: il film è stato dichiarato di interesse culturale ai sensi dell’art. 2, quinto comma, d.lgs. 28 del 2004, in quanto presenterebbe significative qualità culturali o artistiche ovvero eccezionali qualità spettacolari.
Asdrubale Delle Fregne non potrebbe essere un esempio di cinema culturale.
Così Mereghetti sul Corsera e con tonalità vivacemente polemiche Travaglio sul Fatto quotidiano.
Forse non è così.
Asdrubale Delle Fregne e Rocco Passere meritano di essere considerati un eccezionale prodotto culturale.
Molto più dell’Uomo Nero di Sergio Rubini, che ha ottenuto la stessa qualifica, senza alcuna polemica, ma che è un film senza capo né coda, con un tono piuttosto pretenzioso e che si perde nel simbolismo dell’Uomo nero: chi è? Che significa? Che anche l’Uomo nero è buono o che non si deve avere paura dell’Uomo nero? Che un padre si conosce solo nell’imminenza della morte? Etc.
La verità è che De Sica rappresenta la cultura italiana quanto Rubini.
Molto più di Rubini.
Che discriminare i film, ovvero i prodotti dell’ingegno in genere, sulla base dell’interesse culturale significa fare censura e questo davvero sarebbe democraticamente inaccettabile.
Brutto dover essere d’accordo con Bondi.
Anzi, terribile.

Olindo e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/10/2009

 olindoOlindo e la Rosa, o l’Olindo e Rosa, come loro preferirebbero, sono stati condannati in primo grado per la cd. Strage di Erba.
Hanno vinto un ergastolo.
Hanno proposto appello.
Sarà discusso.
Prima o poi.
Nel frattempo sono in prigione.
In due prigioni separate.
L’Olindo protesta perché vede la Rosa una volta ogni quindici giorni.
Per tre ore.
Nel resto del tempo, la sua anima è in letargo.
Senza la Rosa, l’anima dell’Olindo non ha ragione di esistere.
Forse è un trattamento crudele e degradante.
Non perché l’Olindo abbia diritto a vedere la Rosa.
Ma perché è del tutto inutile che non la veda (Cedu, 20 gennaio 2009, n. 24424: sono disumani quei trattamenti che, valutati, caso per caso, risultano sproporzionati alle naturali finalità afflittive della pena, anche se, forse, l’allontanamento dagli affetti familiari è una naturale pertinenza della detenzione).
Ma soprattutto se fossero nella medesima galera, lo Stato risparmierebbe i denari necessari a trasportare la Rosa dall’Olindo e l’Olindo non rilascerebbe più interviste a Panorama: 200 chilometri di cellulare, anda e rianda, due volte al mese, non credo che costino poco.

Page 2 of 512345

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

Archivi

Segui @ProfStanco

RSS

  • RSS – Articoli

Articoli recenti

  • Sorelle A Tebe
  • Il porto (Esisto)
  • Santa [S]Fiducia: la democrazia delle trappole identitarie

Categorie

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized

Interesting links

Besides are some interesting links for you! Enjoy your stay :)

Pages

  • Blog
  • Welcome

Categories

  • jusbox
  • profstanco
  • Senza categoria
  • Uncategorized
© Copyright - ProfStanco - Wordpress Theme by Kriesi.at