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Tag Archive for: omosessualità

Tristi addii (L’Università e i gabinetti intersessuali)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
20/07/2022

L’ultima novità gay friendly della comunità universitaria pisana sono i gabinetti intersessuali.

E’ finita l’epoca dei gabinetti separati per maschi e femmine: adesso i gabinetti sono unici per entrambi. Ci si incontra per lavarsi le mani, ci si saluta per fare i bisogni.

Può essere giusto: perché costringere chi non si sente né uomo né donna a dichiarare le proprie preferenze sessuali per fare quanto non ha – solitamente – niente a che fare con la sessualità: pipì e popò non hanno sesso sembrano dire questi interessanti cartelli.

E’ però la fine di un’epoca.

La fine delle toilette femminili, luoghi di cortesi e perfide conversazioni in cui il ritocco del trucco era un momento di socialità intensa ed esclusivamente unisessuale.

La fine dei vespasiani, luoghi di terrificanti paragoni, in cui il “vero” maschio salutava il vicino altrettanto maschio ma meno “vero” di lui, solo per ostentare, dalla giusta distanza, la propria esuberanza.

Dispiace, ma si deve sopravvivere perché se Vespasiano disse, alzandosi dal letto, prima di abbandonare questo mondo, che un imperatore deve  morire in piedi, per quali ragioni si deve far pipì seduti?

Dispiace anche perché i gabinetti intersessuali lasciano immaginare il sorgere di una delle liti più frequenti in una qualsiasi casa abitata da maschi e da femmine: tu non alzi la tavoletta quando fai la pipì.

E, questo, non lo fanno solo i maschi alpha, lo fanno tutti i maschi, anche quelli a cui non piacciono le femmine e che, magari, si travestono da donna.

Una legge contro l’omofilia?

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
03/07/2014

equalpeple1

Una legge contro l’omofilia sarebbe davvero opportuna di questi tempi.

Non contro chi prova una immotivata, irragionevole e tutto sommato scortese avversione per gli omosessuali.

Ma contro chi, immotivatamente, irragionevolmente e tutto sommato con scortese repentinità, si schiera a favore del movimento LGBT.

La settimana passata, Berlusconi, la sua giovane “fidanzata”, Vittorio Feltri.

Questa settimana, Angiolino Alfano.

Tutti hanno scoperto di essere un pochino gay, lesbica, bisex e persino transgender.

Soprattutto, hanno scoperto che gli omosessuali possono essere di destra, conservatori e bacchettoni e hanno deciso di cercare apertamente il loro voto, considerandoli come una lobby, oscura e potente come una loggia segreta.

Il che è un atteggiamento apertamente omofobico, perché nulla è più disumano che considerare l’omosessualità come il tag di una razza diversa, l’indizio di una specialità tribale.

Gli omosessuali sono, se li si vuol guardare bene in viso, né più né meno uomini e donne comuni (ordinary people) e, di conseguenza, possono essere di destra o di sinistra, cattolici, ebrei e musulmani, di razza caucasica, afroamericani, indiana e a strisce rosse e gialle.

Taggarli, anche solo per dire sono d’accordo con loro, è dannatamente offensivo.

Anche se, in fondo, sono proprio gli omosessuali a cercare una specialità differenziante, in cui l’identità politica e sociale, forse anche religiosa, segue il ritmo dell’outing: L’ho detto e niente sarà più come prima, perché ho detto che io sono diverso da tutti loro e che sono orgoglioso della mia diversità.

Insomma, se Berlusconi è frocio, anche i froci sono berlusconiani…

C’è chi sta peggio (Post maschilista ed omofobo)

1 Comment/ in profstanco / by Gian Luca Conti
06/12/2012

Chi scrive ha avuto alcune delusioni significative nella vita.

La maggiore è stata il non essere padre di un maschio.

Il fisico reagisce alle delusioni molto rapidamente e lo fa con l’illusione che dietro la delusione vi sia in realtà una grande fortuna.

Read more →

Fassbinder in piazza

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
21/09/2011

bigquerelleblums8Consueto aperitivo intorno al tramonto.
Fra bimbi che giocano a pallone e bambine che scorrono sui pattini.
Gli adulti chiacchierano.
L'argomento del giorno sono le solleticanti intercettazioni del Primo Ministro e Capo del Governo, che si lamenta di averne soddisfatte solo otto delle undici che aspettavano.
Il chiacchiericcio ha un tono ironico, di invidiosa moralità.
Due ragazzine giovani si siedono su una panchina non troppo in penombra ed iniziano a baciarsi.
Con la golosa avidità dei primi baci.
Il popolo dell'aperitivo le guarda.
Il chiacchiericcio cambia argomento, tutti sono ampiamente scandalizzati … Non si possono offrire baci omosessuali ai bimbi che giocano a pallone ed alle bambine che scorrono sui pattini … Bisogna fare qualcosa …
Davvero?
Davvero ci si può scandalizzare ipocritamente, con il tono del Fosse capitato a me …, del Presidente del Consiglio dei Ministri in versione Rocco Siffredi e scandalizzarsi autenticamente per due ragazze che si baciano?
Forse, c'è qualcosa che non ho capito.
Un vecchio laido che paga delle giovani per soddisfare le proprie turpi voglie e ne parla con gli "amici" a telefono mi scandalizza molto di più di due ragazze che si baciano con la dolce purezza dei primi baci.
Ma tanto di più.

Una pregiudiziale di costituzionalità legittima

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/07/2011

sodomiaIl Parlamento ha affossato il progetto di legge contro l'omofobia.
La Concia è indignata.
Buttiglione plaude cristianamente soddisfatto.
Il punto – di diritto costituzionale – è interessante: gli omosessuali possono essere titolari di una posizione diversa – e più favorevole – degli eterosessuali con riferimento alle offese alla loro libertà sessuale?
Nella sostanza, una affirmative action, ovvero uno strumento per riequilibrare con una diseguaglianza di segno opposto una condizione di sfavore esistente nella società.
Come è accaduto nel nostro paese dopo le leggi razziali nella prima e seconda legislatura repubblicana.
Come è accaduto negli Stati Uniti con le misure a favore delle persone di colore negli anni sessanta.
Gli Stati Uniti si sono resi progressivamente conto che queste misure erano solo apparentemente uno strumento di eguaglianza, in realtà divenivano degli strumenti di diseguaglianza nei confronti di altri gruppi e perfino dei cittadini comuni.
Il nostro provincialismo non se ne è ancora accorto.
Ma è esattamente questa la sostanza della questione.
Se le persone diversamente orientate sul piano sessuale vogliono essere diverse, come sul piano della dignità umana non meritano certo di essere considerate, dalle persone normalmente orientate, la strada della legge contro l'omofobia è perfetta.
Ma è una strada offensiva.
Della loro dignità e della dignità delle persone normalmente orientate: perché lo stupro di un omosessuale è più grave dello stupro di un eterosessuale?
Non lo è e non lo deve essere.
Si può e si deve sostenere il diritto degli omosessuali alle unioni matrimoniali.
Quella è una strada che porta alla eguale dignità.
La strada delle tutele differenziate è una strada davvero incivile e, forse, incostitutuzionale.
Per una volta, abbiamo avuto un Parlamento saggio.
Inconsapevolmente saggio.
Anche se questo non importa.

Pesci di maggio (Noterelle intorno al Ruby’s gate)

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/05/2011

pesciE' arrivata la memoria defensionale di Fede.
Dopo quella della Minetti.
Non molto diversa: Io non ho portato questa signorina Comesichiama … Se non sono stato io … Non intendo accusare Mora … Ma ognuno si deve prendere le sue responsabilità … Io sono un amico sincero del Primo ministro …
Manca solo Mora.
Che risponde con il silenzio.
Non proprio silenzio.
Qualcosa dice: sarà presente al Festival del cannolo siciliano di Piana degli Albanesi.
Per uno con le sue caratteristiche fisiche, assomiglia ad un suicidio.
I samurai usavano la spada.
Mora, il cannolo.
Molto più adatto.
Molto più Finale di partita con Nani, ballerine, eunuchi e lacché.

Transitter

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/06/2010

trans1Tranquillo pomeriggio di paura in Piazza Savonarola.
Tranquillo pomeriggio di mamme e cani.
Le solite mamme appena uscite dal parrucchiere.
I soliti bambini appena usciti dalla boutique.
i soliti cani appena usciti dal parrucchiere o dalla boutique, a seconda dei padroni.
Soprattutto, il solito orrendo trans che costituisce uno degli elementi chiave dell'arredo urbano fornito dal Comune.
Praticamente l'incrocio fra una panchina ed un essere umano.
E' in grave crisi di identità.
La professione con cui si è sempre mantenuto/a non funziona più tanto bene.
Non tutti i clienti privilegiano l'esperienza e lei/lui sta cadendo nella fascia di prezzo più bassa.
Si è reso/a conto che il suo prezzo è quello di un/una baby sitter.
Ha avuto un colpo di genio: se costo quanto una baby sitter, perché non faccio la baby sitter?
Passa di madre in madre per offrire i propri servizi.
Sorrisi.
Imbarazzi.
Tentativi di prendere tempo.
Angosce da politicamente corretto.
Nessuna, però, vuole affidargli/le il pargolo.
Forse, non è giusto.
Forse, l'anziano/a trans potrebbe essere capace di attenzioni che nessuna ragazzina di buona famiglia, che mette da parte i soldi per i tatuaggi, saprebbe replicare.

Niente torta per i gay (Corte costituzionale e matrimonio)

3 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/04/2010

torte-nuzialiGli omosessuali hanno perso.
La Corte costituzionale ha dichiarato parzialmente infondata e parzialmente inammissibile la questione di legittimità costituzionale del divieto di nozze omosessuali.
Questo significa che esiste un divieto di nozze omosessuali, del che, forse, è possibile discutere.
Ma soprattutto significa che il divieto di nozze omosessuali non ha alcun fondamento costituzionale, sicché il legislatore potrà – se lo riterrà opportuno – introdurre questo istituto.
La vera domanda è in che misura il legislatore può essere considerato obbligato a introdurre il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Non è una domanda semplice.
Per l'art. 29, Cost., il matrimonio è un istituto che "naturalmente" struttura la famiglia.
In questa naturalità del matrimonio c'è tutta la delicatezza dell'opera del legislatore.
Che non è libero nel regolare i rapporti fra marito e moglie ma li deve modellare sulla natura delle cose.
La natura delle cose, però, non è un dato astratto dalla realtà.
E' ciò che la realtà sociale giudica giusto in un determinato momento storico.
Di conseguenza, il legislatore sembra dover essere vincolato alla lettura della società, sembra dover interpretare la realtà e vestirla di regole adeguate, come un buon sarto d'altri tempi.
Immaginare che il nostro parlamento, il parlamento di Gramazio e Bondi, ma anche della Finocchiaro e di Di Pietro, possa svolgere un compito di questo genere, temo sia davvero troppo.

He, She or It (Transgender all’Accademia della Crusca)?

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
23/11/2009

foto-id=574210-x=800-y=800La povera Brenda è stata trovata morta nel suo appartamento.
Fine triste di una vita non allegra.
Con i soliti caroselli enigmatici sulle prime pagine dei giornali.
Molto più interessanti dei caroselli costituzionali del Primo Ministro o dei complotti sul D’Alema che abbocca come un Pecs.
I giornali usano un burocratico maschile per parlare di Brenda.
Un burocratico e genetico maschile.
Un ingiusto maschile.
Come sarebbe ingiusto il neutro.
Ancora più triste e irriguardoso.
Brenda – e molti altri – ha deciso di ribellarsi alla legge dei generi.
Non è possibile pensarla così?
Pensarla come una persona?
Senza sentire il dovere di precisare, in un articolo che la definisce al maschile, che i suoi colleghi (rectius, le sue colleghe) la definivano al femminile?
Forse le colleghe di Brenda hanno molto più titolo per decidere il genere da usare in un articolo di un giornalista o di un verbale di polizia.

Chi li ha sciolti (Cinci Alfemminile)?

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/11/2009

transgender_hvd416Marrazzo e la Brendona imperversano implacabili.
Ben al di là di ogni speranza berlusconiana di riscossa mediatica.
Il problema di questi giorni è Che cosa prova un uomo ad andare con un trans?
Ridda di talk show e acuti saggi giornalistici in stile Alberoni: il potere ha bisogno di oltrepassare ogni ragionevole limite per annientare i propri fantasmi.
Più divertente il forum di Alfemminile, format dedito a temi insuperabili sul genere Il mio lui ama indossare biancheria femminile: è normale? Se gli c’entra il cinci, senz’altro, cara, verrebbe da rispondere.
Le tesi sono le più varie: Vado con i trans, perché le donne mi terrorizzano … Vado con i trans perché mia moglie vuole qualcosa che non so darle … Vado con i trans perché sanno esattamente che cosa vuole un uomo … Vado con un trans perché un trans dice che ce l’hai grosso e lo vuole … Un trans è come una donna in un rapporto orale …
Fregnacce.
Il trans ha il cinci e se vai con un trans vuol dire che ti piace il cinci.
Magari smencio.
Ma sempre cinci.
Il che, ad una persona normale, fa venire i bordoni.
Esattamente come il tipo della foto alla cui allure manca solo un bel paio di mustacchioni.

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