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Tag Archive for: sculaccioni

Chi li ha sciolti (Cinci Alfemminile)?

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/11/2009

transgender_hvd416Marrazzo e la Brendona imperversano implacabili.
Ben al di là di ogni speranza berlusconiana di riscossa mediatica.
Il problema di questi giorni è Che cosa prova un uomo ad andare con un trans?
Ridda di talk show e acuti saggi giornalistici in stile Alberoni: il potere ha bisogno di oltrepassare ogni ragionevole limite per annientare i propri fantasmi.
Più divertente il forum di Alfemminile, format dedito a temi insuperabili sul genere Il mio lui ama indossare biancheria femminile: è normale? Se gli c’entra il cinci, senz’altro, cara, verrebbe da rispondere.
Le tesi sono le più varie: Vado con i trans, perché le donne mi terrorizzano … Vado con i trans perché mia moglie vuole qualcosa che non so darle … Vado con i trans perché sanno esattamente che cosa vuole un uomo … Vado con un trans perché un trans dice che ce l’hai grosso e lo vuole … Un trans è come una donna in un rapporto orale …
Fregnacce.
Il trans ha il cinci e se vai con un trans vuol dire che ti piace il cinci.
Magari smencio.
Ma sempre cinci.
Il che, ad una persona normale, fa venire i bordoni.
Esattamente come il tipo della foto alla cui allure manca solo un bel paio di mustacchioni.

I pensieri politicamente scorretti di una Bambina Impertinente: Fra due ciclisti in controsenso vince chi viene da destra?

5 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/11/2009

bicicletta-ecologica-sidecarMattina.
Madre piegata sui pedali.
Prole incastrata sui seggiolini della bicicletta.
Cappotto spalancato e collant smagliati.
Caracolla sgonfia da un incrocio cieco.
In controsenso.
Trova un’altra bicicletta anch’essa in controsenso, frenando:

–> Va a cacare
Si accorge della faccia vagamente corrucciata per il tenore della esclamazione e, correggendosi:
–> Madonna delle rose
Dall’altra bicicletta, la prole bionda, cortesemente:
–> In galera
E rivolta all’esterrefatto padre:
–> Venivamo da destra.

Chi li ha sciolti? (Motori di ricerca e cazzi storti)

9 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
30/10/2009

duep1Installato sul blog un tool che permette di vedere da dove arrivano i lettori.
Delusione tremenda.
Su 142 visite di oggi, 76 erano visite dirette e navigazioni interne, gli altri 66 venivano da google.
Chiavi di ricerca assai singolari: piselli maschili, spogliatoi, tatuaggi erotici, P E N E  C U R V O, tatuaggi sedere ed altre amenità.
Ok.
Esistono un sacco di sistemi per indicizzare un blog sui motori di ricerca, ma esiste qualcosa per non farlo indicizzare?
Qualcosa tipo Take me off your list at  P E N E  C U R V O.
Giusto per dignità, mica per altro.

Fra dimissioni ed impedimento temporaneo

1 Comment/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
28/10/2009

PallaDiVetroLa politica è il regno delle palle di vetro.
Senza dubbio.
Marrazzo si è dimesso.
Una situazione di sofferenza personale oramai indilazionabile non gli ha consentito di portare a termine il mandato.
La stessa moglie gli ha chiesto, per il suo bene, per il bene della sua famiglia, di dimettersi.
Una scelta umana e profondamente sofferta.
Questa la linea politica, molto Comitato Centrale, emersa sui giornali.
I problemi, però, sembrano assai diversi.
Fra lunedì e martedì, non è cambiato molto, anzi nulla: l’art. 44 dello Statuto regionale, che fissa il principio per cui le dimissioni o qualunque altra causa di impedimento del Presidente della Giunta eletto dal popolo determinano lo scioglimento del Consiglio regionale e la convocazione dei comizi elettorali, è restato inalterato.
Come pure, si potrebbe aggiungere, è inalterato l’art. 43 che consente la presentazione di una mozione di sfiducia, la cui trattazione e votazione da parte del Consiglio sarebbe stata senz’altro assai imbarazzante.
Peraltro, a riprendere in mano il dibattito molto prima repubblica sulle crisi extraparlamentari, la discussione della mozione di sfiducia sarebbe stata lo strumento più corretto sul piano istituzionale, restituendo centralità all’organo consiliare.
Ma, forse, i veri problemi sul tavolo sono ancora diversi.
Le dimissioni di Marrazzo sono uno strumento per costringere la maggioranza attualmente al governo regionale ad accelerare il dibattito interno sulla scelta (con la consueta apparenza delle primarie di coalizione?) del candidato alla sua successione.
L’anticamente maoista Esterino Montino non sembra possedere il phisique du role.
La Bindi pare bruciata dalla candidatura a Presidente del Partito democratico.
Zingaretti, che pure ha rischiato di non perdere la Provincia di Roma e che è molto autorevole nella federazione romana, pare voler mantenere le distanze da una campagna elettorale che lo potrebbe trasformare nell’eterno sconfitto.
L’Italia dei Valori scalpita per un posto importante e le mosse di Rutelli sembrano avere molti collegamenti con gli scenari romani.
E’ questa la partita che si sta giocando ed è una partita che conta molti milioni di Euro.
Tutti i milioni che la Giunta Marrazzo aveva lasciato, come ogni altra Giunta, agli ultimi mesi del proprio mandato, in modo da poterne massimizzare l’efficacia elettorale.
Forse, però, soprattutto è una partita in cui si cerca il candidato che più di tutti possa garantire continuità ad un governo non sempre trasparente e le dimissioni di Marrazzo, a voler usare la palla di vetro, sembrano soprattutto dire di no alla candidatura della Bindi, che sarebbe una ventata di aria nuova.
Troppo nuova.

Non v’è chi non veda (Marrazzo e la Brendona)

11 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/10/2009

PeliDiFicaOggi, è possibile gioire.
Tre milioni di cittadini, compresi minorenni ed extracomunitari, regolari ed irregolari, hanno partecipato alle primarie del Partito Democratico: partito e non popolo. Esempio di democrazia e non di demagogia.
Berlusconi ha confessato di avere pieno controllo sulle proprie testate editoriali e di farne uso politico: il suo intervento ha dettato la linea editoriale di Chi nei confronti del video Marrazzo (un disgraziato in mutande che piagnucola Non mi rovinate accanto ad un trans incazzato, se così si può dire, perché gli hanno appena fottuto Euro3Migliaia di parcella).
Marrazzo Piero, il presidente della Giunta regionale del Lazio che era stato sorpreso con alcuni trans sudamericani e filmato da alcuni carabinieri infedeli, ha dimostrato la superiorità morale delle sinistre autosospendendosi dalla carica e dalle indennità relative per uno scandalo che riguarderebbe esclusivamente la sua vita privata.
Tutto questo, su Repubblica e gli altri quotidiani critici nei confronti del governo, accompagnato da un Non v’è chi non veda …
Onestamente parlando, che in inglese suona assai meglio che in italiano, affermare che l’affaire Marrazzo sia quasi una occasione per dimostrare la superiorità politica delle sinistre nei confronti dei partiti al governo è davvero una operazione offensiva per l’intelligenza.
Marrazzo è stato trovato con i pantaloni abbassati nell’alcova di un trans, che frequentava e che ha rilasciato interviste come se fosse la sua fidanzata.
Pagava molto bene per i suoi incontri: aveva Euro5Migliaia nel portafoglio, di cui Euro3Migliaia erano la parcella del trans e Euro2Migliaia sono diventati la prima parte del prezzo del silenzio dei suoi ricattatori.
Denari che di per sé parlano, anche se i giornali non ne parlano: Marrazzo come Presidente della Giunta regionale incassa una indennità di poco più di Euro8Migliaia mensili, sicché se ne spende tre in prestazioni sessuali – non occasionali ma ripetute con singolare assiduità – vuol dire che ha anche altre fonti di reddito e non sembra un caso che quando è stato convocato dalla Procura della Repubblica credesse che la ragione dell’invito fosse collegata ad un problema di appalti, come con singolare ingenuità ha avuto di dichiarare.
Ma un elettore del Partito Democratico si deve chiedere perché se il voto della Binetti sulla aggravante omofobica è considerato un valido motivo per proporne l’espulsione dal partito, il comportamento gravemente omofobico del Presidente Marrazzo (andare con un trans significa sfruttare la prostituzione maschile) sia sanzionato con una semplice autosospensione: Marrazzo dovrebbe essere espulso dal Partito e basta.
Onestamente parlando, non credo che così si vada molto lontani: quando il becero Belpietro sul Giornale osserva che i vizi delle sinistre sono con i trans, mentre i peccati di pantalone delle destre sono con le escort condensa un discorso politico che ha una sua forza retorica.
In un mondo di puttanieri, meglio un puttaniere normale.
Ma solo se le paga di tasca propria e, qui, forse, è possibile dubitare.

Strani sogni di un Blog_Addicted (ovvero una Splinder_Victim)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/09/2009

Immagine 1
Ci sono dei momenti in cui un essere umano si sente particolarmente idiota.
Uno di questi è quando diventa Splinder_Addicted.
Al punto che i sogni, quelle meravigliose pozze in cui la realtà si specchia e si frantuma come dopo una pioggia nei salti di un bambino, diventano Splinder_Victim.
Il sogno di uno Splinder_Addicted è composto delle sue ansie principali: i commenti e le visite.
Non importano i commenti: vanno bene anche anonimi, vanno bene anche offensivi, sono perfetti quelli polemici. Basta che ci siano.
Basta che permettano di immaginarsi una blog_star.
Lo stesso per le visite: ma come diavolo è possibile che studio illegale conti tutte quelle visite mentre il mio povero profstanco arranca? Devo fare più post erotici? Devo inserire delle donnine nude? Si arriva al punto di cercare i comparable: se viaggiareintreno fa più o meno le stesse visite che faccio io, è il caso di promettere fotine eloquenti della mia povera cosa?
Il fondo lo si raggiunge quando questa ansia da prestazione tocca il mondo dei sogni: nelle forme di un incubo.
Il contatore comincia a schizzare visite.
Raggiunge centomila.
Lo stesso per i commenti: dieci, venti, settanta.
Ma poi, i commenti diventano l’immagine di un drago che copre con le sue squame tutto il blog e lo mangia.
Ohio.
Scrivo qui dentro dal 2007 e non ho mai salvato nulla.
Ci si sveglia sudati.
Allucinati.
Doccia e decisione: oggi scrivo su quandoiltrentatre.
Almeno lì, non rischio né visite, né commenti.

Cena di polli con drago

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/06/2009

DragoConvegno.
Cena informale prima dell’inizio dei lavori.
Solite coorti di giovini in cerca di una (precaria) sistemazione.
Anziana ragazza. Strutturata. Ma ancora maliziosamente ingenua. In termini quasi osceni.
Drago abbronzato, invecchiato di concorsi gestiti come regate. Beve come un vecchio marinaio. Parla come un vecchio marinaio che ha bevuto.
Guarda l’anziana ragazza e le ricorda di essere stata a letto con il comune maestro.
Non esattamente un adone.
Lei si agguanta dolorosamente ad un sorriso che inchioda le mascelle in un ictus che ricorda gli anni trascorsi da che quella bocca poteva essere fonte di rigide soddisfazioni:
–> Pover’uomo
Senza avvertire l’inconsapevole autoironia.
–> Non sarei cosi’ severo con me stesso
E’ la crudele stigmate del piu’ giovane fra i commensali che il complesso cerimoniale delle cene atipiche autorizza a parlare.

Il pisellotto dell’ospite ignoto (El Pais)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/06/2009

BassoImperoE’ una delle immagini pubblicate da El Pais e come tale oramai di pubblico dominio, secondo la giurisprudenza inglese sul caso Mosley: non si possono fermare le onde.
In ogni caso, non si vede molto.
Pare un tipo che si avvicina a una tipa.
Il dubbio riguarda il basso ventre:
E’ nudo?
Se si, l’oggetto che spunta dal pube è in posizione eretta?
Se l’oggetto è in posizione eretta, ha delle dimensioni ragionevoli o, come pare da un raffronto con la mano, è tale che impugnato in una normale operazione di manutenzione genitale lascerebbe a malapena spuntare il prepuzio?
Naturalmente, di tutto questo non si potrebbe parlare.
C’è il segreto di Stato su Villa Certosa e la vis pugnace dell’avvocato onorevole che presidiano sulla privacy dell’ignoto pisellotto (nonché sulle rigidamente minuscole attenzioni che questi intendeva dedicare alla signorina sul lettino).

Papi (Post bigotto)

23 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/05/2009

Noemi_LetiziaNoemi Letizia pare essere una ragazzotta napoletana.
Il padre dipendente del Comune, settore fognature, la madre ex miss Tirreno.
Famiglia molto religiosa.
Berlusconi le ha regalato una collana per il compleanno.
E’ andato alla sua festa in un villone periferico sulla Circumvesuviana, dopo un atterraggio segreto a Capodichino (volo di Stato? Probabilmente no: Berlusconi ha sufficenti risorse per evitare queste appropriazioni da basso impero).
La moglie lo ha scaricato.
La rete è piena di una intervista a Noemi piuttosto imbarazzante per il Presidente del Consiglio.
Noemi lo andrebbe a trovare appena lui la chiama e canterebbe assieme a lui le terrificanti canzoni di Apicella.
Facile immaginare altro e tingere l’immaginazione con il codice penale, considerando l’età della signorina e il ruolo del Presidente del Consiglio.
Troppo facile.
Nei fatti, la signorina Letizia dice di chiamare Berlusconi "Papi".
Con un cattivo gusto agghiacciante.
Da padre, non riesco ad immaginare molte cose peggiori di una figlia che chiama "Papi" un altro.
Fa accapponare la pelle.
Se qualcuno, che non è mio figlio, mi chiamasse "Papi", non riuscirei ad accettarlo.
Per rispetto ai miei figli.
Per rispetto a suo padre.
Per rispetto verso me stesso, non ultimo.

Chi li ha sciolti? (Turisti)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/04/2009

CampanileGiottoFirenze è una città sotto assedio.
Non più Carlo V con i suoi giullari.
Turisti.
Turisti da finesettimana.
Ciociari con la merenda sotto il braccio e veneziani che hanno buttato l’ancora verso Capraia.
Prima che l’Arno faccia lo scalino.
Gli americani, i giapponesi, gli inglesi e i tedeschi sono finiti.
Annegati dal G20 e dalla Turner Review.
Così, un infelice che pesta sui pedali cercando di evitarli, in una piazza del Duomo stressata di oggetti più adatti a Pietrelcina che alle complessità di Paolo Uccello, può essere bloccato da una tacchina ultrasettantenne:
–> Dica, giovane, che mi merita salire sul campanile di Giotto?
–> Solo se si butta, signora, solo se si butta…

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