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Tag Archive for: stranalandia

Bersani contro Renzi (Ma se fosse un film con 007?)

0 Comments/ in profstanco / by Gian Luca Conti
23/11/2012

Sarebbe Skyfall.
Bersani_007 lotta contro Renzi_Garcia (si chiamava così?) con M_Napolitano sullo sfondo.
Bersani rappresenta il vecchio.
Renzi, il nuovo.
Bersani deve essere rottamato.
Esattamente come 007 dal punto di vista del cattivo che gli rinfaccia di essere antico, di credere in valori che sono superati, di non utilizzare correttamente gli strumenti informatici.
Alla fine, però, 007 vince ed il problema di Bersani è che non ha visto il film.
Altrimenti avrebbe avuto una bella battuta per zittire il giovane mariuolo, che lo ha visto ma è troppo intelligente per citarlo.

Il culo e le quaranta ore (A proposito del pantheon del centrosinistra)

0 Comments/ in jusbox / by Gian Luca Conti
13/11/2012

Le primarie del centrosinistra offrono un interessante spaccato della società italiana, sembrano costruite intorno ad un giallo di Klaus Van Beyme.

C’ è la signora di mezz’età avanzata che sfodera una nostalgia di biondo, molto da panetteria; il giovane rampante, simpatico ed un po’ briccone; il signore dall’aria established che rassicura come un direttore di banca nella discussione attorno al mutuo; la cravatta indossata con la perfezione di una tuta da meccanico e il poetico acchiappasogni che ammicca con l’orecchino pendulo.

Non sembrano di centrosinistra e lo svelano con il pantheon. Alla domanda molto americana su chi siano i riferimenti storici e culturali ai quali i candidati intendono far riferimento, spuntano due volti inaspettati: un Papa ed un cardinale

 Non sembrano di centrosinistra e lo svelano con il pantheon. Alla domanda molto americana del conduttore eccessivamente yankee su chi siano (non più di due) i riferimenti storici e culturali ai quali i candidati intendono far riferimento, spuntano due volti inaspettati: l’eredità socialcomunista, incarnata, in modo molto diverso, da Bersani e Vendola, risponde con Papa Giovanni XXIII, sapeva cambiare le cose senza che nessuno si spaventasse, e Carlo Maria Martini, era sensibile ai temi contemporaneamente etici.

C’è bisogno di rassicurare: sono stato comunista, ma non mangio i bambini, dice l’uno; sono omosessuale ma vado in chiesa, echeggia l’altro.

Cristo, il povero Cristo di Guareschi, immagino si volti dall’altra parte: mica tanto bello utilizzare una religione come passaporto. Tanto vale usare il sedere….

Il papa a Marrakesh

0 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/05/2011

JPII-1Questi giorni sono illuminati di dress code.
La beatificazione di Giovanni Paolo II.
La beatificazione della monarchia britannica per il tramite del matrimonio reale.
Persino, la prima dell'Aida, con l'Orchestra del Maggio diretta da Mehta ed una regia da ascoltare ad occhi chiusi.
Nel frattempo, un disgraziato si è fatto saltare in aria a Marrakesh.
In uno dei posti più belli del mondo per bere l'aperitivo.
Non poteva farlo a Roma, Londra o Firenze?
Dove non avrebbe rovinato l'aperitivo a nessuno.

Mangia fica, che avrà voluto dire?

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/04/2011

url-1Zingara di mattina, dopo l'abbandono della prole nelle mani delle solerti educatrici.
Che fa più carcere minorile piuttosto che scuola materna.
Zingara che chiede l'elemosina.
Con esasperante insistenza.
Cortese risposta.
Meno cortese risposta.
Sempre meno cortese risposta.
Ma solo nel tono.
–> Mangia fica
Accidente, che uno ingoia senza altra risposta che il proprio silenzio di fretta.
Salta sul treno.
Gita scolastica più che rumorosa e ipod dimenticato a casa.
Fa lezione.
Noioso al punto di rischiare il colpo di sonno parlando.
Si ferma a mangiare in trattoria.
Solo per il gusto di leggere il giornale in silenzio.
Ma si trova accanto due colleghi, uno dei quali ha appena vinto il campionato italiano di bocce e lo racconta manche dopo manche per un'ora esatta.
Seconda lezione.
Non più avvincente della prima.
Risalta sul treno.
Spera di finire il giornale in silenzio e magari di sonnecchiare un po'.
Nulla.
Si trova di fronte un altro collega, appassionato di politica accademica come pochi altri.
Un'ora a discutere della composizione dei dipartimenti dopo la controriforma Gelmini.
Che cosa significhi esattamente Mangia fica è difficile da sapere.
Ma che porti sfiga, pare abbastanza evidente.

Buon compleanno, Italia !!!

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
18/03/2011

L'Italia si è rivestita di tricolori.
Una impavesata di gioie rinascimentali.
I bambini hanno udito le loro maestre dire:
=> Oggi, tutti abbiamo centocinquanta anni …
E, spero, le hanno guardate come un bambino sa guardare la retorica degli adulti.
Fiorenza è piena di bandiere italiche, talune persino con lo stemma sabaudo nel centro.
Ma la sostanza mazziniana dello spirito cittadino è stata mirabilmente illustrata da un tipo sul tramvai:
=> Io la bandiera italiana l'appiccico fuori tutti i giorni, ci ho lo spunzone su i' terrazzo … La levo solo quando gioca la viola … 'un si possano miha confondere le du' 'ose…

Oggi, tesi (Il professore di costituzionale e l’economia aziendale)

7 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
26/11/2010

laureaLe tesi sono una rottura di scatole.
Lo sono nella tua materia.
Ancora di più nelle materie degli altri.
Difficile sopravvivere al torpore.
Difficile essere sottratti al calore della sciarpa in un dì di termosifoni guasti.
Ci riesce un tipo che si laurea in una qualche materia aziendalistica.
Titolo della dissertazione: L'applicazione del modello Toyota alla Centrale del Latte …
Il modello Toyota si chiama just in time e significa che le autovetture vengono prodotte solo su ordinazione e che il fabbricante evita i costi di magazzino.
Lo stesso modello sarebbe applicato in termini mirabolanti da questa Centrale del Latte che produce latte fresco.
Ma, domanda idiota di un professore di diritto costituzionale, cosa c'è di strano?
Un magazzino di latte fresco è una contraddizione in termini.
Nella riforma Gelmini dovrebbe essere aggiunto un capitolo del genere: Le tesi non possono essere idiote.
E anche questo meriterebbe una protesta spettacolare.
Magari senza Bersani.
Sul tetto della Sapienza sarebbe più di scena GiuliAnone.

Uno sciopero desueto: i giornalisti del Corriere dopo l’età del piombo

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
01/10/2010

Screen shot 2010-10-01 at 8.45.16 AMFerruccio de Bortoli è una persona mite e ragionevole che ha scritto una lettera mite e non irragionevole ai suoi giornalisti.
Chiedendo una cosa forte: di rinunciare ad una serie di prerogative contrattuali e di accettare di vivere in un mondo nuovo in cui il senso dell'informazione è cambiato perché sono cambiati i media che veicolano l'informazione traguardandola verso l'opinione pubblica.
Pare una richiesta assolutamente normale e di ragionevole ovvietà: il contratto dei giornalisti è fermo all'età del piombo, è legato alla tecnologia di Quarto Potere e deve essere aggiornato ad uno scorrere delle notizie che viaggia sempre più sulla rete e che ha un prezzo marginale ben al di sotto della remunerazione dei giornalisti.
Il punto è esattamente questo.
Nel momento in cui la rete consente di prezzare un articolo pochi euro, è ancora possibile tenere fermi i privilegi salariali della categoria dei giornalisti professionisti?
E' economicamente sostenibile?
De Bortoli sostiene, senza dirlo esplicitamente nella sua lettera, di no.
Chiede di rinegoziare, di trovare delle soluzioni che consentano ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro in un tessuto economico che non permette alla loro indipendenza di poggiare su desuete garanzie salariali.
Se oramai chiunque scrive in uno spazio aperto al pubblico, in fondo e nella sostanza, è un giornalista e può anche essere molto più bravo di tanti giornalisti professionisti, hanno ancora senso le garanzie di un ordine professionale arroccato in una giurisprudenza che assomiglia a Fort Alamo?
La società dell'informazione oggi è diventata liquida ed in una società liquida i giornalisti dell'età del piombo somigliano ad ancore. Ancore che rischiano di portare a fondo il proprio giornale.
In questa società, l'art. 21 della Costituzione impone di ripensare lo status di giornalista e di elaborare un corpo di principi che valgano per chiunque acceda all'opinione pubblica, senza pensare che un ordine professionale possa essere sufficiente ad assicurare la pluralità dell'informazione e, in fondo, il presupposto della democrazia nel sistema.
I giornalisti del Corriere dovrebbero cominciare a prendere atto che oggi fra Splinder ed il loro giornale non c'è troppa differenza e che se il loro giornale non raccoglie la sfida che Splinder e le altre piattaforme di "net talking" sta lanciando – magari più il vecchio Splinder che non quello di oggi – è destinato a morire per consunzione.
Esattamente come i partiti politici che non si accorgono della novità di un Renzi che sfrutta le tecnologie per parlare direttamente alla società o, in termini più pericolosi e sottili, di una America Talks che si immette ferocemente nella politica del partito repubblicano con lo slogan: Love your country but fear your government, let us take our nation back.
Il mondo cambia e i giornalisti del Corriere potrebbero ricordarsi che nessun uomo della pietra ha scioperato per tornare sugli alberi.

Venerdì_luglio_Splinder

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
02/07/2010

Screen shot 2010-07-02 at 9.24.16 AMAria di piazza vuota.
Medina abbandonata.
Piacevole.

Una settimana delicata (ovvero del cazzo). Anzi, forse, no!

4 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
25/06/2010

Screen shot 2010-06-25 at 11.45.33 AM
La Fiat ha vinto il referendum di Pomigliano, senza raggiungere il plebiscito auspicato.
Il governo ha il primo ministro della storia repubblicana cui vengono cambiate le deleghe fra designazione e nomina, il che pare abbia suscitato qualche perplessità persino nella maggioranza grigioverde ed ha spinto il Quirinale ha affermare l'inesistenza di un legittimo impedimento per l'ex sacerdote.
La fine della Coppa del Mondo si avvicina, e sono escluse le due finaliste della precedente edizione.
Bill Cosby è morto su twitter ed è risorto nella vita reale, o viceversa.
Insomma, è stata una settimana delicata.
Finché due tizi non si sono decisi a cedere il loro intimo usato, anche per più giorni, con un apposito blog su splinder.
Ed è diventata una settimana del cazzo. Tipicamente intesa.

Flagranza di lenzuoli

20 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/06/2010

Lenzuoli
Torna a casa.
Più o meno sempre alla stessa ora.
Non presto.
Non troppo tardi.
Mangia d'affanno le solite cose.
Una pasta non troppo riscaldata e quasi al dente.
Una braciola all'olio non troppo dura e quasi buona.
E' orgoglioso di sua moglie.
Non lavora e tiene bene la casa.
E' sempre vestita con cura e porta ancora la biancheria trasparente che gli piace tanto al sabato sera.
Sa governare la casa e gli presenta dei bambini affettuosi.
Soprattutto adora le lenzuola.
Quelle lenzuola che sono sempre fresche di bucato.
Scricchiolano nel letto e profumano di erba e fieno.
Le cambia tutti i giorni.
Una vera fissazione.
Una dolce attenzione.
Finché non scopre la cartina di un profilattico caduta per isbaglio in una ciabatta e capisce perché le lenzuola sono sempre pulite.
Molto indeciso se far finta di non capire.
In fondo, meglio in casa che da qualche altra parte.

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