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Tag Archive for: stranalandia

Strani sogni di un Blog_Addicted (ovvero una Splinder_Victim)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
22/09/2009

Immagine 1
Ci sono dei momenti in cui un essere umano si sente particolarmente idiota.
Uno di questi è quando diventa Splinder_Addicted.
Al punto che i sogni, quelle meravigliose pozze in cui la realtà si specchia e si frantuma come dopo una pioggia nei salti di un bambino, diventano Splinder_Victim.
Il sogno di uno Splinder_Addicted è composto delle sue ansie principali: i commenti e le visite.
Non importano i commenti: vanno bene anche anonimi, vanno bene anche offensivi, sono perfetti quelli polemici. Basta che ci siano.
Basta che permettano di immaginarsi una blog_star.
Lo stesso per le visite: ma come diavolo è possibile che studio illegale conti tutte quelle visite mentre il mio povero profstanco arranca? Devo fare più post erotici? Devo inserire delle donnine nude? Si arriva al punto di cercare i comparable: se viaggiareintreno fa più o meno le stesse visite che faccio io, è il caso di promettere fotine eloquenti della mia povera cosa?
Il fondo lo si raggiunge quando questa ansia da prestazione tocca il mondo dei sogni: nelle forme di un incubo.
Il contatore comincia a schizzare visite.
Raggiunge centomila.
Lo stesso per i commenti: dieci, venti, settanta.
Ma poi, i commenti diventano l’immagine di un drago che copre con le sue squame tutto il blog e lo mangia.
Ohio.
Scrivo qui dentro dal 2007 e non ho mai salvato nulla.
Ci si sveglia sudati.
Allucinati.
Doccia e decisione: oggi scrivo su quandoiltrentatre.
Almeno lì, non rischio né visite, né commenti.

SplinderVista

14 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
15/09/2009

Immagine 4
Splinder ha una faccia nuova.
Sono tornati i pvt e Splinder ha cambiato faccia.
Assomiglia a Vista.
Non è mica bello assomigliare a Vista.
Un po’ come se Harrison Ford assomigliasse a Bill Gates.
Sicuramente funzionerà meglio.
Ma anche una faccia ha la sua importanza.

Il pisellotto dell’ospite ignoto (El Pais)

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
05/06/2009

BassoImperoE’ una delle immagini pubblicate da El Pais e come tale oramai di pubblico dominio, secondo la giurisprudenza inglese sul caso Mosley: non si possono fermare le onde.
In ogni caso, non si vede molto.
Pare un tipo che si avvicina a una tipa.
Il dubbio riguarda il basso ventre:
E’ nudo?
Se si, l’oggetto che spunta dal pube è in posizione eretta?
Se l’oggetto è in posizione eretta, ha delle dimensioni ragionevoli o, come pare da un raffronto con la mano, è tale che impugnato in una normale operazione di manutenzione genitale lascerebbe a malapena spuntare il prepuzio?
Naturalmente, di tutto questo non si potrebbe parlare.
C’è il segreto di Stato su Villa Certosa e la vis pugnace dell’avvocato onorevole che presidiano sulla privacy dell’ignoto pisellotto (nonché sulle rigidamente minuscole attenzioni che questi intendeva dedicare alla signorina sul lettino).

Chi li ha sciolti? (Omino sensibile)

2 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
04/03/2009

GusztavOmino sensibile è un personaggio.
Mite.
Occhi azzurri oltre ogni ragionevole misura.
Una forza innominata.
Stolido.
Assolutamente stolido.
Ha dato una casa a pigione.
L’inquilina è una ragazza giovane.
La tipa viene lasciata dal compagno quando gli dice di essere incinta.
Prova il suicidio.
Con la varichina.
Omino sensibile va a trovarla in ospedale:
–> Che hai fatto? O che ti pare il caso di provare a ammazzarti? In casa mia, poi … In casa mia, non ci voglio gente che s’ammazza … Non ci si sta bene nelle case dove ci si sono ammazzati … Ci si sente nelle case in cui uno s’è ammazzato … ‘Unn’è miha i’sistema d’ammazzassi in casa d’un altro …
Omino sensibile va dall’avvocato:
–> Dottore, che la posso sfrattare? Io una che s’ammazza in casa non ce la voglio …
Gasp, gulp, sigh.

Il Trombadiario

10 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
19/02/2009

TrombadiarioTizio torna a casa.
Trova appeso in camera un calendario.
Una croce ogni due giorni.
Fissa la moglie con piglio interrogativo.
Lei racconta un pranzo con le amiche.
Argomento di conversazione il grado di adempimento ai doveri coniugali da parte dei rispettivi partner.
Tragicamente scarso.
Una cerca di rimediare con abbigliamenti provocanti.
Insuccesso grottesco: non è divertente guardare uno che dorme dopo essersi agghindate con reggicalze e busto.
Un’altra ha imposto la mattina del sabato senza bambini.
Insuccesso casalingo: lui ne approfitta per dedicarsi al bricolage.
Lei ha optato per il trombadiario: un calendario in cui segnare in prevenzione i giorni dedicati alla affettività.
Tizio si fissa sconsolato la punta delle ciabatte e va a dormire in salotto.

Chi li ha sciolti? (Ciao, sono alla ricerca di blog interessanti..)

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/01/2009

SatyaSi scrive anche per i commenti.
Non lo si dice.
Ma si scrive anche per i commenti.
Quelli che fanno più imbestialire sono i commenti seriali.
Sul genere Ciao sono alla ricerca di blog interessanti e sono capitata nel tuo. Se vuoi, fammi visita.
Insopportabili.
Assolutamente insopportabili.

Chi li ha sciolti? (Telefanate)

6 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
03/12/2008

TelefanoSquilla.
Rispondo.
Un numero che non conosco.
Una voce che non conosco.
–> Eccomi
Dall’altra parte, tono e velocità molto milanesi: Ingegnere_sono_Corbelli_Mi_scusi_mi_ha_dato_il_suo_numero_la_Cortesoni_che_è_in_riunione
–> Mah?
No_Ingegnere_lei_aveva_ragione_lo_sconto_ci_scusi_senta_facciamo_30_più_15
–> Mah?
Ingegnere_30_più_15_D’accordo?
–> Mah?
Allora_d’accordo_domani_parte_la_merce
Click.
Ho controllato il numero di telefono sulle pagine bianche.
Una zincheria del mantovano.
Chissà cosa ha ordinato l’ingegnere cui ho prestato il portatile e una decina di Mah.

Pàs[s]te

8 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
27/11/2008

FedoraSignora, gli ci ho portato modestamente ‘du pàs[s]te.
E’ il Monni, innamorato della mamma di Benigni, in Berlinguer ti voglio bene.
Le paste sono i pezzi dolci che accompagnano la colazione.
Più propriamente sono i classici dolci del pranzo domenicale, dove le famiglie si riconoscono dal numero di paste previsto per membro (statistica che potrebbe sostituire l’indicatore del clima economico studiato dall’Istituto di studi e analisi economica), ovvero dall’abitudine di dividere o meno le paste in modo da moltiplicare l’orgia gustativa o da consentire una soddisfazione meno variegata ma più piena.
Fanno parte dell’immaginario collettivo da che Benni ha individuato nella Luisona la protagonista di Bar Sport.
Le paste sono anche un archetipo junghiano.
Una donna che sugge un "dito", sorta di cornetto dildiforme ripieno di crema, sta sublimando le proprie propensioni edipiche.
L’acquirente del budino di riso è un tipo triste che cerca una soddisfazione prudente.
L’amante del bombolone – che deve essere bollente e fritto in un olio di almeno venti giorni – è necessariamente litigioso: ingurgita l’oggetto all’unico scopo di ruttarne il contenuto in faccia al convitato di una lite stradale.
Molto si potrebbe dire del maritozzo che rappresenta il tentativo di estraniarsi dalla propria cultura, segno evidente di una infanzia infelice.
Il babà, che deve essere abbondantemente innaffiato di fetido rhum fantasia, mostra una attitudine alla vita avventurosa ed evoca navi di pirati al largo della Tortuga.
La fedora, però, è un mistero.
Chi può comprare quell’amalgama di panna, crema e pan di spagna imbevuto di Alchermes, con una sfoglia di ignobile cioccolato stesa sopra come la coperta di un lebbroso?

Amici che scompaiono

12 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
14/11/2008

FacebookGli amici possono scomparire.
Possono scegliere molti modi per farlo.
Una moglie insopportabile è abbastanza tipica.
Un figlio rumoroso e manesco, pure.
Ovvero ci può essere un cambiamento di città che rende sempre più difficile vedersi fino a dilatare l’amicizia in un sentimento di struggente mancanza che riguarda una persona che non esiste più.
Soprattutto possono tradirti.
O meglio tradire l’immagine che avevi di loro.
Che assomiglia molto a tradire se stessi dal tuo punto di vista.
La cosa più terribile degli amici scomparsi è che facebook te li riporta davanti.
Lo dovrebbero vietare.
Per decreto legge.

Quindici milioni di coppie in ventisei anni (Amplessi a motore)

15 Comments/ in Senza categoria / by Gian Luca Conti
10/11/2008

GolfLa pubblicità è divertente.
In ventisei anni, quindici milioni di coppie hanno usato una golf per i loro amplessi a motore.
Il problema è l’algoritmo.
Il corriere, che ha sempre ragione, dice che dal 1976 ad oggi sono state vendute ventisei milioni di golf.
Perché su ventisei milioni di golf vendute, quindici milioni (né quattordici né diciassette) abbiano visto gli amplessi del loro proprietario non è dato comprenderlo.
In astratto, non sarebbe una percentuale da disprezzare: una golf dà il 57% di possibilità di fare l’amore.
In pratica, puzza di pubblicità ingannevole.
Dal 1982 al 1997 – sulla tenuta della macchina, nulla da dire – ci ho fatto l’amore al massimo un paio di volte.
E spero che mio padre non abbia tenuto la vettura in linea con le prestazioni promesse dal signor Volkswagen.
Immaginare il quintalotto di mia madre attacchinato in una macchina fa venire i brividi.
Forse, però, non dovrei immaginare mia madre …

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